Bet on it

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"Aido smetti di fare il coglione" mi riprende Laito, scrutandomi con i suoi occhi verdi smeraldo.
Dall'altra parte della stanza seduti su un divanetto Ayato conversa con Kain, ridacchiando di tanto in tanto.
Shu più là gioca a carte con Shiki e Rima.
Sbadiglio sonoramente, bevendo il mio bicchiere di sangue giornaliero.
È quasi il tramonto e dovremmo andare a prepararci invece di guardarci nelle palle degli occhi.
"Laito andiamo".
"Dove?"chiede divertito.
Alzo gli occhi al cielo.
"Dove siamo genio?"gli ricordo.
"Aido sei noioso! È da un po' che non ne facciamo una delle nostre.
Cos'è ti sei rincoglionito?"mi domanda sbarazzino, aggiustandosi il suo solito cappello e la divisa della Night Class.
"Potrei dire il contrario"affermo, aprendomi a mia volta in un sorriso.
"Ma la smettete voi due?!"sbraita Reiji.
"Fratellino calmati, non stiamo facendo niente"risponde Laito, osservando il fratello maggiore con disprezzo.
D'altronde a noi le regole non sono mai piaciute: nella scuola ci chiamano <<Guai>>, appena uno di noi due mette piede fuori dal dormitorio Luna le ragazze ci assalgono, non lasciandoci spazio.
Io e Laito siamo praticamente cresciuti insieme; lo considero mio fratello, nonostante ne abbia già 5.
"Aido non volete cacciarvi nei guai vero?"chiede Kaname.
"Diglielo anche tu Kaname per favore! Mio fratello non mi ascolta mai!"sbraita Reiji.
"Reiji lasciali in pace, loro sanno ciò che fanno"ci difende Rima.
"Ben detto baby doll" conferma Laito e rido.
"Smetti di chiamarmi baby doll"ringhia la ragazza.
"Come vuoi, baby doll."
Mi allontano con Laito e ci prepariamo per andare in classe.
Ci facciamo trovare pronti, davanti al cancello, dove dietro già si sentono le voci urlanti delle fan.
Yuki apre la porta e io e Laito siamo in testa.
" Guai in vista!"afferma una ragazza.
"Chi preferisci? Guai numero 1 o quello 2?"domanda una giovane donzella all'amica.
Io sono il numero 2 e Laito il numero 1.
"Ma che sei scema? Sono belli tutti e due! Apri gli occhi idiota" la riprende, facendomi scoppiare a ridere.
"Cristo me li farei entrambi"afferma un'altra, che viene sentita anche da Laito.
"Quando vuoi piccola"le fa un occhiolino e questa sviene.
"Incorreggibile"rido io.
Osservo la popolazione femminile che ci circonda e nella baraonda vedo una ragazza starsene appoggiata al muretto, lontana dal trambusto, guardarci con indifferenza.
"Hei Laito"lo richiamo.
"Guarda la ragazza laggiù."
La indico con gli occhi e i nostri  si puntano sui suoi e noto con piacere e stranezza che ne ha uno verde e uno azzurro, il come non mi è chiaro.
"Mhh sexy"mi da spago.
Ha dei lunghi capelli corvini e la pelle mulatta e il blu della divisa le sta da Dio.
Ha delle piccole labbra e uno sguardo penetrante.
"Beh?"commenta Laito.
"Hai voglia di giocare?"domando con un sorriso sbarazzino.
Lui mi guarda complice, per poi riportare lo sguardo sulla ragazza difronte che ora parla con una sua amica.
Noto da lontano un cipiglio nervoso e un irritazione palpabile.
"Pensi anche tu a quello che penso io?"mi chiede Laito.
"Il primo che se la porta a letto vince: scommetti che ci riesco prima io?"domando.
Laito mi da la mano e la stringo: la scommessa è iniziata.

Zira's POV

"Zira ma si può sapere che ti prende?"mi ringhia contro Layla.
La fulmino con lo sguardo, profondamente irritata per il suo comportamento.
"Cosa prende a te semmai!"
Lei rimane interdetta qualche minuto, prima di osservarmi stranita.
"Non capisco cosa ti porta  a sbavare per quei due coglioni: sono solo coglioni" affermo tranquilla.
"Non ti fanno alcun effetto eh?"mi domanda Layla.
Scuoto la testa e sento ancora i loro occhi su di me: certo sono belli, ma il loro cervello non ragiona come dovrebbe.
Quante volte ho visto ragazze distruggersi per loro e loro ridere alle spalle della malcapitata.
"Ti stanno guardando" mi dice Layla.
"Lo vedo".
"Puoi fare uno sforzo per me e sorridergli?"mi chiede.
Scoppio a ridere.
"Scherzi?"domando.
Lei scuote la testa e continuando a ridere mi allontano dal trambusto.
"Dove vai?"mi domanda.
"Dove mi porta il cuore"rispondo enigmatica.
"Oh Zira perché devi essere sempre così drammatica?"chiede esasperata venendomi dietro.
Ci sediamo sulla fontana di marmo, fuori dalla scuola, in cortile.
Accendo una sigaretta e mi godo il tepore del tramonto sulla pelle.
"Zira sai che è contro le regole"mi dice Layla, la mia coscienza vivente.
"Se non vuoi correre rischi vattene allora, non mi interessano le regole"affermo.
"Bel pensiero"mi dice una voce da dietro che mi fa sobbalzare sul posto.
Mi giro pronta a fulminare il mal capitato, ma incontro due paia di occhi magnifici.
Mi allontano di qualche passo, senza dire una parola.
Davanti a me, come farlo apposta gli scapoli del collegio Cross.
Loro squadrano me e io squadro loro con insistenza.
"Buonasera ragazzi"saluta cordiale Layla, diventata bordeaux.
"Buona sera"rispondono in coro.
Finisco la sigaretta e la spengo, buttando fuori il fumo.
"Sai che è vietato fumare a scuola?"domanda Laito.
I miei occhi lo osservano irritati.
"E tu sai che se i guardiani scoprono che non sei in classe potrebbero farti passare tanti guai, guai numero 1?"chiedo, trattenendo una risata.
Che idiozia chiamarli guai numero 1 e numero 2.
"Ti diverte?"mi domanda Aido.
I suoi occhi azzurri ghiaccio sono su di me e non capisco a cosa allude.
"Mi diverte cosa, esattamente?"chiedo incrociando le braccia sotto al seno.
"I vostri nomignoli?"aggiungo interrogativa.
Aido annuisce e scuoto la testa, divertita.
"Molto"rispondo fissandolo.
"Vi giuro che di solito è più simpatica di così"mi da una gomitata Layla.
"Dai Zira sii più gentile" mi ammonisce.
"Zira eh..."Laito continua a ripetere il mio nome, gustandolo.
"Mi chiamo così"ribatto.
"Da dove vieni?"mi chiede Aido.
"Perché dovrei dirtelo?"domando.
Lui rimane leggermente spiazzato.
"Viene da..." prova a parlare Layla.
"Fatti i cazzi tuoi Layla! Solo perché ci sono loro non significa che tu debba fare l'idiota.
Tappati quella cazzo di bocca, sai che non mi piace parlare delle mie origini" ringhio, facendola rimanere male.
Sospiro nervosa e gli do le spalle.
"Dove vai?"chiede Laito.
"Il più possibile lontano da voi coglioni"rispondo.
Sono dietro di me in un secondo.
"Non ci conosci come fai a dire che siamo dei coglioni?"controbatte Aido.
Sorrido.
"Non ho bisogno di conoscervi: si vede da come parlate, da come vi impostate nei miei confronti.
Ho visto fin troppe ragazze corrervi dietro e finire male, per cosa? Una scopata?"chiedo.
"Perspicace"afferma Laito.
"Chissà magari una scopata farebbe bene anche a te.. non sai che benefici potrebbe portarti un orgasmo.." sussurra al mio orecchio Aido, facendomi rabbrividire mio malgrado.
Mi allontano una seconda volta.
"Chi ti dice che non lo abbia già provato?"chiedo.
Colpiti e affondati.
"Non mi sembri una tipa da orgasmo"continua Laito.
"Quanto ti sbagli Volpe"affermo guardando i suoi occhi che ricordano la forma di una volpe.
"Volpe?"domanda divertito.
"I tuoi occhi"rispondo semplicemente.
Le campane suonano e osservo l'ora: che la festa abbia inizio!
Un sorriso spontaneo mi esce dalle labbra e loro mi guardano confusi.
"Perdonatemi ma ho da fare adesso."
"Cosa?"domandano.
"Una cosa" rispondo evasiva.
"Deve organizzare un party a base di alcol"
Risponde al mio posto Layla.
"Maledizione Layla te la taglio la lingua!"Sbraito.
"Siete invitati, basta che i guardiani non lo sappiano" continua la ragazza, facendomi ringhiare.
"Dove si tiene la festa?"domanda Laito.
"Da nessuna parte"
"Nel bosco" rispondiamo in coro io e Layla.
"Io e te bisogna fare un discorsetto dopo, AMICA MIA" commento sottolineando la parola amica con enfasi.
"Non le farai del male vero?"mi chiede Aido.
"Fatti gli affari tuoi Idol"ribatto.
"Idol?"domanda.
Sbuffo, esasperata.
"Ma devo sempre darvi spiegazioni?!"
Lui alza le mani in segno di resa e mi porto dietro la ragazza, stringendola dal polso.
"Maledizione Layla! Dovevi stare zitta! Cazzo ma non lo capisci che sono pericolosi? Capisci che probabilmente saremo nei guai?!"strillo fuori di me.
"E poi perché informarli da dove vengo io? A malapena l'ho detto a te! Perché devi fare la cretina quando hai dei maschi attorno?!"Urlo.
"Prova a fare uno sforzo Zira... " mi dice con tono di voce roca e tremante.
"Va bene, ma tu non azzardarti mai più a parlare al mio posto o giuro che mi incazzo sul serio" dico.
Lei annuisce e si asciuga una lacrima.
"Ci vediamo a mezzanotte al solito posto, andrò a prendere quei dementi personalmente."
Annuisce una seconda volta e ci separiamo.

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