Al giorno d'oggi le persone non fanno altro che guardarsi i piedi. Avanziamo con lo sguardo basso e la schiena ricurva, sotto il peso delle nostre responsabilità. Alcuni lo fanno per non inciampare, oggigiorno si viene derisi se lo si fa. Altri procedono lungo il cammino della loro vita fissando il cellulare. È incredibile come un aggeggio così piccolo possa influenzarci tanto. Messaggi, social network e videogiochi consumano il nostro viso, intrappolando la sua essenza dietro gli schermi di vetro. Moltissime emoji, poche espressioni. Siamo servi della nuova tecnologia, che ci tiene al guinzaglio, costringendoci a prestarle la nostra attenzione e il nostro tempo. Quest'ultimo si smaterializza nel momento in cui prendiamo in mano un qualsiasi apparecchio elettronico e quelli che ci paiono minuti sono in realtà lunghe ore, passate a spiare la finta vita di persone che a volte nemmeno conosciamo.
Ma se solo per un istante sollevassimo la testa, ci accorgeremmo che sopra di noi c'è un cielo immenso. Noteremmo la sua vastità e ci sentiremmo piccoli a confronto, sotto quel fitto agglomerato di stelle, talmente numerose da non poter essere contate. Apprezzeremmo i tramonti e le albe, così incantevoli da sembrare dipinti dal più espressivo e fantasioso dei pittori. Rimarremmo affascinati dalla forma delle nuvole e useremmo l'immaginazione per vedere in esse figure reali o creature nuove e magiche.
Semplicemente, sogneremmo.
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Emotional Thoughts
Short Story❝ L'ispirazione assomiglia a una pianta rampicante: ella nasce nella testa e cresce avvolgendo tutto ciò che trova. Si scinde in rami più sottili e fragili, le idee, che possono spezzarsi o irrobustirsi e decorarsi di fiori. Diventa invadente ed è i...
