- Bene! Approfittiamo anche della presenza di Karasuma-sensei e di Irina-sensei. Forza! Presentati! - disse rivolgendo il suo sguardo su di te, come tutti d'altronde.

- U-uhm... m-mi chiamo... (t/n) (t/c)... ero... una studentessa della A.... ma... - ti fermi per il troppo imbarazzo; nonostante cerchi di finire la tua presentazione, le parole non escono dalla bocca, portandoti quasi ad una crisi di pianto.

- Ragazzi, come vi ha già detto la vostra compagna, lei è (t/n) (t/c)! Anche se si trovava nella A, inseguito ad un calo nei suoi voti, il preside l'ha mandata da noi! Siate gentili con lei! - il sensei venne in tuo soccorso, e anche se sospiri di sollievo, subito ti prende l'ansia.

"Perché si è raccomandato di essere gentili? Forse questi ragazzi insultano quelli che vengono dall'esterno come noi facciamo con loro? O forse... le voci che sono violenti sono vere?" inizia ad assalirti il panico.

- Sensei... non ci crederà degli incivili? - ridacchiò un ragazzo castano che si trova nella prima fila.

Questo fermò la tua corrente di pensieri.

- Isogai ha ragione! - si alzò la ragazza bionda di prima - nessuno la tratterà male! E poi è così tenera, hihihi! - ridacchiò lei, ma senza cattive intenzioni, facendoti arrossire per il complimento.

Poi quando senti lo sguardo del sensei su di te, ti giri verso di lui: - Visto? Non devi avere paura di una nuova avventura! - nonostante il suo strano volto, riesci a capire che ti sta davvero sorridendo, così imiti timidamente quel gesto.

- G-grazie per avermi accolta! - dici dopo aver fatto un gran respiro, e quando finalmente Korosensei ti dà il permesso, ti avvii al tuo banco, pronta a seguire la lezione.

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È ormai la quinta ora, e state facendo chimica. Per la precisione state facendo i calcoli molecolari.

- Quindi... chi mi sa ridire le formule che ho appena spiegato? - disse Korosensei cancellando subito la lavagna.

In due sapevano la risposta: Karma ed Okuda, si sapeva che erano gli unici portati per chimica, ma il professore scelse comunque te: - (t/n)-chan! Vieni a riscrivere le formule per favore! -.

- Si! - ti alzi tranquillamente sotto gli occhi di tutti e ti avvicini alla lavagna.

- Poverina... solo al primo giorno... - sussurrò Kaede a Nagisa, senza però farsi sentire, e lui annuì.

Ti ritrovasti davanti alla lavagna molto presto, con un gessetto in mano.

- Calcolami a formule la massa molecolare, la massa e il numero di moli. - ti chiese in modo più specifico il tuo sensei, e tu ti metti a scrivere.

Quando hai finito, il sensei le guarda, e ti chiede di leggerle.

- La massa molare, come quella molecolare si trovano nella tavola periodica ed equivalgono alla massa atomica, con la sola differenza nell'unità di misura. La massa si calcola pensando il materiale, e le moli si calcolano dividendo la massa con la massa molare. Utilizzando poi il triangolo delle formule inverse troviamo all'apice la "m" che equivale alla massa, che si ottiene facendo le moli, segnate come "n", per la massa molare, segnata come "MM". Di conseguenza quest'ultima si trova facendo la massa fratto le moli. - spieghi con calma, sicurezza e chiarezza.

- Ottima risposta ed esposizione! Complimenti... eppure ero sicuro che nella A questa cosa non ve l'avessero ancora insegnata. -.

- Infatti. Non è nel nostro programma al momento, l'ho letto qualche mese fa di sfuggita mentre studiavo. - rispondi sempre con calma.

Dopo questa risposta che spiazza tutti, torni a posto, lasciando scorrere il tempo, mentre la lezione finisce.

- (t/n)! - ti giri e vedi che i ragazzi entrati per primi in classe ti vengono incontro.

- Sì? - chiedi un po' timidamente.

- Ma come? Durante la lezione eri così calma, e ora sei tornata ad essere tenera? - ti sorride la bionda, facendoti imbarazzare - io sono Ryo! Loro sono Kaede, Nagisa e Karma! -.

Mentre tre di loro si presentano a te, cercando di fare amicizia, noti che il rosso ti guarda tra il serio e il divertito.

- K-Karma-kun... giusto? Hai... bisogno? - gli chiedi.

- Sei strana. Prima sei tutta chiusa a riccio, poi pari un genio della chimica, poi torni timida... quindi... come mai sei qui? Non pari essere stupida o svogliata, né con un brutto carattere o comportamento. -.

Tu sussulti e abbassi lo sguardo, stringendo la gonna nei pugni: - Non sono affari che ti riguardano, impiccione! - gli urli contro arrabbiata, come se ne avesse colpa di ciò che ti è successo, anche se sai che non è così.

I tuoi compagni rimangono stupiti, come il rosso, che riesce però a non far trapelare nessuna emozione.

Senza lasciare che qualcuno parli, scappi via, verso l'edificio principale, sperando invano di poter far cambiare idea al direttore.

No, anche se ti trattano bene, nella 3^ E senti che non ci puoi stare.

Non così ingiustamente.

Nella 3^E

- Hai visto che hai combinato Karma-kun?! Tu e la tua boccaccia! - urla Kaede, mentre lo rimprovera, ma lui neanche la sta ascoltando; no, lui sta riflettendo.

Si avvicina quindi alla scrivania del sensei, che lo guarda, intuendo già cosa voglia fare; Karma prende gli esercizi che hai fatto durante le prime due ore, che facevano un giro completo di tutte le materie.

Nessun segno rosso negli esercizi. Solo un punteggio perfetto.

- Perché questa mattina non era agli allenamenti con noi? E poi perché una tale secchiona senza precedenti in condotta è qui? - disse lui.

Era irritato e sospettoso.

Nessuno in quella classe era senza colpe per essere finito lì, e che tu ci fossi arrivata ingiustamente, lo irritava: tu lo irritavi, per essere quella che persino nella A chiamano studentessa modello.

Eppure, ciò che più infastidiva Karma, era non avere delle risposte.

Cosa un assassino può imparare {KARMA X READER}Where stories live. Discover now