Rebecca si ritrasse a quelle parole. "Io non c'entro nulla con la squadra? Ma davvero?"

<<In verità c'entro più io che tu, dato che li conosco da più tempo di te>> ribatté.

<<Si ma dovrebbe essere una cena di squadra.>>

<<Allora faccio parte dello staff!>> esclamò incrociando le braccia sotto al seno.

Paulo li raggiunse e osservò la scena divertito: erano tutti e due fermi sull'uscio della porta ancora aperta, più vicini del solito e arrabbiati, mentre si lanciavano insulti addosso come se fosse la cosa più giusta da fare in un momento del genere.

<<Bene signori>> tossì fermando la prossima sfuriata dell'amica. <<Posso assicurarvi che entrambi c'entrate con tutti noi. Ora, se vogliamo cominciare a mangiare, vi invito ad accomodarvi entrambi, e sottolineo la parola entrambi, in sala. Gracias por su atencion.>>

Rebecca, stizzita, si diresse verso la sala, non prima di aver gettato una glaciale occhiata al suo migliore amico, il quale si ritrovò ad alzare le spalle incurante della situazione. Federico si scusò con Paulo e, dopo averlo abbracciato, si voltò per chiudere la porta, ma proprio in quel momento, sul pianerottolo arrivarono Juan e Rodrigo scherzando tra loro.

Più innervosito di prima, il toscano prese posto accanto ad Andrea e a Daniele, mentre osservava la sua ex ragazza sedersi tra Paulo e Mario, e di fronte a lei si sedette l'uruguayano. Per tutta la cena, non riuscì a non guardarla mentre rideva e scherzava con tutti e tre, incurante delle occhiate che gli riservava. Sia Andrea che Daniele cercavano di farlo distrarre, a volte provavano a coinvolgerlo introducendo degli argomenti che erano sicuri piacessero al numero 33, ma nulla lo distoglieva dalla spettacolo doloroso che si costringeva ad osservare.
Se fossero stati ancora insieme, lui sarebbe seduto accanto a lei, con un braccio che le cingeva la vita come per dire "è la mia ragazza", avrebbero riso tanto insieme, felici di essere lì con i loro compagni, ma il destino aveva voluto che, sì, fossero lì quella sera, ma che non si parlassero per nulla al mondo ed era costretto a vederla felice, ma senza di lui.

La cena si concluse relativamente presto e i più 'veterani', come Mario e Andrea, andarono via subito, consapevoli di doversi alzare presto il mattino dopo. Daniele e Michela rimasero lì ancora un po', mentre osservavano Juan e Blaise sfidarsi ancora a Fifa.

Rebecca e Rodrigo invece si appartarono sulla veranda della sala e, seduti l'uno accanto all'altro, cercarono di approfondire la loro amicizia.

<<Instagram dice che sei fidanzato...>> cominciò Becca sorridendogli.

<<Oh no, sono foto vecchie con la mia ex ragazza, ci siamo lasciati ad agosto.>>

<<Mi dispiace, non lo sapevo...>> sussurrò abbassando lo sguardo imbarazzata.

<<Sì anche a me. Diciamo che non mi avrebbe mi permesso di parlare con te senza avere almeno una distanza di dieci metri.>>

Becca scoppiò in una fragorosa risata all'esclamazione esagerata dell'uruguayano. <<Era molto gelosa?>>

<<Non immagini quanto, a volte diventata insopportabile, ma mi ha lasciato lei.>> Rodrigo si fermò ad osservarle la mano destra, vedendo l'anello d'argento luccicare sotto le luci dei lampioni del centro. Allungò una mano per toccarlo, mentre con lo sguardo le chiedeva cosa significasse per lei quel minuscolo oggetto.

<<Oh, ehm...>> provò a spiegare <<E' solo un anello che avevo con una persona davvero importante per me, ma diciamo che con il tempo ha perso il suo significato, pensa che l'altra persona non lo indossa più.>>

OVUNQUE // Federico Bernardeschi.Onde histórias criam vida. Descubra agora