𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕢𝕦𝕒𝕥𝕥𝕠𝕣𝕕𝕚𝕔𝕚

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Odio il mio carattere, odio come mi comporto con lei. Non riesco a far sì che una persona tenga a me come io vorrei, e finisco sempre col perderla. Odio la mia ossessione del vincere, e odio il fatto che non riesca ad accettare le cose.

Odio i miei sentimenti. Odio tutto.

Per un attimo, quando la conobbi, mi sentivo accettato, come una persona normale, ma a causa mia ho di nuovo rovinato tutto.

Senza accorgermene arrivo immediatamente davanti al cancello di casa, ponendo fine ai miei film mentali che mi feriscono soltanto.

Apro la porta, che per fortuna non è chiusa a chiave, e mi dirigo verso la cucina, dove trovo un piatto già pronto coperto da una ciotola in plastica color verde.
Scopro il piatto, rivelando della carne cotta senza la minima voglia di strafare di mia madre. Mio padre è decisamente meglio in cucina.

Vicino al piatto c'è un piccolo pezzo di carta, con su scritto che i miei genitori erano già più che belli a dormire, che l'indomani sarebbero dovuti andare presto al lavoro.

Sospiro frustrato. Odio i miei genitori, ma in questo momento mi serve un po' di compagnia, o comunque qualcuno con cui parlare per tenermi distratto dai miei pensieri.

Sti cazzi se dormono, io sveglio uno dei due.

Salgo le scale, solo dopo aver coperto il piatto con la ciotola. Dopo aver visto quei due insieme mi si è creato un nodo allo stomaco, e al solo pensiero di mangiare mi viene la nausea, che schifo.

La rampa di scale non mi è mai sembrata così lunga e ripida. Ogni scalino vale quattro in quel momento. La testa mi pesa e il cuore batte a mille, ho gli occhi che pizzicano dalla frustrazione e le mani non mi stanno ferme per un attimo.

Grazie al cielo arrivo davanti alla porta dei miei, che apro silenziosamente, avvicinando al letto matrimoniale. Afferro la spalla mia mia madre scuotendo leggermente.

- Mhhh Katsuki, domani mi devo sbagliare presto, che c'è? - mi domanda mezza rincoglionita, strofinandosi un occhio.

- Scendi, ti devo parlare. - sussurro, per non svegliare anche mio padre.

Si mette a sedere, fissando un attimo negli occhi, che però io abbassai. Non riuscivo a mantenere un contatto visivo in quel momento, non avevo voglia e neanche la forza di farlo.

Mia madre si alza, accarezzandomi la testa e dicendo un semplice okay a bassa voce. Mi prende per mano e mi accompagna fuori dalla stanza, per poi condurmi in soggiorno, dove ci accomodiamo sul divano, uno vicino all'altro.

Non ho mai parlato seriamente con mia madre, anzi, non ho mai avuto un rapporto tranquillo tra noi, ma sento che in questo momento necessito di lei.

TN's POV

Guardiamo il ragazzo biondo allontanarsi da noi, ma le mie mani non si fermano, continuano a tremare senza sosta. Per un attimo ho avuto il timore che si sarebbero azzuffati davanti a me, non l'avrei potuto sopportare.

- Stai tranquillo, ora se n'è andato. - tenta di calmarmi, prendendomi per mano facendo incrociare le nostre dita - Andiamo a casa mia, ti preparo una bella cena e infine un thè caldo. -

Sorrido alla dolcezza che il bicolore mi dedica, e insieme, mano nella mano, ci avviamo verso casa sua, parlando di come ci eravamo impegnati al festival scolastico. Purtroppo non eravamo riusciti ad arrivare primi, ma abbiamo conquistato un ottimo posto in classifica che non verrà ignorato dai professionisti durante il periodo di stage.

- Eccoci arrivati, cosa vuoi per cena? Soba, carne... Pesce? - mi chiede, marcando per bene la parola Soba. Sono a conoscenza della sua "ossessione" per quel piatto, che personalmente mi piace anche.

- Vada per la soba! - ridacchio, avvicinandomi alla cucina, per aiutare il mio ragazzo a preparare quella che sarà la nostra cena.

Per fortuna non abbiamo mandato a fuoco la cucina, e abbiamo anche preparato per bene i nostri piatti! Sono squisiti!

Dopo aver mangiato e chiacchierato animalmente, sparecchiamo la tavola, lavando le stoviglie e rimettendo a posto la tovaglia.

- TN, dobbiamo parlare... - mi chiede ad un tratto Shouto, appena dopo che ci siamo accomodati sul divano che aveva in salotto. Ho il presentimento che questa cosa non andrà a finire per niente bene...

- Dimmi pure-

Dal nervosismo mordicchia le unghie della mano, gesto che fa ripetutamente anche in classe, durante verifiche o comunque esercizi abbastanza complicati. Gli afferro la mano e gliela accarezzo, cercando di tranquillizzarlo.

- Ecco... Può sembrarti una domanda sciocca, lo so, ma necessito di una risposta. - sospira, cercando le parole adatte al momento - La tua situazione con Bakugo non è risolta, non avete ancora parlato per bene e diciamo che è... Incerta? Ecco sì. - sbuffa, passandosi una mano sugli occhi - Quello che voglio chiederti... Per caso lui piace ancora? Sono cosciente del fatto che non si possa smettere di amare una persona da un momento all'altro, accetterò i tuoi sentimenti verso di lui, ma ho bisogno di una certezza per farlo. -

Sospiro pesantemente, alla ricerca di parole con un senso compiuto per dare una risposta al mio ragazzo - Be', come hai detto tu non è facile smettere di farsi piacere qualcuno così, con uno schiocco di dita...- ridacchio, grattandomi il collo dal nervosismo - Eh be' sì... Direi che lui mi piace ancora un po', ma nello stesso momento ho paura di lui. - abbassai lo sguardo, stringendo ancor di più la presa delle nostre mani intrecciate fra di loro - Ma non devi preoccuparti, non ho intenzione di tornare da lui, con te mi sento al sicuro, coccolata, è una sensazione di calore così piacevole... -

- Grazie TN, mi fa piacere che ti senti così in mia compagnia. - mi sorride, stringendomi in un caloroso abbraccio - È tardi, è meglio che ti accompagni a casa...- -

- Oh no! Non preoccuparti, vado da sola, tanto non è poi così lontana. -

- Va bene, ma scrivimi quando sei arrivata, e anche a quando sei a metà strada! - mi raccomanda, mentre io calzo ai piedi le mie scarpe.

- Va bene, ci vediamo domani allora! - gli sorrido, per poi alzarmi sulle punte per regalargli un dolce bacio a stampo. Dopo di ché corro verso casa, sperando che siano già tutti addormentati. Non ho ancora risolto con i miei, e non penso che lo farò per molto tempo. 

Bastarda In Due ||bakugo×reader||Where stories live. Discover now