𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟𝕕𝕚𝕔𝕚

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- Mi avevano chiesto di bere un goccio e poi si sono ridotti a merda scolandomi quattro bottiglie di birra. -

Una seconda risata mi sfugge e lui mi guarda storto.
Mi accovaccio davanti ai due e sfodero un sorriso. Gli prendo per mano e li faccio alzare.

- Bagno? -

- Corridoio prima a destra. -

Vado in bagno e Kaminari per primo si fionda a vomitare la sbornia e io gli accarezzo la schiena come in ogni libro letto, come in quei romanzi dove ci sono i "bad boy" che dopo una notte attiva ne ripercuotono le conseguenze.

Dopo tocca a Kirishima che è messo peggio.

Finito di fargli vomitare l'anima gli faccio lavare i denti a entrambi e io e il padrone di casa gli portiamo nella camera degli ospiti. Appena toccato il materasso si addormentano come due bambini.

- Ahh che stanchezza. - sussurro stiracchiandomi e tutte le vertebre fanno un rumore strano.

- Se vuoi puoi dormire qua... -

- Non vorrei disturbare... - sussurro portando la mano dietro la testa per grattarmi la nuca. Lui scuote la testa e mi trascina per il braccio verso una camera che suppongo sia la sua.

- Tieni. - mi lancia una maglietta nera enorme e dei calzini rossi da usare come pigiama.

- G-Grazie... Dove dormo? - domando guardandomi intorno. La sua stanza non è troppo grande, ha le pareti nere e il letto rifatto per bene grigio e bianco con vicino una scrivania.
Nel muro affianco c'è una finestra che illumina la stanza e vicino ad essa una libreria.

- Con me no? -

Io spalanco gli occhi e divento peggio della tinta di Kirishima - Co- Ecco... -

Lui sbuffa e prende dei pantaloni e si chiude in bagno.

Ancora rossa mi cambio e mi infilo sotto le coperte. Sento il cuore battere forte e il respiro spezzarsi quando sento il profumo di Bakugo, sparso nella sua stanza, invadermi le narici.

- Notte, bastarda. - un peso fa cigolare il materasso e un braccio si posa sul mio fianco facendomi addormentare rossa in volto.

...

- OHI BASTARDA ALZATI! -

Mi metto a sedere a scatto e poggio la mano sul cuore che tra poco potrebbe esplodere dallo spavento. Respiro profondamente per riprendere aria dal risveglio improvvisato malissimo.

- Senti, oggi non andremo a scuola io e te, e quei due stanno tornando ora a casa... -

- Perché non dobbiamo andare a scuola? -

Lui abbassa lo sguardo e sbuffa annoiato. Le palpebre vorrebbero chiudersi per farmi tornare a dormire ma prima voglio sentire la voce di Bakugo.

- So della litigata fra te e i tuoi genitori, stamattina mentre dormivi mi ha chiamato tua sorella. -

Mi porto le gambe al petto e le circondo con le braccia poggiando il mento sulle ginocchia.

- Allora... Che facciamo? -

- TV? -

Annuisco e mi alzo abbassando prima la lunga maglia che mi deve fare da pigiama per non far vedere le mutande. Scendiamo al piano di sotto e lui si avvicina agli sportelli della cucina cercando qualcosa per la colazione.

Quando, finalmente, è riuscito a trovare una scatola di cereali me la lancia, prendendo poi dal frigo una bottiglia di latte, riempie due bicchieri e me ne porge uno con un cucchiaino all'interno.

Bastarda In Due ||bakugo×reader||Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz