1. ARCO E FRECCIA

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Nella mitologia greca, molti dei non sono considerati importanti come i tre "pezzi grossi" : Zeus (dio greco del cielo e re degli dei. Forma romana: Giove), Poseidone (dio greco del mare. Forma romana: Nettuno) e Ade (dio greco degli Inferi e dei morti. Forma romana: Plutone). Per esempio, come si chiama la dea della caccia e della luna? Come si chiama il dio del sole, della profezia, della musica e della medicina? Molti non si ricordano neanche di loro, ma sono coloro che hanno contribuito a dare una svolta alla nostra civiltà. Proprio oggi, infatti, intervisteremo i cari gemelli Apollo e Artemide.

Vi diamo il benvenuto nello Studio Olympus [applausi del pubblico], allora, prima domanda, com'è il vostro rapporto fraterno? Ci sono molti litigi tra di voi o invece siete come "arco e freccia"?
- Siamo molto legati, anche se non siamo come "arco e freccia", ma nel caso io sarei sicuramente l'arco.
Inizia il divino Apollo.
- Ti piacerebbe.
Commenta beffarda Artemide, mentre Apollo alza gli occhi al cielo.
- Certo, i battibecchi non mancano, ma a parte tutto, voglio bene alla mia sorellina, anche se non mi scrive mai e non mi chiama mai.
- Io non sono la tua sorellina!
- Ehi, io sono nato prima!
- Siamo gemelli, quanti millenni dobbiamo ancora litigare...

Continuiamo, grazie. Allora, prima le signore. Sappiamo che è nata in Italia, cosa ne pensa del nostro paese? Avrebbe preferito nascere in un altra località, come, per esempio, la Grecia?
-Innanzitutto, grazie per aver riconosciuto la supremazia delle donne. Per quello che posso ricordare delle coste siciliane, mio luogo natale, mi è sembrata una località molto esotica. Quando poi sono ritornata con le vesti di Diana nell' epoca romana, ho notato molta flora e fauna, cosa che mi ha lasciata davvero esterrefatta. L'unica cosa che non mi ha lasciata entusiasta è stato l'habitat poco idoneo agli orsi, miei animali sacri. Riguardo alla seconda domanda, no, sono felice di essere nata in Italia. Non voglio minimamente immaginare come sarebbe condividere anche la città natale con mio fratello, è già tanto se siamo qui, insieme.
Da notare la faccia contrariata del gemello.

Divino Apollo, parlando del tuo carro del sole, sei tu che ti sei ispirato a Babbo Natale, o è Babbo Natale che si è ispirato a te?
-Credo che si possa intuire, dal momento che queste credenze sono nate soltanto negli ultimi tempi e che Babbo Natale non esiste, che è stato lui a plagiare la mia idea. Organizzerei con piacere un viaggetto nella "residenza" di mio nonno ai mortali che hanno ideato questa leggenda, ma non vorrei mai ripetere il Big Bang.

Divina Artemide, che rapporto ha con le sue Cacciatrici? Potrebbe spiegare al nostro pubblico a cosa hanno dovuto rinunciare per stare con lei?
-Siamo davvero molto legate, non so come farei senza di loro. Sono senz'altro delle ragazze molto valide. Hanno infatti giurato di non mettersi mai con nessun ragazzo, nemmeno per un solo appuntamento, per l' eternità. In cambio hanno però ottenuto l'immortalità. Certo, possono morire in combattimento o infrangere il voto, e nell' ultimo caso diventerebbero mortali.

Apollo, perchè suo figlio Apelle faceva delle palle di pelle di pollo?
-Per non farle di cuoio, immagino. Ah! era un vero sfaticato. Tutto sua madre, a mio parere.
-Ehmm... io non credo.
Commenta la sorella.

Artemide, è mai stata infatuata da quelche uomo che non sia suo fratello Apollo?
-No comment.
-Ha occhi solo per me!-
Chiarisce Apollo.

Apollo, cosa ne pensa dei poemi di Dante Alighieri e degli altri poeti che ci hanno lasciato opere magnifiche?
-Gli unici poeti che ci hanno lasciato opere magnifiche erano miei figli, anche se, ovviamente, non avevano talento quanto me.

Come vi siete spartiti il Sole e la Luna?
-Abbiamo litigato. O meglio, abbiamo "accidentalmente" dato fuoco ai boschi dell'isola di Delo e quasi distrutto una civiltà. Alla fine ha deciso nostro padre Zeus.- Ci spiega Artemide.

Per finire, Apollo, potrebbe dedicarci uno dei suoi haiku?
-Ma certamente! Allora:
Erba e neve.
Artemide soccorro.
Quanto sono forte.
-L'ultimo verso era di sei sillabe.
Commentò la Dea.
Apollo si accigliò.
- Davvero?
-Ehm... Sì. Prova con: sono un esaltato!
-No, no. Sono ancora troppe. Mmmh...
Si mise a borbottare tra sé e sé.
- Ci sono! - Annunciò il Dio.
-Sono un figo. Cinque sillabe!
Si inchinò, molto soddisfatto.

Bene! Abbiamo finito. Grazie mille ad entrambi, un applauso ai nostri ospiti, prego!
-Grazie a voi!
Dissero all'unisono i gemelli.

SPAZIO AUTRICI:
Sinceramente non so quanto possa piacere, abbiamo scritto questa intervista per un lavoro scolastico e adesso, dopo circa cinque mesi, abbiamo deciso di pubblicarlo. Quindi boh, ciao
~ακίδες (aka haikudiapollo)

Sono l'altra tipa e concordo con lei.
Comunque, abbiamo deciso che pubblicheremo, più o meno, un capitolo al mese, perché siamo entrambe molto impegnate e in più, dobbiamo prendere appuntamento con i nostri amici Dei e quindi, preparare loro le domande, prendere il vino più buono che ci sia per Dioniso, pescare i pesci per Posy e via dicendo...
Beh, basta direi.
Adios people!

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⏰ Last updated: Jun 04, 2019 ⏰

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