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Capitolo 1 - La donna giusta per me

Dylan

Jordan Connoway è uno di quegli uomini da cui trarre esempio.

Sempre silenzioso, sempre discreto, sempre misurato.

Sa come comportarsi in ogni situazione, sa interagire in maniera composta con con chi vuole interagire e rimanere in silenzio se dall'altra parte c'è qualcuno taciturno come lui.

A volte mi chiedo come sarebbe trovarsi nei panni di Jordan.

Ha una vita semplice, niente follie o spese pazze. Una moglie mite che conosce da quando aveva diciassette anni e due bellissimi figli che frequentano ormai le superiori.

Se fossi un altro, probabilmente, invidierei la vita di Jordan Connoway.

In fondo ha un lavoro comodo e redditizio: essere l'autista di un uomo come me comporta un grande vantaggio economico.

Ma ha anche qualcuno che lo aspetta a casa, che gli prepara un pasto caldo o che è lì, pronto a riscaldarglielo se arriva tardi.

Scommetto che uno come lui non scambierebbe mai la sua vita per una come la mia, nonostante io abbia vent'anni di meno.

Dylan Tootson, figlio del celebre Luke Tootson, sempre sul pezzo, sempre in gamba, sempre col sorriso sulle labbra.

So io quanto, invece, ha sofferto in passato.
Non voleva che qualcuno lo vedesse piangere, eppure spesso lo spiavo e lo osservavo struggersi dal dolore.

Tutto questo, ai miei occhi, lo faceva apparire umano... quell'umanità che ormai ha perso da troppo tempo. Quell'umanità che io, a causa sua, non ho mai posseduto.

Mi ha cresciuto con l'unico obiettivo di diventare una macchina per soldi.
I divertimenti erano sciocchi per lui. Le partite con gli amici, le feste tra adolescenti, le serate davanti ai videogiochi.

Dovevo solo studiare e diventare migliore di lui, più grande, più ricco.

"Non innamorarti mai, Dylan" mi ha sempre detto. "L'amore fa male, ti distrugge, ti rende debole".

Ma se io avessi voluto essere debole, maledizione?

"Trova una donna ricca. Così ricca da sembrare irreale. Trova quella donna e sposala. Soltanto così sarai appagato. Soltanto così darai un senso alla tua vita".

E io gli ho creduto. Sono diventato l'uomo cinico e senza scrupoli che lui voleva. Sono diventato lo stronzo senza sentimenti che lui sperava.

Anzi, sono molto peggio. Lui, almeno, lo ha provato l'amore. Ne è uscito distrutto, è vero, non si è mai più ripreso dalla morte di mia madre. Ma, almeno, ha provato quella vibrazione di cui tutti parlano e di cui io, invece, non so niente. E la cosa più incredibile è che non mi interessa sapere niente.

Sono diventato incapace di sentire emozioni, incapace di provare sentimenti per qualcuno. Chiunque esso sia.

Non sento nulla, c'è il vuoto dentro di me. E anche se questo dovrebbe farmi male, ci sono così abituato che quasi mi piace.

Ci sguazzo in questo nulla perenne che è nel mio cuore.

Soltanto i soldi possono colmare quel vuoto. E lo fanno ogni fottuta volta!