-Len, va' a giocare, dai!- lo incalza la madre.

Lui mi guarda con aria innocente, mi tiro in piedi e, una volta andato via, punto i miei occhi sulla ragazza qui davanti a me.

-Tornatene a Salerno, Luca. Il tuo posto non è qui- dice.

Osservo i suoi occhi grandi e castani. Non è cambiata, il suo viso è sempre quello: è solo un po' stanca e struccata.

I suoi capelli scuri e ricci sono perfettamente ordinati, però.

-Ho il diritto di vedere mio figlio, Jo. Non ne sapevo nulla, mi devi credere. Avresti dovuto dirmelo, dovevi dirmelo, cazzo. Ero solo un ragazzino, non capivo, ero... Ingenuo- gesticolo in maniera nervosa.

-Len sta bene, adesso tornatene a Salerno. È lì la tua vita!- esclama con aria stanca.

Fa per chiudere la porta, ma la blocco.

-No, lì non mi rimane più un... Lì non mi rimane più niente- sbotto ripensando ad Aurora e a quello stronzo di Nicolò che definivo mio amico.

Stringo i pugni e prendo un bel respiro.

-Fammi rimanere qui per qualche giorno, Jo. Ti supplico, ho troppo bisogno di stare con Len... Cioè, con mio figlio. Non puoi vietarmi di vederlo, ho già perso abbastanza tempo- la supplico, ho gli occhi lucidi.

Si guarda indietro come per chiedere il parere a qualcuno, ma poi si gira di nuovo verso di me e sospira arresa.

-Tu non cambi mai- afferma.

-Questo è il mio punto forte- cerco di ironizzare e sulle sue labbra si increspa un mezzo sorrisetto, che mi scalda anima e cuore.

-Solo per qualche notte, però. A Len ho detto che suo padre... Be', che suo padre non c'è più- mi spiega sottovoce e sento la risatina del bambino inondare le mie orecchie.

-D'accordo- dico, per poi entrare nell'appartamento.

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Aurora's pov

-Basta con questi libri, dai. Vieni un po' qui!- esclama Nicolò chiudendo per l'ennesima volta il mio libro di scienze.

-Domani ho l'interrogazione, sai come è. Stavolta vorrei prenderlo il diploma- ironizzo alzandomi dal letto.

Lui mi guarda e si morde il labbro inferiore.

-Credo sia più interessante passare del tempo con me, no?- mi provoca, si inumidisce le labbra e mi attira a sé dolcemente.

Sorrido contro le sue labbra, le schiudo e in un attimo, la sua lingua si ritrova nella mia bocca, ad esplorare ogni angolo.

Mi mordicchia il labbro inferiore ed io lo spingo leggermente verso il letto. Lui cammina all'indietro e piano piano si stende sul materasso, per poi afferrarmi per i fianchi e posizionarmi su di lui.

So cosa starete pensando, so perfettamente che all'esterno posso apparire come una ragazza disgustosa, ma non è così.

Ormai con Luca è finita, ha fatto una seconda scommessa ed ha un figlio; per me la nostra storia è più che chiusa.

Con Luca ho sempre e solo sofferto, sono stati pochi e brevi gli attimi di serenità e mi sento tanto stupida ad aver ceduto ogni volta.

Ma quello sguardo, quelle labbra, quegli occhi così tenebrosi e pieni di desiderio nei miei confronti... Era una continua lotta quel ragazzo, ma era una lotta per la quale valeva lottare.

Ma ora non più. Credo.

Sì, adesso Luca D'Orso fa parte del mio passato.

Nicolò c'è sempre per me ed io ci sono sempre per lui. Siamo perfettamente equilibrati, mentre con Luca era sempre tutto in subbuglio.

Spero di essere felice davvero con Nicolò, ormai sono settimane intere che la mia storia con Luca si è conclusa.

Però una cosa devo ammetterla, perché sarebbe inutile nasconderlo a me stessa: non amerò mai nessuno come ho amato lui.

Gli errori verranno corretti.

ORMAI//CAPO PLAZA Where stories live. Discover now