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Luca's Pov

Alla fine sono rimasto a dormire qui, nell'auto c'ho ancora la valigia che ho portato in campeggio, contenente abiti, biancheria e lo stretto neceassario per stare fuori qualche giorno.

Credo di restare a Napoli per appena due giorni, il tempo di dare i soldi a Ciro e finalmente si chiude questa storia straziante.

I 20.000 euro ce li ho, ma ho dovuto raccogliere tutti i risparmi di una vita. Non avrei potuto permettere che Aurora sapesse di quella stupidissima scommessa: insomma, ero ubriaco, ero arrabbiatissimo con lei dopotutto quello che mi aveva fatto.

Le parole mi uscirono fuori da sole dalla bocca. I 20.000 euro li ho sempre tenuti nascosti e sono andato a recuperarli stanotte, quando Aurora stava, probabilmente nel meglio dei suoi sogni.

Spero abbia sognato qualcosa di bello e intenso, perché non merita di soffrire. Ne ha passate tante ed io sono stato stronzo a trattarla così di merda. Era soltanto confusa, be' come biasimarla, alla fine è nato tutto per gioco, ma me ne sono subito innamorato, proprio come un cretino.

Mi sono innamorato di lei, dei suoi occhi grandi, dei suoi capelli, seppur spesso ribelli. Lei è bellissima, in ogni stato. Anche struccata. Aurora è la perfezione; non avrà il fisico di una modella, ma non mi importa.

È perfetta anche nelle sue imperfezioni.

-Buongiorno- la sua voce riscuote i miei pensieri, alzo la testa e le rivolgo uno sguardo stanco, ma tento di trasmetterle sicurezza.

Stanotte non ho chiuso occhio per niente. Come potevo?

Devo studiare ogni mossa possibile di Ciro, è stronzo, davvero tanto, se dovesse fare un passo falso, dovrà vedersela con me.

-Piccola- l'afferro per i fianchi attirandola a me e poso le mie labbra sulle sue.

-Il tempo di fare una doccia e partiamo, d'accordo?- mi chiede raggiante.

Povera piccola, crede sia una banalissima minivacanza, ma lei non sa qual è la vera fonte di questa partenza immediata.

-Non è meglio se rimani qua? Devo stare via due giorni, come fai con la scuola?- le domando sperando che mi dica ciò che voglio sentirmi dire: cioè che rimarrà qui e non verrà con me.

-Anche tu vai ancora a scuola... E poi si tratta di due giorni, non di due settimane!- aggrotta la fronte e posiziona le mani sui fianchi.

-Luca...- assottiglia gli occhi in due piccole fessure e mi guarda, come se fossi un alieno.

-Che cosa mi nascondi? Dimmelo. Non sono una cretina e so come va il mondo, okay? L'ho capito fin da subito che ti sei cacciato in qualche guaio, ma so perfettamente che non vuoi parlarne. Rigurda me? Riguarda ancora James? So che c'è qualcosa sotto, altrimenti non avresti deciso di partire e andare a Napoli così, di punto in bianco- mi scruta attentamente, serro la mascella e sospiro, cercando di mantenere la calma.

-Potresti farti una bella manciata di cazzi tuoi?- sbotto con tono un po' più alto e la vedo sobbalzare.

Mi guarda con la bocca mezza schiusa e mi pento immediatamente della mia bruschissima domanda.

-Cazzo scusa, non volevo- sospiro e le accarezzo il volto.

-È che... Stanotte non ho dormito un granché bene ed ora... Sono un po' stanco, non volevo alzarti la voce contro- borbotto sporgendomi verso il suo volto.

-E comunque stai tranquilla, non farti paranoie, piccola. Va tutto bene, è tutto okay- aggiungo, per poi stamparle un bacio innocuo tra i capelli.

Mi afferra il volto tra le mani ed io intanto continuo ad accarezzarla lievemente.

-Sai che non sopporto quando mi tieni nascosto qualcosa, sai che puoi dirmi tutto, Luca- dice guardandomi con quegli occhioni verdi ed enormi.

Accarezzo i suoi soffici capelli biondi e mi mordo un labbro: è bellissima, ho completamente perso la testa per lei e tutto questo tempo senza la sua presenza, non mi ha provocato altro che un male assurdo.

-Ma se tu adesso mi dici che non stai nascondendo niente, ti credo- posa le sue labbra sulle mie e si stacca un attimo dopo.

Sento il mio cuore quasi spezzarsi e mi costringo a sorriderle, per non far sorgere nella sua testa altri ottocentocinquantamila dubbi.

-Tranquilla- allargo a forza il mio sorriso, così ne abbozza uno anche lui: l'unica differenza è che il suo è sincero, mentre il mio no.

Si priva di maglia e pantaloni davanti ai miei occhi e le sue gote morbidissime si dipingono di un rosso vivo.

Quanto è bella.

Cerca di coprirsi con le braccia e in quel momento incatena il mio sguardo.

-Sei bellissima, Aurora- le sfioro il braccio e la sento rabbrivdire, ciò mi fa uscire pazzo.

Noto la sua pelle d'oca e per un momento rabbrividisco anch'io.

Mi avvicino a lei, al suo corpo mezzo scoperto e le accarezzo delicatamente il collo, mentre con le labbra le sfioro il naso.

La sento sorridere, mentre il suo dolce respiro scivola sulla mia pelle.

Le alzo il volto con le mani e noto le sue guance prendere fuoco, ciò mi provoca un sorrisetto, stavolta sincero e l'attiro a me per poterla baciare. 

Le chiedo l'accesso con la lingua che mi concede praticamente subitissimo e ciò fa impazzire il mio cuore.

Chi l'avrebbe mai detto che Luca D'Orso, un tipo selvaggio che non crede all'amore, un giorno avrebbe perso la testa per una ragazza come Aurora.

Lei è praticamente l'opposto di me.

Auguro ad un qualunque Luca un'Aurora.

Si stacca e mi guarda negli occhi, i suoi brillano, questa cosa mi fa provare delle emozioni a dir poco uniche.

-Vado a fare una doccia, che è meglio- si lecca le labbra, mi gratto la nuca e la sento ridacchiare.

A passo svelto abbandona la camera, il suo dolce profumo all'albicocca svanisce ed un buco nero si piazza nel mio stomaco: sono veramente pronto per affrontare tutto questo?

A Ciro:
Non fare passi falsi, tra poco sono a Napoli.

ORMAI//CAPO PLAZA Место, где живут истории. Откройте их для себя