1^Capitolo

405 10 9
                                    

Nel lontano paese "degli uomini senza volto" accadevano fatti strani che terrorizzavano gli abitanti di un piccolo villaggio ai piedi della collina quasi sempre avvolta da una fitta nebbia. Luke era il capo perché più anziano e si preoccupava che tutti stessero bene. La moglie faceva la maestra mentre i suoi sette figli lavoravano i campi assieme agli altri giovani.

Tutto andava bene fino a quel giorno maledetto quando scomparvero dal villaggio cinque ragazzi e cinque ragazze.

Luke organizzò le ricerche con torce e asce tra il folto bosco alle spalle della collina.

Per l'intera giornata il gruppo perlustrò gli angoli più remoti senza trovare alcuna traccia.

Al calare della sera, con l'arrivo della prima nebbia decisero di tornare al villaggio stanchi ed affamati, preoccupati per la sorte dei ragazzi.

Dalla torre di legno che veniva utilizzata per avvistare eventuali nemici, nel buio della notte la sentinella aveva notato un bagliore di fuoco simile ad un serpentone che scendeva lungo il fianco della montagna, che secondo le antiche leggende era abitata da esseri mostruosi che si cibavano di esseri umani.

Il suono di una piccola campana svegliò tutti gli abitanti che si riversarono nella piazza per vedere cosa fosse successo. Luke e due giovani guerrieri salirono sulla torre per verificare l'accaduto. In effetti il bagliore c'era: "Sarà un incendio!", "No, potrebbero essere delle torce", "Potrebbe essere un esercito nemico, forse quello che ha rapito i nostri ragazzi". Il capo diede l'ordine di porre delle guardie armate attorno al villaggio, nell'attesa dell'alba.

Alle prime luci si preparò una spedizione di ricerca. Intanto il bagliore era scomparso e la foresta era tornata a vivere con i versi degli animali e dal sibilo del vento tra le foglie. Dopo tre ore di marcia, un po' stanchi il gruppo trovò una sorgente dove si fermò a riposarsi ed a rifocillarsi.

Improvvisamente le cime degli alti alberi cominciarono ad agitarsi talmente che attirarono l'attenzione del gruppo. Gli uomini un po' spaventati e un po' incuriositi si sforzarono di intravedere qualcosa e solo due di loro gridarono di aver visto delle nere ombre saltare da un albero all'altro. Luke ordinò ai suoi compagni di togliere il campo e di proseguire il viaggio verso la montagna misteriosa.

Dopo alcune ore di marcia tra i sentieri intricati della foresta apparve loro una radura divisa nel centro da un fiume le cui acque di colore rosso scorrevano al contrario in salita verso la montagna. All'inizio rimasero sconcertati, ma poi decisero di seguire il corso del fiume, verso l'alto.

Ciò che attraeva la loro attenzione erano gli strani pesci dorati che saltavano dalle onde per più di dieci minuti ed emettevano dei versi simili a un gatto.

Dall'alto scendevano in picchiata dei grossi rapaci simili agli avvoltoi, ma tre volte più grande, afferravano i pesci con gli artigli che li portavano sulle cime più alte della montagna. Uno di questi scorse il gruppo di uomini e, attratto dalla nuova preda si avventò su di loro, i quali cercarono di tenerlo lontano con le lance e nello stesso tempo cominciarono a correre verso l'entrata di una grotta.

A Luke venne l'idea di addentrarsi verso l'interno.

Prepararono velocemente delle torce e si inoltrano per uno stretto sentiero fino a raggiungere una piazzola che portava a tre gallerie. Il gruppo si fermò per decidere se tornare indietro oppure scegliere in quale galleria entrare. Fondandosi sulla sorte proseguirono per quella centrale.

All'inizio tutto andava bene fino a quando la galleria si restrinse tanto da dover strisciare e fu allora che si dimostrarono dei veri pazzi coraggiosi, perché giunsero ad un enorme sala.

L'ombraWhere stories live. Discover now