Senza neanche accorgermene, di grado in grado e più lento del passare delle stagioni e più lento di quando iniziamo a sentirci così, mi sono sentita quasi bene.
Mi sono svegliata e la camera non era più buia, non era più stretta, il lampadario non lo guardavo più, gli ho dato un' occhiata e non mi sembrava più storto.
Ho guardato la finestra invece, la luce che entrava non mi sembrava più così tetra.
Mi sono alzata e l'ho fatto in modo semplice perché non sentivo più nessun peso in petto, nessun nodo mi stava strozzando la gola.
Mi sentivo quasi libera.
Dopo anni di prigionia e oppressione mi sentivo fuori posto, fuori luogo, un pesce che finalmente rigettano nel fiume.
E adesso, cosa farò con questa briciola di benessere?
Cosa ci faccio in libertà dopo tutti gli anni dietro le fredde e forti sbarre del malessere?