Capitolo 3

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-Gabi! Corri a vedere, presto! Forse ho trovato il tuo qualcuno!- urlò Fei nell'orecchio del rosa, risvegliandolo dai suoi pensieri.

-E si può sapere chi sarebbe?- chiese scettico il rosa, ormai rassegnato al suo destino.

-Vieni con me e lo vedrai.-

Mancavano ormai meno di tre ore alla fine del tempo che gli era stato concesso. Aveva utilizzato quei due giorni rimanenti per fare visita a tutti i suoi amici, per non avere rimpianti.

In ogni caso la situazione non sembrava così tragica: se per il momento non stava scomparendo, forse c'era una possibilità per lui di finire come Fei, che ormai considerava un buon amico.

Gli mancava solo un'ultima persona a cui fare visita: Aitor. Era vero che il turchese lo odiava con tutto se stesso sin da quando si erano conosciuti ormai quattro anni fa, e Gabi non aveva mai nascosto di provare lo stesso. Lo sapevano tutti. Quello che nessuno sapeva era che oltre all'odio Gabi aveva da sempre avuto anche una grossa cotta per il più piccolo. Non aveva mai avuto intenzione di dirlo a nessuno, tanto meno al diretto interessato. Aveva accettato di fidanzarsi con Riccardo quando quest'ultimo si era confessato, conscio che non avrebbe mai avuto alcuna speranza con Aitor, e non rimpiangeva neanche un po' quella decisione. Erano stati felici e, contro ogni sua previsione, era riuscito ad amare davvero il moro, nonostante non fosse stato in grado di dimenticare del tutto i sentimenti per il turchese.

-Ma siamo al cimitero!- esclamò il rosa confuso, accorgendosi di dove lo avesse trascinato il verdino.

-Esatto! E guarda chi c'è oltre a noi!- sorrise indicando in direzione della tomba del rosa.

-Aitor...- sussurrò Gabi incredulo, avvicinandosi al turchese, intento a piangere, singhiozzando silenziosamente, appoggiato alla sua lapide.

Il rosa si sedette in silenzio accanto a lui, guardandolo di sottecchi. Che ci faceva lì? Lui lo odiava... o no?

Il turchese si asciugò le lacrime, non riuscendo a trattenere un ultimo singhiozzo.

-Scusami, codini rosa...- mormorò Aitor -Sono di nuovo qui ad importunarti, so che mi hai sempre odiato... non so nemmeno io perché non riesco a lasciarti riposare in pace invece di venire tutti i giorni qui a piangere, infondo ormai sei morto, no? Forse è perché non riesco ancora a credere che sia successo davvero... Forse è perché avrei voluto avere il coraggio di confessarti in tempo i miei sentimenti... Adesso invece è troppo tardi.-

Gabi abbassò lo sguardo triste, notando rassegnato che stava diventando un po' più trasparente.

-Sai, quel martedì di due anni fa, quando Riccardo ti ha confessato i suoi sentimenti nel parcheggio abbandonato dietro alla scuola, io ero lì. Ero lì perché volevo confessarmi, ma lui mi ha preceduto... beh almeno mi sono evitato un tuo rifiuto, avresti comunque scelto lui.- raccontò il turchese con lo sguardo perso nel vuoto.

-No, invece.- rispose piangendo il rosa, nonostante l'altro non potesse sentirlo -Avrei scelto te, senza alcuna esitazione. In questi anni sono solo riuscito a scappare dai miei veri sentimenti, sono un codardo. Perdonami Aitor...-

-Sai, è strano, mi sembra quasi di sentire la tua presenza, qui al mio fianco. Starò impazzendo?-mormorò ridendo piano il turchese.

-Sono qui.- disse Gabi, abbracciandolo.

-Mi manchi, senpai...-

-Sono qui, Aitor. Sono qui con te.- pianse il rosa, diventando ogni secondo più trasparente.

-Ti ho amato dal primo momento in cui ti ho visto...-

-Non lasciarmi scomparire, Aitor, ti prego. Non ora che ho scoperto che ricambi i miei sentimenti. Non ora che ho la possibilità di tornare per stare conte.-

-...ti amo adesso...-

-Credi in me cucciolo, ti scongiuro!-

-...e ti amerò per sempre,nonostante tutto.-

-Ti amo anch'io, Aitor...- sussurrò Gabi piano. Ormai era quasi del tutto scomparso, era troppo tardi, non l'aveva sentito.

3 days - Ranmasa (Gabi x Aitor)Where stories live. Discover now