Capitolo 1

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Erano passati sette anni dall'incontro con Bobby ed i Winchester. Charlie aveva fatto fatica all'inizio a comprendere tutta la situazione. Per quattordici anni aveva creduto che suo padre naturale fosse morto in un incidente stradale, o per meglio dire era quello che sua madre Grace le aveva fatto credere. Dopo la sua morte, Charlie aveva scoperto tutta la verità: su chi fossero realmente sua madre e suo padre, su come si erano conosciuti e su come una birra di troppo aveva portato alla sua nascita. Bobby non era propriamente il padre amorevole che si era immaginata. Era, la maggior parte delle volte, burbero nelle risposte e si faceva spesso gli affari suoi, ma certamente era meglio la convivenza con lui, che passare la vita in un orfanotrofio. Nonostante la vita che l'uomo conducesse, aveva cercato di garantirle la normalità. Se Charlie faceva qualche domanda sul suo lavoro, Bobby cercava di deviare il discorso quanto più possibile, non voleva che sua figlia fosse coinvolta più di quanto già non lo fosse in quel mondo oscuro. Le aveva solo insegnato le cose basilari per potersi difendere: tipo mettere delle strisce di sale a porte e finestre quando era sola in casa, o portarsi sempre dietro una boccetta di acqua benedetta. Tuttavia si era lasciato un po' prendere la mano quando le aveva insegnato a maneggiare pistole e coltelli. Per tirarla su si era fatto dare qualche consiglio dal suo amico John, il più delle volte sbagliato, ma Charlie non gli aveva mai fatto pesare nulla, anzi dal giorno in cui era arrivata aveva cercato il più possibile di essere indipendente. Pur essendo in un'età difficile non gli aveva mai dato grattacapi, era piuttosto tranquilla come adolescente. Nessun capriccio, niente festini, né post sbornia, né tanto meno ragazzi che gli giravano per casa, a parte i figli di John con i quale sembrava che Charlie andasse abbastanza d'accordo, soprattutto con il minore e di questo Bobby se ne era accorto. Tutto sommato era andata bene ad entrambi. Adesso Charlie era cresciuta e come ogni ragazza della sua età era andata al college. Quando se n'era andata Bobby aveva sentito una specie di vuoto farsi spazio dentro di lui, si era sentito triste e si era scoperto impaziente nell'attendere una sua telefonata. Cosa che la ragazza faceva quasi tutti i giorni. Tuttavia quel giorno non aveva ancora chiamato e la cosa lo stava preoccupando un po'. Qualcuno bussò alla porta facendolo sobbalzare. Posò i fogli sulla sua vecchia scrivania ricoperta di antichi libri e si diresse all'ingresso, dove trovò ad attenderlo i due figli di John.

- E voi cosa diavolo ci fate qui? – disse aprendo la porta.

- Ciao Bobby come stai? Noi bene, grazie per averlo chiesto! – lo canzonò Dean con il suo solito fare da sbruffone, mentre superava l'uomo ed entrava in casa dirigendosi al frigorifero, prendendosi una birra e cominciando a sorseggiarla.

- Prego, fa come se fossi a casa tua! – lo rimbeccò Bobby ironico, cercando di mascherare la sensazione di felicità che aveva provato quando gli aveva visti. Poi si volto verso Sam che era rimasto sull'arco della porta del soggiorno, come a non voler entrare senza permesso.

- E tu non dovresti essere a Stanford ragazzo? – domandò curioso e allo stesso tempo preoccupato. Sam sollevò le spalle, cercando di troncare il discorso. Stanford non era una cosa di cui aveva piacere di parlare.

- Bobby hai per caso sentito papà ultimamente? – intervenne Dean, vedendo il disagio del fratello.

- No, in realtà è più di un mese che non ho sue notizie! È per caso successo qualcosa? – disse andandosi a prendere anche lui una birra e porgendone un'altra a Sam.

- Ci siamo separati per una caccia e da allora non ho più avuto sue notizie! Da quel che ne so è sulle tracce della cosa che ha ucciso la mamma! – rispose il maggiore.

- E anche noi! Dobbiamo trovarla ad ogni costo! – aggiunse Sam, provando a trattenere la rabbia.

- C'è qualcosa che non so? – domandò Bobby squadrando Sam.

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