<Allora come stai?>
<Ce ne hai messo di tempo Jack,comunque bene grazie>Metto il broncio,se sono venuti qui per me beh non lo stanno dimostrando.
<Scusami ma il tuo outfit mi ha distratto.>E ride come un pazzo,prendo un cuscino e glielo lancio,ma lo afferra con estrema facilità.
<Jack potresti accompagnarmi a casa? Avevo fatto un dolce,ma l'ho dimenticato>Chiede Amanda e uscendo mi fa l'occhiolino più di una volta o forse le è venuto un tic nervoso di cui non ero a conoscenza?
Rimasta sola con Adam mi muovo a disagio sul divano e guardo in giro in cerca di un argomento per smorzare l'imbarazzo.
Il suo sguardo fisso su di me non aiuta a concentrarmi e mi trovo a deglutire più volte.
<Domani dovresti risposare.>Mi dice rompendo il silenzio.
<Cosa?>Mi giro di scatto nella sua direzione.
<Penso che tu abbia bisogno di qualche altro giorno per riprenderti.>
<No non ne ho bisogno sto bene e non mi va di restare chiusa in casa,quindi verrò al lavoro.>
<Sono il tuo capo e ti sto dicendo di prenderti la giornata.>
<Sono la sua dipendente e non devo eseguire qualsiasi ordine mi da,quindi domattina mi troverà dietro la scrivania.>Faccio un sorriso tirato e volto lo sguardo altrove.
<Ovviamente dopo essere passata dal tuo nuovo amico>dice le ultime parole in tono canzonatorio. Sarà meglio cambiare discorso,non mi va di litigare anche oggi.
<Perché ha tirato un pugno al muro?>
<Perché continui a darmi del lei?>
<Le ho già dato una risposta a questa domanda,ora lei risponda alla mia.>
<Perché Jack mi ha vietato di uccidere Well e avevo bisogno di sfogare la mia rabbia>Dice serrando le mascelle ed io mi beo dell'illusione che per lui valgo qualcosa.
<Bene allora mi ricordi di regalarle un sacco da box>Cerco di smorzare la tensione e sembro riuscirci dato che sorride. Non riesco a resistere a quelle sue labbra perfette,ho bisogno di acqua,di aria,di spazio,con passo svelto vado in cucina,finché  sbatto contro il mobile. Perché è sempre quel maledetto piccolo dito a scontrarsi con le cose e a fare un dolore atroce? Mentre continuo a stringerlo tra le mani  e a imprecare a bassa voce sento qualcuno dietro di me.
È mai possibile che faccio sempre queste figure imbarazzanti quando lui è nei paraggi?
<Cosa è successo?>
<Niente niente tranquillo>Lascio andare controvoglia il piede e mi avvio al lavello.
<Vuole da bere?>Quando mi giro per sapere la sua risposta,mi trovo il suo viso a qualche centimetro dal mio,deglutisco rumorosamente e calamitata da quegli occhi non riesco a distogliere lo sguardo. Ci guardiamo per qualche secondo e io sento la gola asciutta,le farfalline nello stomaco,il  cuore che scalpita come un cavallo selvaggio,le mani sudate... e chi più ne ha più ne metta.
<Grazie per i fiori sono stupendi.>Sorrido come un ebete per l'imbarazzo.
<Non permetterò più a nessuno di toccarti>Dice a pochi millimetri dalla mia bocca,il suo alito mi solletica la pelle,poi finalmente mi bacia. D'istinto schiudo le labbra e le nostre lingue si incontrano,si scontrano,si accarezzano,un turbinio di emozioni che non avevo mai provato prima d'ora.
Prende il mio viso tra le mani,mi morde il labbro inferiore e dice<Tu se mia>,poi senza sforzo mi alza e mi fa sedere sul piano della cucina,rimanendo attaccato alle mie labbra. Si posiziona tra le mie gambe,  scende a baciarmi sul collo e infila una mano sotto la felpa accarezzando la mia pelle che al contatto è attraversata da tanti piccoli brividi. Quando torna alla mia bocca è più avido di prima,mi bacia con passione e mi lascia senza fiato. Le mie mani esplorano tutto il suo corpo, le sue spalle larghe,il petto scolpito,senza più alcun freno sbottono la camicia e accarezzo finalmente la sua pelle calda.Sentiamo la porta di casa aprirsi e ci stacchiamo col fiatone.
<Aiko dove siete?> Ecco una buona motivazione per uccidere una cara amica,scendo e vado di corsa nel salone,cercando di darmi una sistemata.
<Ero andata a prendere un bicchiere d'acqua.>
<E Adam?>Chiede malizioso Jack.  Cosa mi invento?
<Eccomi ero andato in bagno.>Entra in salone come se nulla fosse successo.
<Facciamo finta di crederci,dato che ci siamo tutti mangiamo la torta>Propone Amanda.

Seduta sul divano di fianco ad Adam sto gustandomi una fetta enorme di dolce e penso che la giornata non possa andare meglio di così,ma come sempre la mia amica sfortuna è in agguato. Il telefono di Adam inizia a squillare,lo tira fuori dalla giacca e per un attimo riesco a leggere il nome sul display: Natasha. Mi sembra che qualcuno mi abbia appena tirato un pugno nello stomaco,sento un dolore assurdo che non mi lascia tregua,mi riprendo solo quando si alza e borbottando delle scuse senza guardare nessuno in particolare va via. Guardo Amanda e Jack seduti di fronte a me.
<Aiko...>
<No Jack non voglio sapere niente,va bene così. Scusatemi ma ho bisogno di riposare.>Salgo le scale velocemente e mi chiudo in camera.

Mi dispiace averli lasciati da soli in casa mia,ma non avevo la forza di fingermi felice. Un attimo prima mi bacia con passione e quello dopo corre dalla sua fidanzata. Mi dice parole dolci,mi fa credere che tra noi possa nascere qualcosa,invece ogni volta come l'impatto con un camion la verità mi investe dolorosamente. Dopo aver rifiutato l'invito di mia nonna ad andare a mangiare almeno una dozzina di volte si è arresa,finalmente sento le palpebre pesanti e il sonno farsi avanti prepotente.
Domani è un altro giorno e spero tanto che sia meglio di quello appena trascorso.

Imprescindibile Come L'amoreDonde viven las historias. Descúbrelo ahora