Un cuore infranto non si può riparare

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*Qualche anno dopo*

"Signorina Jane, si svegli"

Oggi è il suo venticinquesimo compleanno e nonostante siano passati sette anni, Jane sta ancora male per la scomparsa di Jeff

"Buongiorno Ricky" dice dolcemente come sempre

"Scusi se ho interrotto il suo sogno ma la colazione speciale è pronta...Auguri signorina" dico anche se so che i suoi sogni in realtà sono incubi

"Non importa, anzi dovrei essere io a ringraziare te, ti sei ricordato del mio compleanno" dice mentre si alza ancora stanca

"Io come tutta la servitù signorina Jane" gli rispondo sorridente per poi uscire dalla sua camera per farla vestire, scendo le scale e vedo mio padre Edward  aspettatmi vicino la porta di ingresso

"Buongiorno padre"

"Buongiorno figlio, hai svegliato la signorina?"

"Certo padre si sta vestendo"

"Hai accennato qualcosa della sorpresa?"

"Certo che no padre"

Lui anniusce e va in cucina.

EDWARD'S POV.

"Forza ragazzi, oggi è il compleanno della signorina deve essere tutto perfetto" ordino ai maggiordomi e alle cameriere

"Signor. Edward il regalo per la signorina Jane è arrivato" urla una domestica entrando in cucina

"Bene Carl, Ben e Liam prendete il regalo e portate lo nella camera della signorina non appena esce, tutti gli altri riordinate la villa,addobbatela e  preparate i dolci preferiti della signorina. Deve essere tutto perfetto, io la porterò via dalla villa e saremo di rientro fra quattro ore" dico severo per poi andare in salone dove la signorina mi attende

"Signorina è pronta?" chiedo gentilmente lei annuisce e comincia a dirigersi verso la porta principale, io la seguo aprendogli la porta e lei mi risponde con un leggero e triste "grazie"

Entriamo in macchina, io al solito posto del guidatore e lei al suo solito posto dietro, dove anni prima lì c'era seduto Jeff.

"Signorina dove ha intenzione di andare?" chiedo guardandola

"Al cimitero" risponde triste

"Signorina gli ho già detto che il corpo del signorino Jeff no-"

"Non nominare più quel nome per favore e poi voglio andare lì per i miei genitori" dice arrabbiata la signorina, io annuisco e metto in moto.

Dopo circa un ora arriviamo al cimitero dirigendoci verso le tombe dei defunti genitori della signorina.

"Padre, madre oggi è il mio venticinquesimo compleanno, avrei voluto passarlo con voi ma il destino me lo ha proibito. Mi mancate tanto non sapete quanto è brutto vivere senza di voi, sono venuta qui per dirvi questo e per chiedervi un favore..c'è un angelo li con voi che ha rischiato la vita molte volte per salvare la mia, voi lo conoscete bene e vorrei chiedervi di salutarlo da parte mia e dirgli che mi manca tanto. Dopo questo vi dico arrivederci, vi voglio bene"

La signorina è in lacrime con la testa calata verso il basso per non farsi vedere

"Andiamo signorina" le dico e lei annuisce per l'ennesima volta non riuscendo a parlare.

Entriamo nuovamente in macchina e senza sapere la direzione metto in moto.

JANE'S POV.

Sono distrutta, a pezzi vorrei ricominciare a  piangere ma non ci riesco ormai le lacrime si sono prosciugate.

Sono passate quattro ore esatte da quando siamo usciti dalla villa ed ora ci stiamo ritornando, non ho voglia di festeggiare, solo di deprimermi chiusa nella mia stanza.

Arriviamo alla villa, scendo dalla macchina ed entro salendo subito le scale e chiudendomi in camera, non accendo neanche la luce che mi accascio sul letto chiusa in me stessa.

"Non ricordavo che fossi così depressa Jane" chi è? Faccio  una corsa per accendere la luce  e quando guardo nella stanza non c'è nessuno, sarà stata la mia immaginazione.

"Non spegnere!" ancora quella voce, faccio come dice e ritorno sul letto con la luce accesa,non faccio in tempo però a sedermi sul letto che qualcuno da dietro mi prende per un polso e mi fa girare, chiudo immediatamente gli occhi per la paura e quando li riapro mi trovo di fronte un ragazzo più o meno della mia età forse più grande dai capelli chiari, castani e due occhi azzurri bellissimi

"C-chi sei?!" urlo, il ragazzo mi lascia e io ne approfitto per dargli un calcio nello stomaco e farlo cadere a terra

"Dimmi subito chi diavolo sei!" dico minacciosa, lui ride

"Non sei cambiata affatto" risponde lui, ha una voce familiare troppo

"Come fai a dirlo, non mi conosci"

"Invece io ti conosco benissimo"

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DAN DAN DAAAAAAN

Scusate per il ritardo ma non sapevo come finire il capitolo così lo lascio con un po di suspense

Volevo ringrazziarvi per lo splendido traguardo veramente mi sono commossa non avrei mai immaginato di raggiungere questo numero di visualizzazioni, senza di voi non avrei neanche continuato veramente grazie infinite

PS: vorrei invitarvi a leggere il mio nuovo libro si chiama girl vs. boys  veramente non è solo mio è anche di PsychoDiclonius lo stiamo scrivendo insieme.

Detto questo vi auguro una buona domenica e un buon inizio scuola per domani

UN BACIONE CIAUUUUUU <3

Jeff the killerWhere stories live. Discover now