Sorpresa!

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Volevo tanto baciare Jeff, ma ho troppa paura, paura che potesse succedere qualcosa anche a lui, paura di perdere il ragazzo che amo.

JEFF'S POV.

Voglio baciarla, voglio abbracciarla, voglio stringerla forte tra le mie braccia per poterla proteggere. Perché mi ha respinto , forse non riesce a capire i miei sentimenti, certo è colpa mia non riesco a dimostrargli niente, ho deciso gli farò capire che la amo e che voglio stare con lei. Faccio una corsa di sopra verso la camera di Jane, la apro ed entro

"Jane io..." mi interrompo quando vedo quella scena, lei che dorme sul suo lettone accucciata al cuscino, dio quanto è tenera! Vado verso di lei mentre tolgo le scarpe, dopodiché mi stendo vicino a lei abbracciandola

"...ti amo" gli sussurro all'orecchio e mi addormento

JANE'S POV.

Sono le 8:00 del mattino e sinceramente avrei preferito dormire, ma l'istinto mi dice di svegliarmi e così mi sveglio ritrovando Jeff affianco a me che dorme beato, io sorrido e scendo le scale per andare in cucina, ma improvvisamente mi tornano in mente tutte le cose fatte ieri sera, continuo a camminare e quando arrivo in cucina trovo la tavola stracolma di cose buone da mangiare. Rimango stupita da tutta quella roba, c'erano  due barattoli di nutella, quattro torte al cioccolato, sei crostate alla frutta, cinque pacchi di ciambelle assortite e molta altra roba

"Edward a cosa devo questa colazione così abbondante?" chiedo al mio maggiordomo di fiducia

"Beh signorina oggi è il suo compleanno avete dimenticato?" m guarda che testa di cavolo che ho mi sono persino dimenticata del mio compleanno.

"Giusto! beh tanti auguri a me" dico per poi fiondarmi sul cibo. Dopo essermi abbuffata come un porcellino mi dirigo verso Edward

"Edward vorrei chiederti un favore,beh più che altro è un secondo regalo"

"mi dica signorina, io sono al vostro completo servizio"

"beh..vedi..io..vorrei uscire dalla villa" gli dico abbassando la testa come se fossi mortificata

"Signorina Jane mi sorprende un po, ne è proprio sicura?"

"Si,voglio uscire da qui, ho passato tredici anni della mia vita qui dentro, voglio uscire conoscere gente e fare le cose che fanno le persone normali, sono stanca di stare rinchiusa qui, quindi Edward ti prego fammi uscire almeno oggi che è il mio compleanno" gli dico supplicandolo e fargli cercare di capire che sono stanca di stare qui

"Beh signorina non ha tutti i torti e poi oggi è diventata  anche maggiorenne..ok signorina mi avete convinto, si prepari che tra poco si esce" io annuisco e vado nella mia camera saltellando e dicendo frasi senza senso, finalmente esco da questa prigione in cui ho passato i tredici anni peggiori della mia vita. Arrivo nella mia camera e non vedo Jeff, ma dov'è!

"Jeff, dove sei?!" urlo nel disperato tentativo di trovarlo.

"Jane sono qui!" sento la sua voce provenire da fuori la finestra, mi affaccio e vedo Jeff sul soffitto

"Che ci fai li, scendi Jeff potresti farti male!" dico quasi rimproverandolo come fanno le mamme con i loro bambini

"Dai non arrabbiarti, avevo caldo e così sono uscito e mi sono arrampicato" mi dice cercando di calmarmi e poi scende

"Comunque..oggi usciamo, tu ovviamente vieni con me è la prima volta che esco di casa e mi serve un sostegno morale"

"Un attimo fammi capire bene, tu non sei mai uscita dalla villa?" io annuisco e lui si siede sul mio letto

"Non lo sapevi?Strano dato che sei stato chiuso in soffitta per tutto questo tempo" lui mi guarda negli occhi e poi si alza

"Io..non sono stato chiuso in soffitta, io sono stato rinchiuso in soffitta" io lo guardo come per dire 'non è la stessa cosa'

"Signorina la macchina è pronta" dice Edward entrando e rompendo il silenzio che si era creato qualche secondo prima

"Ok, ora vado a vestirmi, Jeff tu aspetta fuori con Edward" loro annuiscono  ed escono dalla mia stanza chiudendo la porta. Dopo circa dieci minuti esco e mi avvio verso l'uscita, apro la porta e un vento improvviso mi travolge, è un vento leggero, un vento che con poco sforzo fa alzare le foglia cadute a terra, sono  al settimo cielo

e per di più incantata dagli alberi del giardino

"Jane, vogliamo andare!" dice Jeff svegliandomi dall'ipnosi che mi aveva fatto quel giardino, io annuisco ed entro in macchina con Jeff nel lato posteriore e Edward alla guida dopodiché partiamo.

"Dove stiamo andando?" chiedo a Jeff

"Lo vedrai presto piccola" mi sorride ed io ricambio. Dopo circa un ora arriviamo ed Edward e Jeff scendono dall'auto, Jeff apre la portiera dell'auto e mi fa scendere mettendo  le sue mani attorno i miei occhi coprendomi la visuale.

"Jeff ma che.."

" Non preoccuparti Jane ti guido io" mi sussurra nell'orecchio e poi cominciamo a camminare.

"Siamo arrivati!" dice Jeff togliendo le mani dai miei occhi, e quando le toglie i miei occhi rimangono incantati

"Tanti auguri Jane" io guardo immediatamente Jeff e i miei occhi si riempiono di lacrime

" Sei stato tu a fare tutto questo?" chiedo in lacrime

"Si, ti piace?" mi chiede ed io annuisco abbracciandolo forte, è una sorpresa bellissima, ci troviamo in un giardino con tanti alberi e sopra tanti fiori colorati, a terra sull'erba avanti a me una scritta fatta con le rose, c'è scritto ' Per te ci sono e ci sarò sempre piccolo angelo, auguri' facile intuire che lo ha scritto Jeff.

"Grazie Jeff, grazie per tutto quello che hai fatto per me, grazie per questa splendida sorpresa" lui mi guarda negli occhi e sorride, io faccio lo stesso

"Vieni andiamo a mangiare" mi dice Jeff io annuisco e ci sediamo su una tovaglia stesa a terra con del cibo sopra e mangiamo. Dopo un paio di ore passate a divertirci torniamo a casa e io vado a dormire, Jeff mi segue e si stende vicino a me addormentandosi e dopo poco lo seguo nel mondo dei sogni


Jeff the killerWhere stories live. Discover now