One shot BBrae: "Il nostro mondo"

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"Se ti dovessero cacciare da questo pianeta, Raven, andremmo a vivere mmh...in un altro posto" le disse Beast Boy "E dove?" Rispose allora Raven. "Guarda fuori", fece il ragazzo, indicando la finestra aperta.
"Io vedo solo le luci della città e la luna" commentò la ragazza, acida. "No, non è vero. Guarda, ci sono centinaia di stelle, quindi centinaia di Galassie. Non esiste che noi non troviamo mai il nostro mondo" Raven lo guardò stupita. "È incredibile Beast Boy..." "Sì lo so, avrei dovuto fare il filosofo" si vantò lui, gesticolando.
"È la prima volta che fai un discorso sensato in tutta la tua vita" concluse la frase lei. "Oh Rae, sembra quasi che tu sia nata per rovinare il mio entusiasmo e far crollare le mie convinzioni!" Si lamentò lui. Risero insieme e si baciarono, ignari di cosa il destino stava preparando per loro.

Raven guardava le stelle, ripensando a quel momento. Se si concentrava, poteva ancora sentire la sua presenza in quella stanza.
Lacrime salate le solcarono le guance, lei non aveva tentato nemmeno di ricacciarle indietro, come un tempo avrebbe fatto.
"Non è giusto" disse, semplicemente. Solo le persone migliori dovevano andarsene. "Non scompare mai una persona che veramente lo merita". 

"Raven, hai intenzione di stare lì dentro a piangere anche oggi? Vuoi saltare il pranzo? Guarda che non lo aiuti morendo di fame" le parole di Robin potevano sembrare crudeli, ma aveva la ragione dalla sua parte. Lei non poteva saltare ogni singolo pasto e non poteva chiudersi in quella sua camera buia tutto il giorno. Era vero, il destino era stato crudele, ma lei doveva trovare la forza di andare avanti, anche se era dura.
Raven asciugò le lacrime e si mise il cappuccio sbuffando. Sarebbe uscita dalla sua camera.

Aprì la porta e si trovò davanti Robin, che era, inaspettatamente, imbarazzato. "E-ecco, io e Stella ti abbiamo preparato il tuo piatto preferito, sappiamo quanto sia dura per te, così abbiamo pensato che-" "Lui avrebbe voluto che io fossi felice." Concluse la frase al posto suo, per poi andare in sala da pranzo.

Il suo piatto era pieno di cibo ed una Stella sorridente stava mangiando. Cyborg non c'era. Era rimasto all'ospedale per fare il "turno di oggi".
Raven guardò il calendario, ignorando ogni tentavi di conversazione dell'amica. Era una settimana che Beast Boy era in coma e lei proprio non riusciva a pensare ad altro. Tutto le ricordava quel momento. Per colpa sua, ora lui era steso in quel lettino d'ospedale. Raven si odiava, ogni volta che creava un legame affettivo con qualcuno lo doveva distruggere.
"Non è colpa tua" la voce della sua migliore amica la risvegliò dai suoi pensieri "Sappiamo benissimo entrambe come è andata" "Avrei potuto salvarlo se solo mi ne fossi accorta..." replicò lei. "Raven smettila! Non è colpa tua okay? Tutti noi avremmo potuto salvarlo" "Sì ma tutti voi non sono io!" Ruggì lei. Stava perdendo il controllo.
Guardò in basso e fece per andarsene "Dove vai?" "In questa torre c'è un ospedale, no? Vado a provare a rimediare a ciò che ho fatto" rispose lei, scomparendo dalla sala pranzo.
Stella sospirò e guardò il piatto dell'amica. Aveva a malapena toccato cibo e questo la preoccupava.

Raven andò nell'ospedale interno alla torre, dove Beast Boy veniva curato.
"Cosa ci fai qui?" Chiese Cyborg, stupito. Lui e Raven avevano stabilito dei turni, così potevano entrambi riposare.

"Sono qui perché non ho sonno e, visto che invece tu hai bisogno di riposare, sono venuta per fare un cambio" disse, fredda. "Ma Raven, sotto i tuoi occhi ci sono delle occhiaie che vedo da qui e non solo dal mio occhio robot" rispose lui, indicandosi l'occhio. "Cyborg, vai, riposati" "Solo se mi prometti che poi lo farai anche tu" ribattè, preoccupato per la sua amica. Raven sbuffò "Te lo prometto. Ora esci". Cyborg ubbidì, andandosene immediatamente.

Raven guardò il ragazzo steso sul lettino, con delle flebo attaccate alle braccia per nutrirlo, con indosso solo il camice e con accanto quella dannata macchina che segnava i regolari battiti del suo cuore mentre una lacrima le attraversava la guancia. "Beast Boy..." sussurrò "So che non puoi sentirmi, non è stata colpa tua, tutto che è successo l'ho permesso io." Continuò, con voce tremante.

Si avvicinò al lettino con passo felpato, come se temesse che una mossa sbagliata l'avrebbe ucciso. Forse i suo timori avevano un fondo di verità: il ragazzo si trovava infatti nel limbo tra vita e morte. Era come se fosse stato un funambolo che camminava su un filo, vicino al raggiungimento della sua meta: facendo i passi corretti si sarebbe salvato e avrebbe portato a termine la sua esibizione, ma con un solo passo falso sarebbe caduto a terra e sarebbe morto.

Raven prese la mano di Beast Boy, ma fu una pessima idea; appena lo fece vide quel giorno.

Sembrava una giornata normale, quella. C'era un cattivo da sconfiggere, ma non sembrava molto forte o...particolare.
Raven e Beast Boy si erano promessi il giorno prima che, se lei fosse stata cacciata dalla terra, si sarebbero trovati un nuovo mondo, uno tutto loro. Per i due era bello pensarci, anche mentre combattevano.
Il cattivo era effettivamente facile da sconfiggere, non avevano faticato. Era solo una semplice rapina da parte degli Hive Five.
Loro, rilassati, una volta consegnati i mal viventi alla polizia, si erano incamminati verso la torre. Non si aspettavano certo che un pazzo avrebbe iniziato a sparare, ma si sa, succede sempre ciò che meno ci si aspetta nella vita.
A sparare quella raffica di colpi era un uomo apparentemente sulla mezza età, non temeva la legge perché il suo volto era completamente scoperto.
"La società di oggi non ha alcun senso. Mi dispiace, ma, qui, se non muore qualcuno, nessuno mi ascolterà!" Sbraitava. Era un fanatico, un pazzo, un disperato, loro non lo sapevano.
I Titans si trovarono inizialmente in difficoltà...

"No...no" Raven provò ad opporsi ai ricordi, ma, oramai, per lei era come vedere un film: tutte le immagini erano lucide e scorrevano nella sua testa.

Ma non si tirarono indietro. Era solo un uomo, cosa mai poteva fare? Beh, se c'è una cosa che quel giorno avevano imparato era che la crudeltà umana non ha limiti.
Le sue pallottole colpivano anche la popolazione e gli eroi si videro costretti a farsi in quattro per poter salvare tutti. O almeno, per poter credere di salvare tutti.

Raven scosse la testa, stava provando ad impedire al naturale flusso dei ricordi di scorrere, ma fu tutto inutile.

Raven la vide. Era una ragazza apparentemente sedicenne ed incinta. Quando anche l'uomo la notò, gridò: "Anche tu, sgualdrina, devi morire!"
Raven, allora, abbandonò il campo di battaglia per poterla salvare. Creò una bolla magica, in cui la rinchiuse. Le pallottole avrebbero dovuto rimbalzarci sopra.
L'uomo, però, sparò anche a Raven, visto il suo tentativo di salvarla. Lei non se ne accorse, ma Beast Bot sì...

Pianse, non voleva più saperne.

"Ti amo Raven!" Gridò, e, come ultimo atto, fece da scudo umano. Prese lui la raffica a lei destinata.
Quando lei se ne accorse fu troppo tardi. Naturalmente l'uomo finì quasi morto e la ragazza era stata salvata, ma a che prezzo?

Raven, al solo ricordo, gridò. Era passata una settimana, ma la ferita era ancora aperta.
"B-Beast Boy..." sussurrò "Tu mi hai detto che avremmo trovato il nostro mondo, ma come farò io se tu mi lascerai?" Chiese.
Fu in quel momento che, incredibilmente, il battito cardiaco del ragazzo aumentò improvvisamente. Raven sorrise nel pianto e gridò dalla felicità quando vide di nuovo quegli occhi smeraldo. "R-Raven..." sussurrò Beast Boy "No, non sforzarti, fai silenzio, io chiamo gli altri" lei si voltò e fece per andarsene, quando lui la chiamò "Te l'avevo detto che saremmo stati insieme e che avremmo trovato il nostro mondo..." disse. La ragazza sorrise "Vedi, il nostro mondo l'abbiamo già trovato : ci basta stare insieme". Beast Boy annuì "Ti amo Raven" "Anche io Beast Boy" si dissero, prima che lei andasse a chiamare il resto dei Titans per avvertirli della lieta notizia.

Ed ecco la prima one-shot.Questa è solo la prima, la prossima sarà robstar. Ciao a tutti!

Teen Titans shipWhere stories live. Discover now