Capitolo 8

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Sono qui sul letto da due giorni ormai. Ogni secondo fa meno male del precedente. Odio stare sola ma in questo momento non riesco a trovare qualcosa di migliore. Ho saltato un giorno di scuola, non ho più mangiato e ho bevuto pochissimo. Sono così dannatamente sensibile che per ogni minima cosa sto male giorni, lascio solo immaginare quando accade qualcosa di così triste come mi senta. La mia vita è come una corsa sulle montagna russe :piena di curve cieche, straziante ed imprevedibile.
Prendo il telefono e tolgo finalmente la modalità aereo, dopodiché comincia a vibrare ininterrottamente per 30 secondi :I due giorni di numerosi messaggi di Austin mi hanno invaso il telefono.
'sei pronta per il test di storia?'
'buonanotte, a domani'
'tutto bene?'
'come mai non sei venuta a scuola?'
'mi sto preoccupando, non ti arrivano i messaggi'
'oggi mi è spiaciuto non vederti, spero che ti rimetta presto Maddi'
'come va ora?'
'Febbre tosse o mal di gola?'
Riordino i pensieri e gli rispondo nel modo piu esaustivo possibile:
'Ciao Austin, ho avuto problemi in famiglia, non mi va di parlarne, ma grazie per esserti preoccupato, ci vediamo domani a scuola.'
Mia madre sta un po' meglio, è tornata a fare i lavori di casa e a fingere di sorridere. Ho passato così tanti mesi, anni forse a vedere quel sorriso che nascondeva così tanto dolore che ora lo riconoscerei subito. Lo indossava come un'armatura: odiava farsi vedere indifesa, come me del resto.
Durante tutta la serata non ho fatto altro che farmi un lungo e rilassante bagno caldo, accompagnato dalle mie canzoni preferite dei Coldplay. La bianca e morbida schiuma copriva i miei dispiaceri e anche se per così poche ore, la mia mente ebbe un attimo di tregua che terminò quando mi rimisi nel letto. La notte fu breve e senza sogni e la mattina seguente, una tazza fumante di caffè, preparato da mia mamma, mi aspettava sul comodino. Non mi trucco né spreco tempo nel vestirmi, prendo un completo di tuta nera felpata e la indosso, sentendomi come se fossi ancora nel mio morbido letto. Saluto Mamma e Phil ed esco di casa, zaino in spalla e musica nelle orecchie, comincio a velocizzare il passo, è il primo giorno che prendo il pullman e non vorrei mai arrivare in ritardo e non prendere la mia fermata, anche perché d'ora in poi mi avrebbe accompagnato a scuola solo questo mezzo che non mi piaceva particolarmente. La fermata della Boston High è la quinta di dieci e prima che me ne accorga, l'autobus frena e vedo fuori dal finestrino Austin concentrato nel suo discorso con una ragazza dalla folta chioma di capelli rossi, poco più lunghi di un caschetto, alta e dalle gambe snelle. Passo davanti a loro e accenno un 'ciao' riferito ad Austin, dopodiché vado velocemente verso l'entrata,quando una mano mi afferra il braccio, abbastanza forte da fermarmi.
''Non stai bene e si vede" mi dice lui, come se non lo sapessi già.
"Grazie di avermelo ricordato" dico con voce stentorea
"Scusami davvero, non volevo risponderti male, solo che sto attraversando un momento di merda" mi correggo un secondo dopo.
"Tranquilla viperella, lo avevo intuito" sogghigna intanto che mi da una dolce e calorosa pacca sulla spalla.
" Cosa c'è nel compito di storia? Non ho avuto tempo di studiare, ti prego me lo puoi dire? " gli chiedo cambiando argomento
"ora ti spiego tutto" rispose lui.
Siamo arrivati in classe in ritardo per farmi spiegare tutto ciò che c'era nel compito di storia da Austin, credo che lui sia un angelo, c'è sempre per me.
"Uno di questi giorni ti devo presentare il mio migliore amico" disse intanto che il professore di matematica si era voltato per raccogliere dei fogli che gli erano caduti durante la spiegazione.
"Non vedo l'ora! Mi chiedevo quando lo avresti fatto, non li ho ancora visti i tuoi amici" rispondo sussurrando
"Non ne ho molti, preferisco pochi ma buoni" disse con tono quasi giustificatorio
"La penso come te, forse è per questo che ci troviamo così bene" dico accennando un abbraccio
"Se non fosse stato per me non mi avresti notato, ammettilo" non capisco come possa dire una cosa del genere, ha una bellezza mozzafiato, ovvio che avrei ugualmente notato!
"Penso che ti avrei notato lo stesso" dico ridendo.

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⏰ Last updated: Oct 28, 2022 ⏰

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