Capitolo quattro

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Alla fine andammo al parco, andai solamente per dimostrare che mia sorella aveva torto nei miei confronti. Ma non andai per stare con loro, ma per stare da sola. Infatti mi seddi isolata in una panchina un po lontana da loro: Cam aveva già fatto amicizia con Gemma e stava dondolando assieme a lei nelle dondole. Harry lo stava spingendo intervenendo anche lui sui discorsi.
Guardai il cielo, le nubi lo avevano abbandonato lasciando un cielo stellato con una luna splendende che lo rendeva un cielo spettacolare. Mi distesi nella panchina con gli occhi rivolti a su chiudendoli e iniziando a respirare a pieni polmoni. Si stava benissimo, non era l'aria pulita delle montagne ma mi accontentavo.
Com'era bella la pace, non potevo desiderare di più: la mia testa era priva di ogni pensiero, anzi, ripensai alla cena e all'annuncio che disse la signora:'Non sarebbe male fare conoscenza, tanto vi vedrete ogni giorno'.

Massì, ogni volta che vengono faccio finta di dormire. Easy.

Problema risolto, non serviva un diploma.

Sentì qualcuno toccarmi la fronte, aprì gli occhi di scatto e mi fidi quella specie di figura chiamata Harry. Lui si spaventò e tolse la mano di scatto, ma pensava che stessi dormendo?

-Che cazzo facevi?-chiesi cercando di mantenere la calma.

-Niente, pensavo che avevi la febbre e che stassi male-mi rispose sorridendo al chiaro luna-Il pomeriggio eri un po' calda-

-Se avessi avuto la febre sarei rimasta a casa stupido-dissi acida spostandomi da lui, nessuno mi aveva mai toccata in quel modo.

-Ero preoccupato-si giustificò-Scusa, non lo farò più-c'era un senso di dispiacere nella sua voce, ma di certo non mi sarei pentita di avergli dato dello stupido.

-Mi so preoccupare anche da sola-risposi, si sedde vicino a me e io mi allontanai.

-Perchè sei qui da sola?-

Ma sei davvero stupido ah?

Lo guardai inarcando il sopraciglio-Cosa vuoi da me Harry?-

Sospirò guardandomi, aveva uno sguardo così serio ma attraente allo stesso momento. 

-Perchè sei qui da sola?- ripetè.

-Harry, evapora-risposi secca-Non voglio conoscerti tranquillo e non ho nemmeno l'intenzione di farlo-

Sentì  le risa felici di Gemma e Cam. Almeno lui riusciva a socializzare facilmente, io non più. Avevo perso quella dote.

Si avvicinò, mi allontanai fino alla soglia, si avvicinò ancora-Ma ti faccio così tanto schifo? Cosa ti ho fatto?-

-Niente-risposi sarcastica-Ma mi fai schifo, non solo te, ma voi tutti-

Mi prese piano per il braccio-Guardami-

Staccai il braccio velocemente-Ma che cazzo vuoi? Vattene!-mi alzai.

-Non me ne vado-ribattè lui incrociando le braccia, poi tornò serio-Eri più simpatica da piccola-

-Hai usato la parola giusta: 'ero'-risposi guardandolo come se avessi vinto uno show quiz. Poi io non lo avevo mai conosciuto, cosa stava dicendo?

-Eri anche più adorabile, ora sei piuttosto acida-continuò.

-Smettila-lo rimpoverai-Io sono quello che sono, tu sei solo una sottospecie di carciofo marcio-

Rise-Sei anche più attraente quando ti arrabbi-.

-Io me ne vado-annunciai girandomi-Addio-

Mi prese il braccio per la terza volta-Rimani qui, solo dieci minuti, poi ti lascerò stare-

Mi seddi di nuovo cercando di essere più scocciata possibile-Stammi lontana però.. siediti laggiù, alla fine-dissi indicando la fine della panchina.

Si sedde come gli avevo detto, iniziai a dondolare i piedi.

-Sai qual'è il colpo per una mosca?-

No, c'è qualcosa che non va.

-Di non rompere le palle agli altri?-risposi sarcastica-Sai Harry, la prima cosa che mi hanno fatto imparare i miei genitori è di non rompere le scatole alla gente. Coincidenze? Non credo-

-Sai Nihal, la prima cosa che mi hanno fatto imparare i miei genitori è rompere le scatole alla gente. Coincidenze? Non credo-

-Allora vai a rompere a mio fratello e non a me perchè non ho voglia di perdere il mio tempo con te-

-Se mi indovini il prossimo colmo-

Incrociai le braccia, ma era reale quella pagliacciata che vivevo?

Si.

-Qualc'è il colmo per un colmo?-chiese con un tono di riso.

Mi sentivo presa in giro si stava prendendo gioco di me con uno stupidissimo gioco da bambini, mi alzai-Basta-

-Dai, te ne do uno più facile-disse sempre ridendo, mi stava iniziando a darmi su i nervi-Il colmo per una scimmia?-

-Chiamarsi Harry-risposi scoppiando a ridere come una digraziata.

Okay, non dovevo farlo.

Rimase zitto senza ribattere-Devo ridere?-

-Non ti obbligo-risposi.

-Ha ragione tuo fratello quando mi ha detto che sei strana-mi disse-Sembravi più calma quando eri al bosco-

Mi ero scordata praticamente dell'accaduto nel bosco, mi tornai a sedere- Quella è la tua casetta?-

-Che ti frega?-disse lui ironiacamente.

-Non ti ho mica legato su un palo chiedendoti di dirmelo sai?-mi giustificai.

-Stò scherzando, comunque..-fece una pausa, come se stava per inventare qualcosa-Sì-rispose alla fine, non mi stava guardando. Secondo me stava nascondendo qualcosa, se mi facevo interessata di sicuro mi avrebbe tutte bugie, quindi lasciai stare.

-Capito-conclusi.

Rimanemmo in silenzio, almeno sapeva stare zitto.

-Continuamo a fare il gioco dei colmi?-

-No-

-Ti prego, mi divertivo a vederti abbattuta-

-Sei anche furbo se mi dici cosa ti spinge a giocare, no-conclusi.

-L'ultimo-

-Sbocca-risposi.

-Il colmo per Nihal?-scherzò.

-Aiutare il proprio fratello a pagare i debiti-.

Hold me tightWhere stories live. Discover now