Solo, ma non troppo

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Sono le 21.00 di un tranquillissimovenerdì sera. Ignazio sta guardando dalla finestra un passanteparlare al telefono per poi sparire dietro ad un albero. Questasparizione dell'immagine della persona per strada lo fa tornare allarealtà; si guarda nel riflesso della finestra e chiede ad alta voce"Sei ancora qui ?". Dopo pochi secondi una voce rauca si fasentire da una poltrona vicino al camino "Sì, non sono mai andatovia". Ignazio si gira e guarda la figura di questo uomo che conosceda una vita; "Non cambia mai, rimane sempre uguale" pensa mentreva a sedersi sull'altra poltrona accanto al camino. Leonardo si giraverso il tavolino posto fra loro due e si versa un bicchiere discotch. Prende un sorso e lo posa sul bracciolo della poltrona."Ignazio, ti ricordi il nome di quel libro di R.L.Stevenson cheabbiamo visto due giorni fa in libreria? " disse Leonardoguardandolo intensamente. "Non mi ricordo neppure quando ci siamoandati in libreria" fece Ignazio senza cercare minimamente diricordare l'evento. Ormai sa da tempo che non vale la penascervellarsi nel tentativo di ricordare qualcosa chiesto da Leonardo,quasi mai riesce a rammentare lo stesso episodio, e quando lo fa, nonè mai come lo descrive Leo. Succede che, nei momenti di tranquillitàspirituale, si ricordi esattamente il giorno in cui ha incontrato perla prima volta Leo. Era una bellissima giornata estiva, Ignazio eraappena partito da casa sua in bicicletta per andare a comprare inedicola il prossimo numero di una rivista scientifica. Fermo alsemaforo e pronto per attraversare e percorrere gli ultimi metri finoall'edicola, sente un forte rumore stridulo proveniente dalle suespalle, e poi buio. Si sveglia in un letto dell'ospedale pediatricodi Firenze. Si chiede cosa sia successo, e dopo pochi secondi riescea chiederlo anche ad alta voce. Sua mamma corre piangendo accanto alletto del figlio e gli dà un bacio sulla fronte. Gli dice che vatutto bene e che non si deve preoccupare di niente. Più tardi nellagiornata vede sua mamma parlare con un dottore e riesce a malapena asentire qualche parola fugace che però non riesce a metabolizzare.Durante la notte Ignazio si sveglia e vede su una sedia vicino allaporta un uomo seduto con le gambe e le mani incrociate che lo stavafissando. "Hai avuto un incidente d'a.... , ma ora stai bene."dice quest'uomo. "Chi sei tu ? " replica Ignazio. "Mi chiamoLeonardo.", e poi tutto diventa buio per Ignazio. Si sveglia ilgiorno dopo con un dolore di testa allucinante.

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⏰ Última atualização: Nov 17, 2020 ⏰

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