Capitolo 1

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Mi alzo presto come sempre ed esco di casa per farmi una passeggiata. Faccio un giro che faccio spesso la mattina, sopratutto una mattina come questa, la matti a della mietitura. Io non ho paura della mietitura, non ho paura degli Hunger Games, mi alleno da quattro anni per questi giochi, non ho paura, se dovessi mai essere estratta li vincerei, questo è sicuro. Mia madre e mio padre sono entrambi molto severi e rigidi sulle regole, credo che sarebbero assai dispiaciuti se partecipassi agli Hunger Games ma comunque molto fieri di me. Ho anche una sorella, Ilary, ha diciotto anni è questa è la sua ultima mietitura, ha sempre paura delle mietiture, ricordo bene che alla mia prima mietitura, quando avevo dodici anni, fui io a doverla consolare e non il contrario, ha molta paura degli Hunger Games e da un po di tempo non si allena più, da quando i miei genitori non glielo impongono. Cammino per il tranquillo sentiero che passa dietro ad alcune case del distretro 1 e mi accorgo che saranno già le nove e mezza, tra poco dovrò tornare a casa. Faccio per tornare in dietro quando una vode familiare mi chiama -Hey Sam!- mi giro, è Derek, un mio amico che abita a qualche isolato da me, lo conosco da un po di tempo e mi hasempre aiutato in tutto, molto più di quanto lo abbia aiutato io. Anche lui si allena molto per gli Hunger Games e non ne ha alcuna paura, proprio come me, è molto bravo e probabilmente li vincerebbe ma non voglio che ci vada, non voglio rischiare di perdere quello che è il mio migliore amico. L'anno scorso alla mietitura venne scelta una mia amica, Liria, era determinata come me, ci somigliavamo in quello, forse però lei era più brava negli allenamenti rispetto a me, ero convinta vincesse e invece venne uccisa da una ragazza del distretto 11, una di quelle che non ha mai utilizzato un arma in vita sua. È stato un duro colpo vedere una delle persone più forti che avessi mai conosciuto crollare così, non ho avuto niente contro la ragazza che l'ha uccisa, Liria è cambiata nell'arena, ha ucciso brutalmente un po di tributi, io se dovessi essere mai estratta non voglio cambiare. L'anno scorso Derek voleva offrirsi volontario maio riuscì ad impedirglielo, per fortuna, così tocco ad un ragazzo che avdo notato raramente, un certo David che ha anche vinto. Torno alla realtà e dico a Derek -Ciao! Ora devo andare e credo debba andare anche tu, ormai è quasi mezzogiorno!- lo saluto e torno in dietro, sembra impossibile quanto il tempo passi in fretta, torno in dietro e arrivo abbastanza in fretta a casa cercando di tenere la mente vuota. Entro in casa e vengo subito rimproverata da mia madre, succede spesso quando esco di nascosto, mio padre non mi dice nulla perché ormai è una cosa alquanto normale. Mi siedo a tavola e mangio solo un po di pane, ho lo stomaco chiuso, mia sorella va a lavarsi e dopo vado io. Quando esco mia madre mi fa indossa un vestito bianco che secondo me è un po troppo corto e un po troppo scollato per una mietitura ma lo indosso comunque, è l'unica cosa che ho da mettere per la mietitura. Mia madre mi lega semplicemente i capelli in una coda di cavallo, ho i capelli molto lunghi io. Vado in cucina dove vedo mia sorella, indossa un vestito azzurro chiaro un po più lungo del mio, i suoi capelli sono sciolti, ha i capelli troppo corti per farci una coda. Usciamo di casa e andiamo in piazza per la mietitura, dopo la registrazione io mi metto accanto alle quattordicenni, le conosco ma non siamo amiche, l'unica che posso considerare amica è Genny, ci somigliamo di carattere noi due. Come sempre il sindaco e i mentori prendono posto sul palco, manca un mentore, George, c'è solo il "novellino" David. Betty si avvicina al microfono e prima di iniziare la cerimonia dice -George Bennesy ha vari problemi di salute quindi quest'anno avrete come mentore solo David Tennt, vincitore degli scorsi Hunger Games- poi va in onda il solito noiosissimo video dei periodi Bui e della distruzione del distretto 13, poi Betty si avvicina alla boccia in cui sono contenuti i nomi delle ragazze dai dodici ai diciotto anni e prende un bigliettino, lo apre e legge -Ilary Greys- vedo mia sorella piangere mentre viene portata sul palco, non sembra nemmeno una diciottenne da come frigna. -Ci sono volontari?- chiede Betty e la mia mano scatta in alto, tutti mi guardano, io salgo sul palco mentre Ilary torna tra le diciottenni -Come ti chiami?- chiede Betty -Samanta Grey- rispondo -È tua sorella! È buffo che tu che sei più piccola ti sia offerta volontaria per lei- risponde Betty prima di tirare su la mia mano e annunciare a tutti il tributo femmina del distretto 1.

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