Terzo Capitolo (Parte 1/2)

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Quindi, per prepararsi adeguatamente, aveva cortesemente rifiutato l'offerta dei suoi genitori di andare al pranzo della domenica e di uscire con i Park, per una revisione dell'ultimo minuto, promettendo anche di portare fuori la spazzatura. E tutto stava andando alla grande; aveva la pizza e la Coca Cola e stava maledicendo Colombo con ogni cellulare del suo corpo. Era fantastico.

Fin quando non si è ricordato di portare fuori la spazzatura, ma a quel punto erano le quattro del pomeriggio ed era terribilmente buio fuori — fanculo l'autunno — e pioveva troppo forte, e Yoongi era sicuro che appena uscito gli dei lo avrebbe inondato tutto in una volta. Ma, lui è un uomo, si è detto, cosa potrebbe fargli un po' di pioggia?

Apparentemente di tutto, perchè in un intervallo di due minuti era riuscito a buttare la spazzatura con nient'altro che una maglietta e dei pantaloncini leggeri e a chiudersi fuori casa.

Ed è cosí che l'hanno trovato, inzuppato e mezzo morto nella veranda, mentre malediceva il padre di Jimin per aver rafforzato la serratura della finestra della camera del minore, perchè era fradicio fin dentro l'anima senza alcun posto in cui rifugiarsi.

Non è un qualcosa di fatale — gli sembra fatale!— ma è abbastanza per fargli avere una febbre ardente e la peggiore infezione toracica che abbia mai avuto in quindici anni di vita.

Ed è cosí che si ritrova seduto in un'angusta aula appartenente agli studenti di seconda superiore, con uno sguardo assassino sul viso e un test sul banco di fronte a lui. I suoi occhiali da sole sono ancora appollaiati miseramente sul suo naso, perchè il mondo è troppo luminoso, e non riesce nemmeno a concentrarsi, ma prova comunque a scrivere e scarabocchiare qualunque cosa riesca a ricordarsi, nonostante sembri un pollo smorto.

Se la cava anche piuttosto bene, per qualcuno che sembra star morendo.

⛺️

«Park Jiminie» mugola, avvolto nella coperta più soffice che Jimin sia riuscito a trovare a casa dei Min. «Sto morendo»

«Ah! Sei cosí drammatico!» il minore schiocca la lingua scherzosamente, aggiustandogli il cuscino sotto la testa e rimboccandogli le coperte.

«No, davvero, sto male. Mi fa male dappertutto e sento di star morendo»

«Tua madre dove tiene gli antidolorifici?» dice, ignorando l'attutita lamentela di Yoongi, nonostante continui come un disco rotto. «Yoongi»

«Non lo so cazzo» borbotta il più grande, aggiustandosi la mascherina per gli occhi mentre cerca una posizione comoda che non gli sembri far fischiare le orecchie. «In bagno penso»

«Okay» dice semplicemente, spostandosi per incamminarsi verso il corridoio prima che una pallida mano si scosti dalla coperta e gli afferri il polso. Il minore emette uno squittio non proprio virile.

«Come facevi a sapere che—»

«Posso vedere ogni cosa» dice impassibile, mentre intreccia le dita con quelle di Jimin. «Non lasciarmi qui Park Jimin, o giuro su Dio che—»

«È solo per un momento» si lamenta, ma si siede comunque, lasciando che Yoongi gli prenda la mano per accarezzarsi il viso.

«Sei cosí freddo» grugnisce il maggiore, sfregandosi la guancia surriscaldata e Jimin alza gli occhi al cielo.

«Sei un coglione»

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⏰ Last updated: Mar 15, 2019 ⏰

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