-Chapter thirty-five

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Commentó Bruce mentre dava un'occhiata ai documenti lasciati dall'agente Hill.

-Jarvis, dammi un resoconto della zona lì intorno.

Ordinó Stark alla sua voce artificiale.

Questione di secondi e sullo schermo apparve uno schema della zona.

-Bene, come ben saprete non avremo il tempo di allenarci, nè di preparare un piano dettagliato. Serve la massima concentrazione, quest'arma non deve finire nelle mani sbagliate.

Esordì il capitano, tutti annuirono pronti ad obbedire.

Era sera, Blue si trovava nella sua stanza.

Era distrutta, avevano passato tutto il pomeriggio ad ultimare il piano, un solo errore avrebbe mandato a rischio l'operazione.

Tornata in stanza si era fatta una doccia, ne aveva proprio bisogno.

Era davvero stanca, dopo il combattimento in Scozia doveva subito tornare in campo.

Era giusto così ovviamente, aveva scelto lei da che parte stare.

Voleva usare i suoi poteri per fare del bene, questo riusciva a farla sentire un po' meglio con se stessa.

Tutto quello che aveva fatto in passato ormai non si poteva più cancellare, ma si può sempre provare a cambiare il proprio futuro.

Si era appena finita di asciugare ed aveva infilato il suo pigiama.

Erano le nove di sera, in un altro caso non sarebbe mai andata a dormire a quest'ora, ma domani bisognava partire alle sei di mattina e doveva essere operativa al cento per cento.

Sentì improvvisamente bussare alla porta.

-È permesso?

Domandó una voce da fuori.

-Vieni pure Clint.

Rispose Blue e Barton entró nella stanza.

Aveva in mano due cartoni di pizza.

-Ho pensato avessi fame.

Disse e la ragazza sorrise.

-Mi hai letto nel pensiero, non faccio un pasto decente da più di ventiquattro ore.

-Stessa cosa per me, ci voleva proprio una bella pizza.

Intanto che parlavano Barton si era già seduto sul letto e stava passando il cartone alla Devis.

-Clint, per te ci vuole sempre una bella pizza.

Commentó la ragazza e scoppió a ridere, seguita dall'arciere.

-Sí, è vero, ma tu non sei da meno!

-Assolutamente no, quale hai preso per me?

Domandó la Devis mentre apriva il cartone, restó subito incantata dal contenuto.

-Ovviamente margherita con patatine fritte, perché tu ami la pizza margherita e..

-... Le patatine fritte. Ti adoro Clint, mi conosci troppo bene.

Sorrise la ragazza e prese una fetta, iniziando a mangiare.

Barton fece lo stesso, lui aveva preso la quattro formaggi.

-Proprio per che ti conosco molto bene so che c'è qualcosa che non va. Vuoi parlarne?

Domandó Clint, Blue sospiró addentando un altro pezzo di pizza.

-Non lo so Clint, è tutto un casino.

-Fammi indovinare. Partiamo per gradi, il primo problema è che hai paura per domani.

La ragazza annuì.

-Clint, cosa avrà in mente lei? Lo sai, mai sottovalutarla.

Barton annuì pensieroso.

-Lo so Blue, ma non possiamo sapere la sua prossima mossa. L'importante è stare insieme, come una squadra. Non pensiamo ad Eleonore ora, la priorità è l'arma biologica.

La castana sospiró.

-Forse hai ragione, meglio non pensare a lei adesso.

-Secondo problema, si tratta di Steve per caso?

Domandó Clint, Blue lo guardó colpita.

-Come hai fatto a capirlo?

-Non ci voleva poi tanto Blue.

Rispose lui, lei alzó gli occhi al cielo.

-Non iniziare.

-Non iniziare? Vi stavate per baciare, mi sono insultato mentalmente per avervi interrotto.

Commentó Barton.

-Forse è stato meglio cosí Clint, non fartene una colpa.

Lui la guardó confuso.

-Voglio dire, forse stavamo correndo troppo. Io non so bene cosa provo per lui, ed anche Steve mi sembra alquanto confuso. Dopo quella scena in camera non ci siamo più parlati. Non voglio rovinare la nostra amicizia per qualcosa che non so neanche bene cosa sia, penso che anche per lui sia così.

Barton aprì di nuovo bocca per parlare, ma Blue lo bloccó con un cenno della mano.

-Clint, perfavore parlami da amico che deve darmi un consiglio, non come una "shippatrice" impazzita.

Clint rinchiuse la bocca, pensando un attimo a cosa dire.

-Va bene, ti parlo da amico. Effettivamente quello che hai detto è giusto, dovrete parlare per chiarire la situazione.

-Appena avró l'occasione glielo diró, poi in futuro si vedrà, anche se penso che resteremo soltanto buoni amici.

Barton sospiró.

-Scommetto venti euro che questo non accadrà.

La Devis alzó gli occhi al cielo.

Intanto avevano finito la pizza ed era ora di andare a dormire.

-Mi sa che adesso devo proprio andare, domani dobbiamo alzarci presto.

Disse Barton mentre si alzava e prendeva i cartoni di pizza ormai finita.

-Non sono abituata ad andare a letto così presto.

-Lo so bene, peccato che la mattina sei un ghiro, per farti svegliare ci vuole una gruu.

Blue scoppió a ridere, era la verità.

-Notte Blue.

-Notte Clint, grazie della pizza e della compagnia.

Barton sorrise prima di uscire dalla stanza.

Blue si distese sul morbido letto.

Forse era la stanchezza dato che gli ultimi giorni erano stati pesanti, perché dopo poco cadde in un sonno profondo.

In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019Onde as histórias ganham vida. Descobre agora