Capitolo I

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                                                                                            Aiden

Avete presente quella brutta sensazione che avvertite quando nessuno vicino a voi riesce a comprendervi? ecco, esattamente, ecco quello che sentivo. Eppure sono tutti così vicini, ma sembrano tutti così lontani. I miei genitori sono separati da quando avevo sei anni, ora abito con mia nonna  e vado in una scuola privata per casi disperati. Si sono un caso disperato, il termine mi calza perfettamente e lo capirete subito. Mi chiamo Aiden Blade e ho venti anni, non sono il classico ragazzo belloccio americano che viene accompagnato a scuola da dozzina di ragazze strafighe, e la cosa non mi dispiace affatto dato che sono un tipo riservato e fuori dal comune. La mia vita è peggiorata dal giorno in cui mio padre mi ha lasciato in affidamento a mia nonna Rose, per questioni lavorative. Da quel dì la mia vita è cambiata drasticamente, non sento il sostegno di una figura maschile che mi servirebbe in momenti difficili, ovvero sempre. Capirete il motivo per cui la mia vita è cambiata in quel giorno del due dicembre del duemila e diciotto, quando ero a scuola a seguire la solita lezione noiosa di algebra.

Tirai un lungo sospiro mantenendo lo sguardo fisso sulla lavagna, dove il professore stava trascrivendo alcune formule algebriche. Tutte quelle lettere non facevano altro che confondermi, cioè, non credo che quando hai dei ricevimenti di lavoro ti chiedano le lettere con i numeri affianco. Ma a quanto pare quelle stupide regole servono per farti diventare ''qualcuno'' in questa vita meschina e crudele. 

''E bene signor Blade, ci può spiegare la regola algebrica che vi ho appena finito di trascrivere sulla lavagna?'' disse il professore voltandosi verso di noi, tenendo lo sguardo su di me attraverso gli occhiali.

Tirai su col naso ''Bhe, professore, davvero non capisco il senso di questa lezione noiosa. Davvero avete intenzione di sprecare la vostra breve vita imparando regolette che non serviranno a niente?''

Il professore aggrottò la fronte, come se fosse interessato. ''Cosa vorresti dire? spiegati meglio.''

Mi alzai tenendo lo sguardo fisso rivolto verso di lui, come aria di sfida. ''Voglio dire, caro prof, che non ho intenzione di sprecare la mia vita in stupide regolette inventate da uno stramboide che non aveva nulla di costruttivo da fare nella sua misera vita. Dai, guardatevi intorno, non vi piacerebbe vivere la vostra vita a modo vostro?'' mi rivolsi alla classe, vedendo che alcuni compagni si giravano verso il loro coinquilino di banco per discuterne.

Risi sfogliando il libro di algebra ''Vedete, la vita è già assai breve di sua, e sprecarla in cose che non mi interessano non mi sembra il caso.''

Il professore si avvicinò e portò il viso di fronte al mio. ''Sono proprio queste  sciocchezze come le chiami tu ad portarti avanti nella vita. E non è affatto uno spreco lo studio, è un qualcosa di costruttivo che ti reindirizza verso un sentiero che un giorno sarà la tua vita.''

''Mi faccia il piacere...non ho intenzione di starmene qui.'' presi lo zaino e vi infilai i miei libri per andarmene.

''Dove vorresti andare Blade? Le lezioni sono appena iniziate. Torna a sedere.'' Bofonchiò lui.

''AH ma davvero?no perchè io stavo giusto per uscire da quella porta, senza che lei me lo impedisca vero?'' dopodichè lo sorpassai mettendo lo zaino in spalla e me ne attraversai la porta. Accesi il cellulare, ''21 nuovi messaggi da un gruppo'' saranno quelle due matte.'' sorrisi 

Lessi i messaggi e scrissi loro:Ei, sono uscito ora. Sono sospeso, o almeno mi sono sospeso da solo. Domani vengo a trovarvi, che ve ne pare?'' 

Il telefono vibrò dopo una ventina di secondi, ed eccole che avevano risposto:''Sei proprio un cretino..'' scrisse Alexa.

''Ma dai perchè l'hai fatto?'' scrisse invece Natasha

''Bhe mi ero rotto abbastanza le scatole di questa stupida scuola insensata.'' scrissi io inviando una faccina che rideva.

Sorrisi leggendo le risposte ironiche delle mie migliori amiche e mi sedetti sul mio letto. Natasha Morgan  e Alexa Wilson, sono le mie uniche e vere amiche, hanno due anni in meno a me..già, ho ripetuto due volte il quarto superiore. Noi tre ci conoscemmo su un social network, come la maggiorparte dei casi di oggi, tutto dipende da internet, e da quel dì non abbiamo mai smesso di parlare o di essere amici per davvero.

''Aiden!!!! tesoro è pronta la cena, c'è del roastbeef '' urlò mia nonna di sotto.

Sbuffai pesantemente, nonna cucinava il roastbeef sei giorni su sette e sinceramente ne ero stufo che quasi mi sentivo io stesso un roastbeef vivente.

''Sono apposto grazie, dì al roastbeef che ci vediamo domani sera.'' risposi sarcastico, sicuro che la nonna lo avrebbe preparato la sera successiva come sua solita abitudine da quando ero piccolo.

Dopo una bella chiaccheratina serale con le mie amiche Natasha e  Aexa, stavo per mettermi a letto , tenendo un libro tra le mani. Un tonfo sordo spezzò il silenzio tombale che un attimo prima regnava nella mia camera. Una luce verdognola illuminò la stanza, sembrava che Peter Pan stesse per farmi visita per poi portarmi sull'isola che non c'è..ma ho smesso di credere all'eterna giovinezza da ormai un pò. Guardai la finestra e spalancai gli occhi incredulo di cosa stavo guardando, c'era un tizio incapucciato con una tunica rossa che stringeva fra le mani un oggetto ovale. Era impossibile che quell'individuo si trovasse davvero fuori da quella finestra, dato che la mia camera è situata al secondo piano di casa. Feci un salto che sembrai un felino quando viene spaventato da qualcosa..e infatti io ero il felino spaventato da quel cappuccetto rosso. Qualche secondo dopo, metà della mia camera saltò in aria come fossimo nella terza guerra mondiale e sbattei la schiena contro una parete. Ero frastornato, mi alzai a fatica, le mie ginocchia sembravano fatte di gelatina, mentre i miei occhi erano quasi del tutto chiusi e notai che la mia fronte sanguinava macchiando i miei lunghi capelli che scendevano sulle guance. Notai che il tizio incappucciato si avvicinò a me, e con un colpo sul naso mi mise k.o.

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⏰ Last updated: Dec 21, 2018 ⏰

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LighStorm-The Red enemyWhere stories live. Discover now