Chapter 1° ~ L'ultima Mattina

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Mi svegliai tra strilli e rumori, molti dei quali erano riferiti a me;

"Hitachi alzati dannazione"

Cercai di alzarmi nonostante la stanchezza, ma la luce del Sole rendeva difficile il tutto, feci uno sforzo e mi catapultai ai piedi del letto nello stesso istante in cui mia madre entrò in camera;

"Hitachi ancora in mutande?! Alzati suvvia!"

«Almeno posso sapere perché questa fretta la Domenica alle 7:01 in estate!?»

"Dobbiamo andare a casa della signora Riffler"

Al ché chiesi con tono scherzoso: «Perché la padrona della casa adesso è la moglie? Il signor Riffler è morto?»

"Si."

Rimasi basito per una decina di secondi, poi ritornai con i piedi per terra;

Risposi con la voce tremolante «D'accordo, dammi un minuto»

Presi i primi vestiti che trovai anche se erano gli stessi della sera precedente, l'intimo e corsi in bagno a sciacquarmi, riuscii stranamente ad essere pronto in un minuto d'orologio e mi misi ad attendere mia madre all'ingresso del piano di sotto;

Avvicinandomi vidi la mia strepitosa sorellina Maya già pronta da un po' come sempre, un esemplare di umana a dir poco sublime, con quei suoi occhioni verdi, con quella sua voce soave, con quei capelli biondi, e quella mente che non lascia scampo in qualsivoglia discorso, numero uno a scuola e nella vita non si è mai lasciata prendere in giro da nessuno;

Mi avvicinai e chiesi qualche informazione in più sull'accaduto;

"No fratellone, ne so quanto te mi spiace, la mamma lo ha detto stamane anche a me"

Appena finì la frase arrivò nostra madre e uscimmo di casa, anche se devo dire che lo facemmo con un'insolita fretta;

Prendemmo l'auto di papà di tutta fretta ed arrivammo nel giro di pochi minuti, ovviamente guidando un BMW X6 come se ci stesse inseguendo uno tsunami;

Arrivati, mia madre scese a razzo dimenticandosi di chiudere l'auto con l'antifurto, quindi scesi ed aiutai la mia sorellina;

Già da fuori si notava che c'era un morto, mia madre salutò immediatamente la signora Riffler e fece le sue condoglianze, personalmente non ho mai capito perché si debbano fare, dato che non riportano in vita il deceduto e non fanno altro che alimentare il brutto ricordo, tuttavia stavolta vedendo la foga di mia madre, mi comportai "normalmente" anche senza sapere il motivo di tanto interesse, ed entrando feci anch'io le mie condoglianze alla neo vedova appena dopo la mia sorellina;

Chiesi quindi a mia madre come mai tanto obbligo verso questo funerale, si, li conoscevamo ma non cadeva il mondo se ci mettevamo cinque minuti di più, ma mia madre respingeva sistematicamente le mie richieste di spiegazioni, dunque mi recai altrove per cercare qualche indizio che mi desse una spiegazione valida sia per l'elevato numero di persone, appena pochi minuti dalla notizia sia per l'inaspettata e l'inutile preoccupazione di mia madre per queste persone;

Sondando la casa e cantando qualche parola qua e là mi accorsi che avevo perso di vista la mia sorellina, dunque mi diedi un'occhiata intorno ma non la vidi, allora mi affrettai ad andare nell'ultimo posto dove l'avevo vista e notai che la porta laterale della casa era aperta, uscii di scatto e vidi la mia sorellina che mi guardava con occhi sbarrati e vuoti che mi indicava di guardare con il suo esile dito indice su un davanzale alla base di una finestra ciò che per lei rappresenta l'orrore più aborrante che vi possa esistere, mi avvicinai per calmarla e fu così che il mio cuore fu colpito da un sussulto per ciò che sentii.

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