Sentii un colpo al cuore

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SEBASTIAN'S POV

Mentre tornavo a casa, passai davanti al negozio di Starbucks, così da poter prendere un caffè.
Entrai e mi avvicinai al bancone.

Ordinai e nell'attesa mi misi a spulciare tra le notifiche di instagram.
Fui però distratto dalla campanellino che avvisava che qualcuno era appena entrato.

Quello che vidi dopo fu traumatico.

Sarah insieme ad un ragazzo era appena entrata nel negozio e camminava diretta verso un tavolo.

Sentii un colpo al cuore.

Era divertita,ma si vedeva che aveva pianto, e tanto.
I suoi bellissimi occhi color Nutella erano arrossati e il mascara colato.
Era bellissima lo stesso.

Decisi di lasciarla stare e di andarmene a casa.
Pagai il caffè e uscì dal negozio.

Poco dopo ero arrivato.
Salii in stanza e iniziai a sistemare le valigie.

SARAH'S POV

Uscimmo dal cimitero e ci avviammo in direzione Starbucks.
R:Allora, raccontami un po' di te..
S:Ho 17 anni, una vita da far schifo, suono,canto e compongo.
Vivo con il mio migliore amico e la sua band di pazzi,ogni tanto scappo.Da tutti e tutto.
Fineeee
Aprii le braccia come fanno gli attori di teatro.
Sorrise a quel mio gesto.
S:Ora tocca a te!!
R: Ho 19 anni, suono la chitarra, con i miei migliori amici ho creato una band, adoro i film horror e fin da piccolo ho una passione per i vampiri.
S:Io amo i Vampiri. Ho sempre pensato di essere una di loro.
Anche se non é ho mai avuto la certezza.
R:Siamo in due!
Sorrisi.
Quel ragazzo mi faceva stare bene.
Fino a quel momento l'unica persona che mi faceva sentire bene era Awsten.
Ora avevo finalmente trovato qualcun'altro come me.
Qualcun'altro con i miei stessi problemi mentali. A quanto pare.

Arrivammo all'entrata di Starbucks mi superó così da poter aprire la porta.
R:Dopo di lei Miss.
Si inchinò e a quel suo piccolo gesto Risi.
S:Grazie Mister.
Entrai e aspettai Reuben.

Mi girai e quello che vidi mi gelò il sangue.
Sebastian, dal bancone ci guardava con fare interrogativo.
Decisi di non dargli molto peso. Ora che mi sentivo finalmente bene,non avrei permesso a nessuno di rovinare l'aria di casa creatasi.

Prendemmo un tavolo con divanetto,vicino alla finestra.
C:Buongiorno ragazzi! Avete già scelto cosa ordinare?
S:Per me un doppio caffè con panna e doppio caramello.
R:Per me un espresso con panna e cioccolato.
C:Va benissimo. A nome di chi li metto?
S:Parker.          R:Pearl.
Ci guardammo.
Scoppiammo a ridere per quel che era appena successo.
C:Ok Parker-Pearl.
S:Grazie.
R:Allora signorina Parker, perché sei scappata da scuola?
Aveva un accento inglese che mi faceva letteralmente impazzire.

S:Mister Pearl, é una storia complicata.
Ridevo mentre provavo a rispondergli.
S:Diciamo che ho litigato con un po' di persone.
R:Mhhh fammi indovinare.
Monica Ollander?
S:In parte! Ma come fai a saperlo?
R:Segreto professionale
Disse facendo finta di pulirsi la felpa.
Mi sistemai sulla panca così da poterlo guardare negli occhi.
S:Dai,almeno a me puoi dirlo.
R:Ricorda che sono più grande di te.
E che ho frequentato la scuola prima di te.
S:Relativamente abbiamo frequentato gli stessi anni ma ok.
Dimmi come lo sai o giuro che inizio ad urlare.
R:Ti ho detto, segreto professionale.
Rise.
S:Ok,l'hai voluto tu.
Inizia ad urlare come una donna in preda ad un parto.
R:Daiiiii...
Si avvicinò a me e mi poggió le mani sulla bocca.

R:Non le toglieró finché non saró sicuro che non urlerai.
Annuii per dirgli che non avrei più urlato.
R:Sicura?
Annuì nuovamente e lui tolse con calma le mani.

•A Fucking Love• Palaye RoyaleWhere stories live. Discover now