La Cosa Piu Pura Del Mondo

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Stavo palesemente imbrattando il mio banco quando una voce da oca mi trapassò i timpani.
Riconoscerei quella voce tra milioni.
Monica Ollander.
Una stronzetta londinese che aveva un padre ricco da far schifo e che per questo era "amata" da tutti.
Io la odiavo.
M: Sebastian Danzing. Come fa uno così bello ad essere amico di una così?
Disse indicandomi.
Se:Se con una persona mi trovo bene perché non dovrei essergli amico?
M:Beh, perché é solo una sfigata drogata senza i genitori.
Mi stavo incazzando e parecchio.
Ero ancora in classe,non potevo finire in presidenza.
Quindi iniziai a dire a me stessa si attivare quel poco di autocontrollo che era rimasto.
Se:Scusa, ma tu chi sei per giudicarla?
M:Scusa, non mi sono presentata.
Monica Ollander, diciamo che tutti pensino sia la più popolare della scuola. Ed hanno ragione.
S:Beh, tutti pensano anche che sei la più odiosa della scuola.
Se: Piacere di conoscerti.
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiin.
Ecco il suono che mi ha sempre salvato il pelo.
Raccolsi le mie cose e uscì di fretta dall'aula.
Sentivo da lontano Sebastian chiamarmi ma non avevo voglia di parlare con nessuno.

Uscì di fretta da quel tremendo inferno e mi incamminai.

Andai lì, dove nessuno poteva trovarmi.
L'unico luogo in cui nessuno mi avrebbe detto come essere o cosa fare.
Dove potevo essere me stessa e basta.

Camminai fino ad arrivare alla tomba dei miei genitori.
Ci andavo spesso,soprattutto quando ero distrutta.
Il destino me li aveva tolto quando ero ancora piccola e quindi,da quando iniziai la scuola, ogni tanto scappavo e venivo qui.

Sopra la loro lapide nient'altro che i loro nomi e le loro date di nascita e di morte.
Le avevo sempre trovate troppo misere.

Non li ho mai conosciuti. Da quello che mi raccontava Jenny,la madre di Awsten,mio padre era un surfista professionista, uno di quelli che aveva vinto trofei e competizioni.
Mia madre era un ingegnere informatico.
Erano bellissimi.
Almeno per me.

Sentii dei passi alle mie spalle.
Quando mi girai vidi un ragazzo dai capelli lunghi fino alle spalle castani e gli  occhi azzurri.
Indossava dei jeans neri strappati e una felpa nera.

Si avvicinò alla tomba affianco a quella dei miei genitori e si inginocchiò.

Stava piangendo palesemente.
Si sentivano i suoi singhiozzi anche se tentava di trattenersi il più possibile.

Non c'è la feci più, iniziai a piangere,in silenzio,come avevo imparato a fare negli anni.

A quanto pare ero ancora troppo rumorosa perché lo sconosciuto si girò verso di me e mi sorrise.

Era un sorriso timido,di quelli che una persona dal cuore spezzato ti rivolge.
Fu lì che mi resi conto di quanto fosse bello.

I lineamenti ben definiti, dolci, gli occhi lucidi e le labbra carnose.
Il tutto contornato da lacrime.
La cosa più pura del mondo.

S:Scusa, ti ho disturbato. Me ne vado subito.
Mi asciugai in fretta le lacrime,mi alzai togliendo la polvere dal pantalone e mi voltai per andarmene quando prese parola.
?: No rimani, non mi dai fastidio.
S:Va bene.
Ritornai dov'ero prima e mi sedetti.

Passò un tempo indefinito quando prese di nuovo parola.
Non aveva smesso di piangere nemmeno per un secondo.
Le lacrime gli rigavano il viso angelico e gli mettevano in risalto gli occhi,oramai rossi per le lacrime.
?:Mi chiamo Reuben.
S:Sarah.
R:Vai alla Sant Joseph High School per caso?
S:Si. Anche tu in quell'inferno?
R:Non più.
S:Allora come fai a sapere che io frequento quella scuola?
R:Intuito!
S:Ha ha ha Spiritoso.
A quelle mie parole ridacchiò.
Aveva un sorriso stupendo...




•A Fucking Love• Palaye RoyaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora