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Aulus entrò per primo, dicendo alla giovane di aspettare, poi si affacciò facendole un cenno per farle capire che poteva entrare, allora la ragazza fece un profondo respiro ed entrò, rimase quasi sorpresa di scoprire la grandezza del grande leone che stava poco più lontano da lei, lei per un po' lo osservò, poi si inchinò subito ricordando chi era.

-alzati figlia mia, sta anche tranquilla- disse il leone con voce solenne, la rossa si alzo solo dopo che gli aveva detto quelle parole, ringraziando. Helen lo osservò, sembrava grande e possente ma si notava che qualcosa non andava come doveva, lo sguardo era sofferente, nonostante Aslan accennasse a un sorriso dolce ma solenne allo stesso tempo.

-perché le ha fatto questo?- chiese, andando vicino ad Aslan dopo che lui la invitò a farlo.

-non importa il motivo, è nella sua natura procurare male ad altri- rispose semplicemente, lo guardò.

-c'è un modo per aiutarti?- chiese, preoccupata, sentendosi già particolarmente legata ad Aslan.

-l'unico modo è di sconfiggere la strega bianca in modo da rompere l'incantesimo- rispose con tono sempre solenne e grave. -sapevo saresti arrivata, Helen- disse col sorriso.

-come sapevi? Come fai a sapere il mio nome?- chiese sbalordita la ragazza rossa al quale il leone rispose subito con -so tutto di te Helen, sono stato io a portarti in quel mondo, e farti tornare nel momento in cui narnia aveva bisogno di te-

-di me?- chiese, guardandosi Aulus che fece spallucce, confuso quanto lei.

Aslan scosse leggermente la grande chioma dorata -sapevo che in futuro ci sarebbe stato un pericolo, ma sapevo anche che tu eri la chiave per riuscire a salvare Narnia, ti portai allora da molto piccola nel mondo in cui sei vissuta, per tenerti al sicuro e solo al momento giusto Narnia ti avrebbe richiamato qui-

Helen cercò di assimilare tutte le informazioni che aveva ricevuto -quindi sono nata qui?- Aslan annuì.
La ragazza riflettè poi lo guardò dritto negli occhi, sentendo un coraggio dentro mai avuto fin'ora -come la sconfiggo?- disse piena di determinazione e consapevole.

-con grande coraggio e tanto allenamento, e con il mio aiuto e con quello di tutti noi ce la farai- la rassicurò il leone, continuando poi: - prima di tutto Aulus ti insegnerà la base del combattimento con la spada e con l'arco- disse dolcemente poi.

La giovane si inchinò sentendosi sollevata, non sapeva perché fosse così decisa a dare una mano, ma sapere che quello era il luogo in cui era nata e che rischia di perire sotto la mano della regina bianca non le andava a genio, voleva proteggere la sua nuova vera casa, a tutti i costi.
Uscì dalla grande tenda, insieme al fauno che la seguiva con un certo entusiasmo, guidandola verso quella che sarebbe stata la sua tenda per dormire, lei ci entrò dentro, sdraiandosi sull'amaca, essendo stanca e voleva fermarsi a riflettere. Su tutto ciò che le era successo.
La classe noterà la sua assenza? La cercherà? Tra quanto sarebbe tornata all'altra "realtà"? Voleva tornarci? Dopotutto stare in questo luogo le trasmetteva calma e gioia, e un coraggio mai avuto data la situazione prossima alla guerra, si trovava realmente bene qui,l: "un paradiso" aveva pensato lei.
La cosa che le preoccupava erano i genitori, come avrebbero reagito alla sua sparizione? Avrebbero sofferto, e nemmeno questo voleva la neo-regina.
Tirò fuori un gran sospiro, era così strana la situazione, seppur una parte le diceva di restare lì, una parte di se temeva che poteva deludere tutti, insomma, la spada non l'aveva mai usata in vita sua e l'arco neanche l'aveva visto mai da vicino, come poteva guidare un popolo? Era convinta del fallimento, provocato da lei.
Alzò lo sguardo, sentendo dei passi gravi, ma al contempo silenziosi e leggeri, e l'ombra del grande felino davanti l'entrata, la testa si voltò verso l'interno (ciò fu ipotizzato dalla ragazza, non sapeva se verso l'interno della tenda o verso la parte opposta, la stoffa lo impediva) e tirò un leggero soffio, capibile solo dal leggero movimento della tenda e dal fresco che improvvisamente entrò nella dimora arrangiata, seppur molto bene; lei si sentì subito rilassata, sollevata, si sentiva sicura che Aslan l'avrebbe aiutata, qualsiasi cosa sarebbe successa, e così è, Aslan l'avrebbe aiutata.
Ma lei voleva proteggere il leone, per quanto lei poteva fare, voleva fare in modo che Aslan possa tornare di nuovo guarito, come lo era prima dell'attacco della regina bianca.
Per una volta aveva la possibilità di poter dimostrare chi era, il suo coraggio, la sua forza e ora che qualcuno aveva bisogno di lei, la ragazza di certo non li avrebbe abbandonati, in nessun caso, per nessun motivo. Alla fine chiuse gli occhi, addormentandosi, data la stanchezza.

Si svegliò con il dolce suono della natura, il vento si spostava veloce ma al contempo con dolcezza nei rami, producendo una melodia che trasmetteva tranquillità, il suono degli uccellini che trasmetteva allegria e spensieratezza, e la luce che entrava leggermente nella tenda rese il risveglio il più bel risveglio che la rossa ebbe mai avuto.
Si alzò con gioia, e cercando dei possibili cambi e lì trovò, era un abito di un rosso intenso, con la scollatura a cuore e un mantello bianco accompagnato, lo trovava stupendo, così si vestì, uscendo poi dal rifugio di stoffa osservando il villaggio e il paesaggio, sorridendo con calma e chiudendo gli occhi ascoltando in silenzio di ogni rumore, per poi riaprirli, si ritrovò però l'amico, Aulus davanti alla sua faccia con una faccia emozionata: "pronta per l'allenamento? Io si!" Affermò, la ragazza ridacchiò, per poi rispondergli: "certo, ma avrei fame, potrei mangiare qualcosa? Per favore" disse con sensi di colpa, ma stava davvero svenendo dalla fame, aulus si scusò e prontamente la portò in una tovaglia, facendola sedere li e portando lui tutta la sua colazione, il più veloce possibile, anche se la ragazza gli aveva già detto che poteva andare anche lei, ma il fauno insistette, così alla fine lo lasciò fare.
Mangiarono veramente bene insieme, risero e scherzarono, per poi alzarsi e portarla un po' più distante dal villaggio ma non troppo.

"Innanzitutto bisogna prima abituarsi al peso della spada, tu che non sei abituata la troverai pesante, sicuramente" le sorride il fauno, porgendole una spada, lei la prese ma quasi gli cadde il braccio, era davvero pesante! (Per lei, noi narniani sappiamo tenere una spada no?).

Dopo che la ragazza imparò a non sentirne il peso, aulus gli mostrò delle mosse da combattimento e lei lo imitò, passarono delle ore, molte ore prima che i due smisero per permettersi una pausa fino al giorno seguente. Anche se la ragazza era impaziente, voleva aiutare aslan, e presto, ma sapeva che se non imparava ad usare le armi non avrebbe potuto aiutare proprio nessuno, figurarsi Aslan.

Boom! La ragazza cadde a terra, a causa di un colpo di gomitata non troppo forte da parte di aulus, causa distrazione, il fauno si avvicinò a lei e le porse la mano, sorridendo: "non devi distrarti, o ti feriranno, capito?" Disse con preoccupazione aiutando la ragazza ad alzarsi, continuando poi ad allenarsi con lei, fino a fine allenamenti; decise di mangiare qualcosa, e dirigersi verso la collina vicino al villaggio, pensierosa, era stanca, ma qualcosa le impediva il sonno, era nervosa.

Nervosa per quel destino che aveva scoperto da poco, certo si sentiva che era la cosa giusta da fare, ma la rossa aveva paura di non essere all'altezza, se avesse fallito? La ragazza non poteva sopportare l'idea di vederli delusi. Aveva paura, di morire senza aver aiutato nessuno, di non essere abbastanza e di non riuscire nell'intento, dopotutto non aveva mai usato la spada e senza dubbio non aveva mai partecipato a una guerra, non aveva mai visto gente morire, come poteva ritrovarsi in guerra tanto presto? (Chi ha partecipato a una guerra in questi anni? Ammettiamolo, nemmeno vorreste mai starci, almeno molti di voi.)

"Hey, qualcosa non va?" Disse Aulus che nel frattempo si avvicinò alla ragazza, notando che non era diretta alle tende.

"Non riesco a dormire..."

"Perché? Dimmi" le sorrise l'abitante di Narnia suo amico.

"Credi davvero che vi aiuterò a salvare Aslan? Non ho mai combattuto..e per quanto mi stia impegnando sembro imbranata..."

"Certo che lo credo! Sarai fantastica! Nessuno nasce capace, io ero una frana completa! E ti capisco.." disse il fauno sedendosi accanto alla futura regina, poi continuò: "ma mi dissero che bastava io ci credessi davvero, che bastava tutto il coraggio e l'impegno che avevo in corpo e avrei raggiunto i miei obiettivi, anche se tu ora non ti senti all'altezza, fidati che basta che avrai fiducia in te e ce la farai, non importa quanto tempo ci vorrà" le disse incoraggiante, la ragazza sorride, grata alla capretta.

"Grazie aulus" disse semplicemente, abbracciando l'amico, che sembrava leggermente in imbarazzo, ma sorrise e ricambiò l'abbraccio.
Insieme poi passarono la nottata lì, addormentandosi sul prato.

The Chronicles Of Narnia -the daughter of Narnia-Where stories live. Discover now