Capitolo I: Albus Potter a la sindrome C.U.A.: Complessi da Ultimo Anno

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Quella sera un'intera famiglia di teste dai colori ben assortiti era riunita sotto un manto addobbato di stelle estive, di quelle che illuminano tutta la volta celeste e che formano uno spettacolo mozzafiato, che nessuna magia potrebbe mai eguagliare.

Era il 31 Agosto, e di lì a poche ore due dei più rilevanti studenti di Hogwarts dell'ultimo mezzo secolo avrebbero cominciato il loro ultimo anno.

Se da Rose Weasley tutti si aspettavano che riportasse il massimo dei voti nei M.A.G.O., e che venisse coronata del titolo di 'Seconda Migliore Studentessa di Tutta la Storia di Hogwarts' – acquisito da sua madre al termine dei suoi studi dopo la Seconda Guerra Magica –, allo stesso modo, da Albus Severus Potter ci si aspettava un'ultima grandiosa annata e la vittoria per i Serpeverde della Coppa di Quidditch, strappatagli negli ultimi quattro anni dai Grifondoro, capitanati da James Sirius Potter.

Tutti scommettevano su di lui, soprattutto ora che il fratello aveva ultimato gli studi ed era stato scelto per delle trasferte come Cacciatore nei Cannoni di Chudley, per un periodo di prova, anche se aspirava al ruolo di Cercatore. Quell'anno avrebbe avuto campo libero, senza alcun intralcio, perciò avrebbe strappato ai Grifondoro la Coppa senza troppa fatica. O almeno credeva.

Hugo Weasley e Lily Potter, infatti, avevano deciso di candidarsi entrambi come capitani, come successori di James, condividendo la carica tra di loro. Una qualunque persona normale penserebbe: 'Dovrei aver paura di due quindicenni che capitanano assieme una squadra?', be', con questi due precisi individui sì.

Lily era una furia rossa di un metro e sessantatre, con grinta sufficiente a mobilitare due eserciti e un carro armato delle truppe americane d'assalto. Chi la provocava poteva benissimo rimetterci un occhio, o dire addio a un arto, perché in quanto a mira e ad incantesimi ben assestati non sbagliava un colpo. Non per niente era la miglior Cacciatrice dei Grifondoro da tre anni, e ora sarebbe entrata al suo quarto anno in squadra, assieme a Hugo, il suo immancabile braccio destro. Dove c'era Lily, c'era anche Hugo, e dove c'era Hugo, c'era Lily. Non li si staccava mai, ed era impossibile vederli separati per più di qualche minuto, a meno che non si trattasse di dormire, e in quel caso dovevano rimanere nei propri Dormitori.

Poi c'erano Molly e Roxanne, alla vigilia del loro sesto anno. Frequentavano le stesse lezioni e gli stessi corsi, ma non si sarebbero mai potute vedere persone più differenti; Molly era la fotocopia sputata e imbrattata di DNA del padre Percy. Un po' presuntuosa, sempre scettica, a volte indelicata, e dotata di una schiettezza snervante. Per chi non la conosceva bene, risultava orribilmente antipatica e insopportabile e, a volte, anche la sua famiglia lo riconosceva, soprattutto quando si ostinava a criticare James e Fred e il loro 'assurdo modo di sistemare i coltelli accanto alle forchette', al che loro le urlavano un 'MACHISSENEFREGA!', mandandola in ebollizione e facendola borbottare come nonna Molly quando uno di loro non finiva le portate durante i cenoni Weasley\Potter.

Roxanne, invece, era la spina nel fianco dell'intera prole Weasley. Era disobbediente, totalmente irresponsabile e inaffidabile, e aveva l'assurda dote di distruggere tutto ciò che toccava, come suo fratello Fred. Preferiva passare il suo tempo alla Tana a creare trappole per i troll che infestavano il giardino, o a creare fuochi d'artificio con il dentifricio e i fiammiferi SuperScintilla del Mago Scintilla per l'Amore della Vostra Casa. Odiava passare il tempo con gli altri, perché non riusciva a concentrarsi per escogitare nuovi piani che prevedessero l'esplosione dell'intero guardaroba di Victoire che, ogni volta, tornando dalla settimana di vacanze in Francia dai nonni materni, riportava bikini, top, gonne, camicie, prendisole, abiti senza spalline, sandali, ciabatte, e altri indumenti di tutti i tipi, che venivano riposti nella stanza dove dormivano lei, Molly e Lucy, e occupavano il suo spazio. Era impossibile per lei vivere con le sue cugine più grandi.

The Countdown of the New GenerationWhere stories live. Discover now