TanguEros

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TanguEros

Cetta De Luca Marco Reale

Titolo| TanguEros 

Autori | Cetta De Luca e Marco Reale 

Un progetto di selfpublishing De Luca-Reale 

Copyright©2013 De Luca-Reale 

Tutti i diritti riservati 

Questi sono due racconti di fantasia. Ogni riferimento a fatti, luoghi o persone è puramente casuale. Per gli argomenti trattati se ne consiglia la lettura al solo pubblico adulto.

Degli stessi autori

Cetta De Luca 

Colui che ritorna - Narcissus - 2011 

Nata in una casa di donne - L'Erudita Edizioni - 2013

Marco Reale 

Incompiuto - L'Erudita Edizioni - 2012

http://www.cettadeluca.wordpress.com 

http://www.realemarco.wordpress.com

COSA C'È IN QUESTO EBOOK 

* Interno numero cinque di Cetta De Luca - racconto 

* Intimo nero di Marco Reale - racconto 

* Contenuti speciali: 

o Clochard - Il cortometraggio ([guarda] 

o La dispersione di un attimo - Tiromancino ([ascolta] 

o Comunque bella - Lucio Battisti ([ascolta] 

o Time - Pink Floyd ([ascolta] 

o Oblivion - Astor Piazzolla ([ascolta] 

o Milonga triste - Hugo Diaz ([ascolta] Quando all'interno vedi i simboli ( e ( clicca per aprire il link. 

Interno numero cinque

Certo che sono curiosa! Il mondo racchiuso nelle sinapsi che affollano la mia mente non mi basta. Mi guardo intorno e provo a frugarci dentro, lì, nei mondi degli altri. Per carpire il segreto di un sorriso stampato in faccia, magari, o di uno sguardo triste. Potrei trovare lo svelamento di un segreto o lo spunto per una storia da scrivere, chi lo sa? Oggi nulla però, nessun incipit magistrale. Sarò solo stanca. 

Casa mia è al terzo piano di questo condominio di periferia. Proprio al centro. Ho altri due piani di mondi sopra e sotto di me, mondi che non conosco, che non interagiscono con la mia sfera emozionale. Io non uso l'ascensore perché può darsi che, un giorno o l'altro, incontri qualcuno. Perché lo so che qualcuno oltre me lo abita questo caseggiato privo di ogni attrattiva, lo sento dai rumori soffusi che ogni tanto prendono aria nella tromba delle scale. La porta dell'interno numero cinque, al secondo piano, è socchiusa. Pare un invito. Ma dai! Mica ti puoi infilare in casa di qualcuno così! E se ti sorprendono che dici? Scusi volevo capire se c'era stato un omicidio, un'effrazione, una violenza di qualche tipo, un furto, una scopata fuori programma con l'amante di turno. Sa, è che tutto può accadere oggigiorno e io sono una cittadina responsabile... Entro. 

Le case degli altri hanno sempre odori strani. Forse perché non è quello che usiamo noi, allora ci pare strano. Invece no, è solo diverso. Odore di cibi cucinati ore prima, cibi che noi non mangiamo magari. Odore di pelle e di sudore, odore di sesso consumato all'alba. Quello che io non faccio da un po'. È eccitante questa casa, eccitante e silenziosa. Hanno proprio dimenticato la porta aperta. Fortuna che ci sono io, coscienziosa vicina di casa, che mi preoccupo. Dall'arredamento deduco che l'abitante sia un uomo, solo. Poche cose in giro, sobrie, monotono. Potrebbe solo essere una donna molto ordinata e minimalista! La camera da letto e il bagno sono la fonte di ogni indizio. Lo so che non dovrei frugare, lo so che, in caso di indagine, rischio che trovino le mie impronte ovunque e che magari mi accusino di qualcosa, lo so che è da incoscienti perché l'abitante potrebbe rientrare e... È decisamente un uomo. Calzini, boxer, camicie, tutto di ottimo gusto oltretutto. Neppure un reggiseno a tradire una presenza femminile, seppure occasionale. Annuso una camicia poggiata sulla spalliera della poltrona. Mmmm! Che buon profumo. Muschiato, amaro. Percepisco in sottofondo una nota diversa, più dolce. L'odore della pelle. Su una camicia anche appena indossata restano sempre le tracce dell'umore, quel velo sottile che traspare dalla cute anche col semplice movimento che si compie per indossarla. Mi tolgo la giacca, la maglietta, il reggiseno. Voglio sentirla sulla pelle nuda, voglio che mi racconti la sua storia. Via anche la gonna. Mi guardo allo specchio lungo dell'armadio. Gli armadi degli uomini soli ce l'hanno spesso lo specchio di fuori, sulle ante, per fare prima, per catturare col fuggevole ultimo sguardo la loro immagine riflessa prima di uscire. O per specchiarsi durante le ore di sesso notturno, quando c'è la calma, quando il tempo non si ruba, si concede. 

TanguErosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora