-Chapter twenty-five

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-Perché non me lo hai mai detto?

Chiese, Evans sospiró spostando il computer da sopra le gambe e voltandisi completamente verso l'altro ragazzo.

-Avevo paura che avreste avuto un giudizio negativo su di me per questo. Ed io tengo a voi.

Ammise abbassando lo sguardo, Justin sorrise.

-Sai quante cosa abbiamo passato noi? E quante ne stiamo passando adesso?

Chiese indicando il computer aperto su Google maps.

-Siamo amici, non dobbiamo avere segreti. Non vergognarti, non ti giudicheremo per questo.

Concluse e Noah sorrise.

-Grazie Justin.

In quel momento il telefono di Justin squilló.

Subito quest'ultimo si alzó per andarlo a prendere.

-Che succede?

Chiese Noah notando lo sguardó preoccupato dell'altro ragazzo.

-Un messaggio, è di Ashley.

Rispose Justin mentre gli passava il telefono.

-Cade una testa, altre cento nasceranno.

Sei semplici parola, ma che incutevano tanta di quella paura.

Questa era la prova che serviva, Ashley era stata presa.

-Oddio.

Esclamó Noah ripassando il telefono a Justin.

-Cazzo, dobbiamo avvertire Blue.

Pensó ad alta voce il fratello mentre percorreva la stanza a grandi passi, agitato.

In quel momento dal computer si sentì un bip.

-Cos'è?

Chiese Justin, Noah si precipitó a prendere il p.c.

-Ci siamo.

Disse poi mentre l'altro lo raggiungeva sedendosi affianco a lui sul divano.

-Vedi il segnale? È il telefono di Ashley, ha attivato la geocalizzazione.

Spiegó e Justin annuì.

-Cazzo deve essere una trappola.

Disse poi Evans, pensando alla sorte a cui stava andando incontro la sua amica.

-Andare lì e l'unico modo per scoprilo.

Rispose il fratello sospirando.

-Dovremmo avvertire la polizia.

-Non fin quando hanno Ashley con loro, potrebbero farle del male.

-Dobbiamo avvertire Blue, alla svelta.

Pepper e Blue si trovavano davanti all'aereo privato della compagnia di Stark.

-Ne sei sicura? Da quello che mi hai detto potrebbe essere pericoloso per te andare lì.

Provó ancora Pepper, sperando ancora di riuscire a convincerla.

-Meglio io che Ashley Pepper.

Rispose Blue e la bionda sospiró.

-Vedi di non morire.

La minacció infine la bionda e si sforzó di sorridere, inutilmente.

-Te lo prometto Pepper.

Rispose la castana.

-Una volta lì una macchina ti verrà a prendere e ti porterà dove vorrai.

Continuó la Pots e Blue le sorrise grata.

-Non so proprio come ringraziarti Pepper.

-Non morire, mi basta come ringraziamento.

Rispose la bionda.

-Tu ora dove andrai?

Chiese la Devis notando Happy che stava aspettando dietro di loro.

-Il più lontano possibile da qui, Tony mi ucciderà quando verrà a sapere questa cosa.

Blue sorrise, stavano cercando di rompere quell'atmosfera troppo tesa, inutilmente.

-Ti ama troppo per farlo.

Rispose e Pepper sospiró.

-Lo spero.

In quel momento il pilota fece segno che era tutto pronto per la partenza.

-Ci siamo.

Disse Blue e si voltó un'ultima volta verso Pepper che la salutó con un cenno della mano.

La ragazza sospiró per poi salire, sentiva la paura farsi spazio dentro di lei.

Volarono via, sotto lo sguardo preoccupato di Pepper ed uno confuso di Happy.

-Tony è al corrente di questo vero?

Chiese quest'ultimo guardando la signorina Potts.

-No e saranno guai quando lo verrà a sapere.

-Blue, mi ricevi?

Chiese Noah via auricolare.

-Sí, ti ricevo.

Rispose la ragazza.

-A che punto sei?

Chiese Justin unendosi alla conversazione.

-Non lo so, so solo che ormai è notte e che sono qui da diverse ore.

Rispose Blue.

-Ci devi essere quasi, abbiamo localizzato Ashley.

La avvisó Noah e Blue sospiró.

-Ci siamo allora.

-E mi è anche arrivato un messaggio a nome suo.

Disse Justin e la sorella sgranó gli occhi.

-Cosa diceva?

Chiese e Justin esitó un momento.

-Justin?

Lo chiamó Blue non ricevendo risposta.

-Cade una testa ne nasceranno altre cento.

Rispose il fratello e la ragazza restó senza parole.

Non riusciva a capire cosa significava, ma sicuramente nulla di nuovo.

-Blue, dí qualcosa.

Disse Justin non sentendo dalla sorella alcuna risposta.

-Non so cosa dire Jus, ci sentiamo dopo.

Lo liquidó la ragazza per poi spegnere la comunicazione.

Sospiró frustata lasciandosi andare sul comodo sedile dell'aereo.

-Signorina, ci siamo quasi. Se vuole farsi un riposino adesso è il momento migliore.

La avvisó il pilota.

-Si fidi, non sono proprio in vena di dormire.

In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora