Capitolo 2

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Mi svegliai accecata dalla luce del sole che filtrava dalla serranda della mia stanza.Mi strofinai gli occhi e mi girai verso il comodino e guardando la sveglia mi resi conto che,effettivamente,erano già le 11.00.
Mi alzai ed andai in bagno,quel giorno la nausea mattutina mi aveva fortunatamente abbandonata,mi sentivo più leggera e più serena anche se,guardandomi allo specchio,il mio aspetto non era cambiato molto.Le occhiaie evidenti e i segni di stanchezza dei giorni precedenti si vedevano..ma mi convinsi che,pian piano,sarebbe passato.
Mi sciacquai la faccia e lavai denti.Mi rifeci la coda per bene e scesi in cucina.
Il silenzio regnava sovrano segno che,sicuramente entrambi erano a lavoro.
Sul tavolo c'era un pancake,un succo d'arancia e un post-it.
"Amore io e Jere andiamo a lavoro,se riesci mangia qualcosina..qualsiasi cosa chiamaci.
Ti voglio bene
Mamma"
Sorrisi e,mettendomi seduta,aprii il barattolo della marmellata e lo spalmai sul pancake.
Il primo morso era andato...e così anche quelli a seguire,riuscii a bere anche il succo senza rigettare tutto di nuovo nel cesso!
"È decisamente una giornata migliore"escalami alzandomi e togliendo le cose dal tavolo.
Il telefono squillò e corsi a rispondere.
"Pronto?"lo portai all'orecchio senza neanche guardare.
"Amica miaaaa"rigirai gli occhi sorridendo.
"Ma quanto urli,smettila!"
"Ei,sei così cattiva con me,volevo chiederti se avevi voglia di fare un pò di shopping con me questo pomeriggio"
Ci pensai un pò chiedendomi se fosse la cosa giusta da fare ma,alla fine,non potevo rimanere tutto il giorno chiusa in casa.
"Passami a prendere per le 4"
"Evviva amica mia un bacio a dopo"riattaccò.
Avrei voluto almeno la metà della sua energia,soprattutto di prima mattina.
Entrambe smettemmo scuola l'anno prima,lei lavorava nel ristorante di famiglia,mentre io,fino a un mese prima lavoravo in un bar,ho smesso di metterci piede da quando il caffè ha cominciato a nausearmi...Spiegai la situazione al mio datore di lavoro e,capendomi,mi disse che mi avrebbe mandata in maternità.
Mia mamma faceva la maestra di matematica alla scuola elementare,mio fratello faceva il tatuatore.Mi ha trasmesso lui la passione per essi...mi fece due tatuaggi per i miei 18 anni...una rosa rossa sulla spalla destra con una piccola pergamena con su scritto il nome di mia madre "Ylenia" e una scritta "Brother" sul polso sinistro...mentre lui si scrisse "sister".
Lui era pieno di tatuaggi,fatti alcuni dai suoi colleghi e altri da solo.
A ora di pranzo mia madre rientrò a casa,portando qualche panino che mangiai volentieri perchè,improvvisamente mi era venuta una fame per due.
"Complimenti tesoro,vedo che la nausea va meglio"mia mamma rideva fino alle lacrime.
"Ma cosa ridi mamma scusami?"
"Dovresti vederti,stai mangiando come se in 19 anni io ti abbia fatta stare sempre a digiuno"
Mi guardai le mani rendendomi conto che avevo finito quasi tutto il panino in meno di due minuti.Alzai le spalle e,con altri due morsi,lo finii.
Aiutaii mamma a dare una sistemata alla cucina e poi andai di sopra a prepararmi.
Mi feci una doccia alquanto rigenerante e,quando uscii,mi sentii un'altra persona.Mi asciugai i capelli e,con la piastra,mi feci qualche boccolo sulle punte.
Misi un jeans,una maglietta a manica corta bordò,con abbinate le converse dello stesso colore,e un giacchettino in pelle nero.
Poi pensai al viso,fondamentale!
Non sono mai stata un amante dei trucchi,ho sempre amato mascara e rossetto,ma,in certe occasioni bisogna ammettere di avere bisogno anche di fondotinta e correttore abbondanti.
Mascara,rossetto rosso ed ero pronta.
Alle 4 precise sentii il campanello e decisi di scendere,salutai mia madre e uscii salendo in macchina di Carol.
"La mia migliore amica incintaaaa"urlò abbracciandomi talmente forte da farmi male al collo.
"Carol! Ma ti sembra il modo?" La rimproverai,scherzando.
"Fatevi coccolare..ma ciao fagiolino di zia come stai???io sto bene,non farci caso,zia Caro è un pò matta ma sta tranquillo poi ti abituerai...come ha fatto la mamma"prese a parlare con la mia pancia facendo dei versi strani e io scoppiai a ridere.
"Tu ridi,tuo figlio mi amerà"
"Si,credici..e poi parli al maschile come se fossi sicura che sarà un maschio"osservai.
"Perchè io sono sicura tesoro...ricordati che gli uomini stronzi creano altri uomini stronzi...è generazione"
"Ei stai dicendo che mio figlio sarà uno stronzo?"finsi di offendermi toccandomi la pancia...
"Bè quando avrà la nostra età oh certo che lo sarà"ridemmo entrambe..poi partì,avviandosi verso il centro di New York.
Parcheggiammo e ci incamminammo per via di quella splendida città caotica.
"Ho fame Caro"ammisi toccandomi lo stomaco che,in quel momento stava brontolando.
"Andiamo a mangiare,ei devi ricaricarti di energie perse dai,vieni"mi prese per il braccio e mi tirò dentro un enorme bar,dove ci mettemmo sedute aspettando il cameriere per l'ordinazione.
"Ragazze,cosa posso portarvi?"quest'ultimo ci raggiunse con un taquino e una penna, aspettando la nostra risposta.
"Per me un caffè grazie"rispose gentilmente Caro.
"Per me un panino con hamburger e una bottiglia di coca cola"
Annottò tutto e ci disse che presto sarebbe tornato.
"Cazzo ma non hai mangiato a pranzo?"mi chiese Carol stupita.
"Si certo"ridemmo entrambe e quando il cameriere ci portò i nostri ordini cominciai a mangiare come se non ci fosse un domani.
"O cazzo"Caro quasi si strozzò con il caffè mentre fissava dritta un punto dietro di me.
"Cosa c'è?"mi girai seguendo il suo sguardo e cone un colpo dritto al cuore,sentii il respiro farmi più pesante,le mani iniziare a tremarmi e improvvisamente la fame era svanita.
Mi rigirai e appoggiai i gomiti al tavolino con le mani sulla faccia,come per nascondermi.
"Ti prego non guardarlo,non voglio attirare attenzione"
"Ehm....troppo tardi,Ally sta venendo verso di noi stai calma e rilassati ok?"la sua faccia era un misto tra terrorizzata e preoccupata per me.
"Guarda chi si vede!"la sua voce era roca,sensuale,profonda e per niente fiduciosa...
Ci misi un pò ad alzare la testa ma,nel mentre,la mia migliore amica mi aveva già preceduto.
"Che cazzo vuoi Travis?"
"Non scaldarti,stavo parlando con la tua amica"
A quel punto i miei occhi si incrociarono con i suoi color ghiaccio..e il cuore prese a battere in una maniera anormale..ma non dovevo lasciarmi intimorire.Cazzo Allyson,tira fuori gli artigli e fatti rispettare!
"Oh,casostrano ce ne stavamo proprio andando"gli feci un falso sorriso e mi alzai,seguita da Carol.
"Hai la febbre?"mi guardò lui?con un sopracciglio alzato e non capivo perchè proprio quella domanda.
"Mmh...no...e in ogni caso,cosa ti importa?"ribattei,mostrandomi sicura di me stessa e lui scoppiò a ridere.
"Dalla tua faccia sembra che non dormi da una settimana"
"Fatti i cazzi tuoi"lo superai e andai al bancone a pagare,uscendo poi dal bar.

Maybe SomedayWhere stories live. Discover now