-Chapter twenty-three

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Tentó subito di giustificarsi, ma lei lo bloccó alzando la testa e mettendogli una mano sulla bocca.

-Tu non hai sbagliato nulla Steve, tranquillo.

Disse per poi levare lentamente la mano dalla bocca.

Lui annuì.

-Quindi è tutto apposto?

Chiese ancora titubante.

-Tutto apposto.

Rispose la ragazza convinta, per poi sorridere.

Steve ricambió il sorriso, provando un grosso sollievo sapendo di non averla ferita.

-Pensa te, tra due settimane potró dire di essere un membro effettivo degli Avengers.

Pensó Blue divertita, immaginando se stessa alla conferenza insieme a Tony.

In verità provava molto disagio al pensiero, ma preferiva prenderla sul ridere per ora.

Steve la guardó contrariato.

-Blue, tu sei entrata a far parte degli Avengers nel momento in cui scesa in campo a combattere insieme a noi, quella conferenza non cambierà le cose.

Disse con un tono abbastanza severo, quasi di rimprovero.

-Non cambierà assolutamente nulla, tranne che tutto il mondo saprà chi sono e cosa so fare.

La risposta sarcastica di Blue non tardó ad arrivare, con tanto di occhiataccia.

Lui si fermó di colpo, facendo fermare anche la ragazza.

Le mise una mano sulla spalla, lei lo guardó confusa.

-Ehi, vedrai che andrai tutto bene. Io credo in te, ed anche Tony e gli altri. Pensi che noi siamo diversi da te?

Le chiese sinceramente, Blue annuì.

-E perché?

La castana sospiró.

-Perché io sono pericolosa, una bomba ad orologeria pronto ad esplodere.

Lui la guardó confuso.

-E Banner allora?

Domandó lui pensando ad Hulk.

-È diverso, Banner ha questo mostro che vive dentro di lui, non puó fare niente per controllarlo. Io invece non ho niente a mia discolpa, sono io il mostro.

Steve la guardó dispiaciuta.

-Oh no Blue, non dire questo.

Lo disse quasi con tono arrabbiato, le davano fastidio le sue parole.

-Steve, io...

Inizió lei, ma lui la bloccó.

-Dimmi, pensi realmente quello che stai dicendo?

Chiese quasi spaventato dalla risposta.

La castana abbassó la testa per poi annuire.

Lui sospiró dispiaciuta, per poi metterle un dito sotto il mento costringendola ad alzare la testa.

-Non dovresti pensare questo.

Lei lo guardó con gli occhi lucidi.

-Non è facile.

Confessó e lui le sorrise.

-Sarà più facile se ti farai dare una mano.

Blue si sentì tremendamente a disagio, non sapeva cosa dire

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Blue si sentì tremendamente a disagio, non sapeva cosa dire.

-Stev...

A salvarla fu il suo telefono che squilló in quel momento.

La castana guardó il biondo come per capire se a lui desse fastidio.

-Tranquilla, rispondi.

Le disse Steve per poi allontanarsi un po', per lasciarle la sua privacy.

Si preoccupó un po' vedendo il nome di Justin sul display.

Sapeva che era con Steve, perché chiamarla?

-Pronto?

Rispose la ragazza.

-Dimmi che sai dove si trova Ashley.

L'avevamo già detto che Justin è uno che arriva velocemente al punto?

-Ciao anche a te e no, non dove sia.

Rispose sarcastica Blue, non capendo la gravità della situazione.

-Merda.

Fu la risposta del fratello, solo adesso la castana notó il suo tono preoccupato.

Subito sentì l'ansia prendere il sopravvento.

-Justin, che succede?

Chiese, l'altro sospiro.

-Ha parlato di partenze...

Inizió, ma la sorella lo bloccó.

-Beh, parlava da tempo dell'idea di voler partire con Josh.

-È già partita, speravo che almeno a te avesse lasciato un messaggio.

Continuó lui sempre più spaventato.

Blue era confusa, era partita senza dire nulla?

Cosí, a caso?

-Oddio, cosa...

Riuscì a dire, ancora senza aver ben chiara la situazione.

-Dobbiamo fermarla.

Disse Justin e per un attimo la sorella pensó che fosse impazzito.

-Eh? Lasciamola in pace. Non è stato carino da parte sua andarsene senza dare neanche uno straccio di spiegazioni, ma non possiamo impedirle di partire per questo.

Rispose lei con tono ovvio, non stava davvero capendo questo comportamento.

Questa non era neanche gelosia, era paura.

Sentì dall'altra parte del telefono il fratello sospirare frustrato.

-No Blue, non capisci.

Affermó con tono deciso, Blue stava inziando ad irritarsi seriamente.

-Come faccio a capire se non mi spieghi?!

Gli domandó alzando forse un po' troppo il tono della voce.

-Blue, Ashley è in pericolo. Josh non è quello che sembra.

Queste parole lasciarono la ragazza senza fiato.

Per poco non le cadde il telefono dalle mani.

-C-che hai detto Justin?

-C-che hai detto Justin?

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In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019Donde viven las historias. Descúbrelo ahora