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Qualcosa in lui era cambiato, avevo conosciuto la sua identità e con me non poteva più nascondersi. 

Come lui aveva creato la sua tuta, anche io avevo creato la mia, molto simile alla sua, ma io mi divertivo a fare parkour, invece che volare tra i palazzi.

Frequentavamo la stessa scuola ultimo anno, Peter Parker, ragazzo che non sempre seguiva le regole, nell'ultimo periodo. 

Ogni volta che lui spariva, lo seguivo e sparivo anche io insieme a lui. 

Diciamo che lo pedinavo il più delle volte. Lo ritrovavo a stare fermo sul cornicione di grandi grattacieli, a osservare la gente vivere in mezzo alle strade affollate di New York. 

Senza maschera, Peter era come qualunque liceale: con sbalzi d'umore, un po' lunatico e a volte riusciva anche ad essere dolce e gentile con le persone: quando indossava la maschera è come se diventasse un'altra persona: freddo e distaccato, non aiutava nemmeno più la polizia mentre cercava di rimediare a rapine e altre catastrofi. 

Scossi la testa, guardandolo ancora su quel grattacielo, a gambe penzoloni a guardare in basso, verso le strade della città. 

Alzai il cappuccio della mia tuta e mi voltai, pronta a scendere il palazzo, facendo parkour tra i vari edifici. 

Ma mi fermai appena sentii un urlo, proprio nel vicolo sotto di me: mi sporsi quel che bastò per vedere un uomo incappucciato impugnare una pistola e mirare contro una donna che terrorizzata teneva stretta al suo corpo la propria borsa.

-Lascia quella borsa!- la intimidì il ladro urlandole contro. La donna non accennò a muoversi, così scesi il più velocemente possibile nel vicolo, e mi posai davanti alla donna, aprendo le braccia.

-E tu chi diavolo sei?!- mi urlò l'uomo difronte.

-Non è importante chi io sia! Spara se ne hai il coraggio!- urlai, cercando di coprire con il mio corpo quello della donna dietro di me. 

Seguì un momento di incertezza da parte dell'uomo, ma poi con sguardo deciso fece la sua mossa: una ragnatela lo scaraventò contro il muro, appiccicandolo ad esso, mentre io alzavo lo sguardo per vedere Spider Man scendere e fermarsi davanti all'uomo bloccato al muro. 

La donna dietro di me, mi passò di fianco scappando via in mezzo alla strada, mentre io con ancora lo zaino alle spalle e le cuffie intorno al mio collo, osservavo le spalle del super eroe. 

Si voltò per guardarmi e rimase sorpreso

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Si voltò per guardarmi e rimase sorpreso.

-E tu chi diavolo sei?-

-E tu chi diavolo sei?-

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EVIL SPIDER MAN - PETER PARKER (ANDREW GARFIELD)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora