Fun day

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Passammo la serata assieme. Parlammo, facemmo qualche gioco stupido ed io mi divertii un sacco.
Erano le 23 quando Aaron mi chiese se mi andava di andare a dare la spesa.
"Adesso?" Chiesi confusa
"Si. Vado sempre a quest'ora" disse come se fosse completamente normale
Rimasi un attimo a pensarci
"Ma si, tanto non abbiamo di meglio da fare" dissi. Mi alzai e porsi la mano ad Aaron per aiutarlo ad alzarsi.
"Noi, andiamo a fare la spesa" dissi guardando i ragazzi
"Va bene" risposero
Evidentemente erano abituati ad Aaron che faceva la spesa di notte e quindi non davano tanto peso a quello che avevo appena detto.
Allora lasciammo la stanza salutando tutti e una volta che Aaron si era messo le scarpe, salimmo in macchina e partimmo alla volta del Target.
Una volta entrati, Aaron prese il carrello ed iniziammo a girare per l'enorme supermercato.
"Cosa devi prendere?" Chiesi io, spingendo il carrello
"Ehm... salsa piccante" disse
"Solo quello?" Chiesi io
"No, anche altra roba, ma adesso non mi viene in mente altro" disse lui
Io risi, seguendolo per i corridoi riempiti di cibo e altra roba.
"Tu hai bisogno di qualcosa?" Chiese mettendo nel carrello della roba
"Mmm.... no" dissi
"Okay, allora possiamo andare a pagare" rispose lui
Andammo alla cassa, pagammo e raggiungemmo la macchina.
Per mezzanotte eravamo a casa.
"Buonasera giovani innamorati" ci salutò Jake
"Buonasera Jake!" Rispondemmo noi
Aiutai Aaron a sistemare la spesa e poi salimmo in camera sua.
"Vai pure in bagno a sistemarti" disse lui indicandomi il bagno.
"Va bene. Farò il più in fretta possibile" dissi
"L'asciugamano per farti la doccia ce l'hai?" Chiese
"Sisi, ho tutto grazie" dissi
"A dopo mio principe" dissi io prendendo la mia borsa, baciandolo velocemente, per poi chiudermi in bagno.
Feci la doccia in 2 minuti contati, misi la crema dove necessario, praticai la mia Skin Care Routine, lavai i denti, mi pettinai e uscii dal bagno dopo meno di 15 minuti.
"Wow, sei stata veloce!" Disse lui sorpreso, aprendo le braccia pronto a ricevere un abbraccio.
Io lo accontentai felice.
"Già, mi sono impegnata molto" dissi io
"Okay, ora vado io. Non ci metterò tanto" disse
"Va bene" dissi lasciandolo andare
"Tu intanto sdraiati pure" disse mentre entrava nel bagno.
"Sissignore" dissi io
Lui mi sorrise e chiuse la porta del bagno.
Allora io mi sistemai sul letto.
Vidi la sua roba sul lato destro, quindi io mi sdraiai su quello sinistro.
La stanza sembrava più grande vista da li. Non vedevo l'ora di poterlo stringere forte, addormentarmi con lui affianco.
In circa 7 minuti era fuori.
Subito si infilò sotto le coperte, affianco a me.
"Aspettavo questo momento da tanto" dissi io
Poi mi precipitai addosso a lui. Lo abbracciai forte. Lui mi baciò la nuca.
Sentivo il battito del suo cuore. Un suono costante che mi trasmetteva un sacco di calma.
"Aaron" lo chiamai
"Dimmi" rispose lui, calmo
"Cantami qualcosa" gli dissi
Ci fu un attimo di esitazione
"Che cosa?" Chiese
"Una canzone" dissi io ironicamente
"Quale canzone?" Disse lui
"Quella che preferisci" dissi io
Rimase un attimo a pensare. Poi lo sentii prendere un respiro ed iniziò a cantare. Cantò Down, una delle sue canzoni.
Dopo forse un minuto che cantava, mi alzai e lo baciai. Tenendo le nostre labbra attaccate, mi spostai sopra di lui. Le sue mani erano ai lati del mio volto.
Poi mi staccai e lo guardai dritto negli occhi.
"Hai un difetto?" Dissi riprendendo a baciarlo.
Ci baciammo così a lungo che le mie labbra facevano male.
Mi staccai, prendendo un grosso respiro. Lui fece lo stesso. Rimasi sopra di lui, mentre mi stringeva forte.
"Andrà a finire che mi ucciderai" dissi io ridendo
"Noooo, non voglio ucciderti" disse lui scherzando e stringendomi più forte a sé.
Io risi.
"Ti amo" dissi
"Anche io Skyla. Ti amo da morire" disse baciandomi la nuca.
Finimmo per addormentarci così. Io sopra di lui, le nostre gambe intrecciate, i nostri respiri sincronizzati e il battito del suo cuore che rimbombava nel mio cervello.
Quando mi svegliai, Aaron mi abbracciava da dietro. Potevo sentire il suo respiro sul mio collo. Per godermi il momento ancora di più misi la mia mano nella sua, le nostre dita intrecciate.  Osservai le nostre mani unite sorridendo. Le sua era notevolmente più grande della mia e la sua pelle chiara faceva contrasto con la mia.
Ero totalmente immersa nei miei pensieri, quando Aaron parlò
"Buongiorno" disse con voce ancora assonnata
Allora mi girai verso di lui e gli accarezzai la guancia
"Buongiorno mio principe" dissi
Lui, che aveva chiuso gli occhi, sorrise.
Non mostrò i denti, ma espose le sue bellissime micro-fossette.
"Dormito bene?" Chiesi
"Si, mai dormito meglio" disse accoccolandosi sulla mia mano
Dopo un po' mi alzai, misi della musica e iniziai a prepararmi.
Lui rimase a letto, a guardarmi.
Iniziai a cantare e a ballare.
Mi scatenai, emanando tutta la gioia che avevo in corpo. Aaron rideva. E la sua risata mi scaldava ancora di più il cuore. Era come se la sua risata fosse una fonte di energia talmente potente da poter produrre energia per mezzo mondo.
"Dio, sei bellissima" disse lui alzandosi e venendo verso di me. Poi mi prese il volto tra le mani e, abbassandosi, mi baciò.
Lentamente, le nostre labbra si muovevano all'unisono.
Espirai, godendomi il momento.
Poi quando si staccò, mi guardò negli occhi. Mi sorrise e io gli sorrisi in risposta.
Poi, senza preavviso, mi prese in braccio ed iniziò a girare su se stesso.
Scoppiai a ridere, confusa di quel gesto inaspettato.
"Sei pazzo, sei tutto pazzo" dissi continuando a ridere
*ora di pranzo*
Decidemmo di uscire a mangiare tutti insieme.
Jake ci costrinse ad andare da Pizza Hut.
Arrivammo là alle 20:30.
Io ordinai una pizza normale, gli altri ordinarono tutti una pizza con qualcos'altro sopra. Iniziammo a mangiare.
"Dovrei farvi assaggiare una vera pizza italiana" dissi. La pizza fatta in qualsiasi altro paese al di fuori dell'Italia era strana. Soprattutto quella fatta in America.
"Perché? È diversa?" Chiese Jake
"Stai scherzando? Questa non è niente in confronto ad una vera pizza italiana" dissi io
"E tu come fai a saperlo?" Chiese Corey
"Sono metà italiana" dissi
"Davvero?!" Chiese Sam
"Già. Mio padre è italiano. Ho vissuto in Italia fino ai 6 anni, poi i miei hanno deciso di trasferirsi definitivamente qui" dissi
"È magnifico!" Disse Colby
"Si, sono fiera delle mie origini" dissi
"E sai parlare Italiano?" Chiese Jake
"Ovviamente, mio padre ogni tanto continua a parlarmi in italiano" dissi in Italiano
Vidi le facce perplesse di tutti. Io mi misi a ridere.
"Lo prendo come un si" disse Jake ridendo
Continuammo a mangiare la pizza tranquillamente, tra chiacchiere e risate.
Gironzolammo per Los Angeles fino alle 14:30, quando decidemmo di rintanarci.
Io e Aaron rimanemmo in giardino con Buddy.
Aaron filmava il suo vlog mentre Budfy faceva i bisogni e giocava.
"Aaron" lo chiamai
"Si?"
"Oggi pomeriggio facciamo il bagno?"
"Qui?"
"Si"
"Va bene" disse
"Yeeee. Allora, corro a casa a prendere il costume e torno, okay?"
"Aspetta, ti accompagno" disse
Si era alzato e stava per entrare, ma lo fermai mettendo una mano sul suo petto
"No, tranquillo. Faccio in fretta, vado e torno, giuro" dissi
"Va bene.... allora ti aspetto qui" mi rispose
Io gli sorrisi e mi allungai per baciarlo. Lui si avvicinò a me per permettermi di arrivare alle sue labbra.
Poi corsi. Uscii, raggiunsi la macchina e guidai fino a casa. Presi un asciugamano, misi il costume e presi il cambio. Poi presi shampoo e balsamo in caso mi sarei fatta la doccia a casa sua. Presi anche le ciabatte e una palla gonfiabile. In meno di 10 minuti stavo uscendo di casa.
Arrivai a casa sua sudata, ma viva e carica di energia. Lui, nel frattempo, si era messo il costume.
Mi spogliai e mi diressi davanti alla piscina.
"Vai, buttati" disse lui ridendo
Allora mi girai verso di lui e gli sorrisi.
Corsi sul trampolino e lo guardai dall'alto.
"Attento, ti schizzo" dissi
Presi la rincorsa e feci un tuffo a bomba.
Quando riemersi, Aaron stava applaudendo, sorridendomi.
"Un bel 10 pieno" disse
"Grazie mio Lord" dissi facendo un inchino.
"Dai, ora tocca a te" lo invitai ad entrare
"È fredda?" Chiese
"No, e poi fa caldo" dissi
"Ho paura"
"Daaai" dissi "Guarda che se non ti muovi ti vengo a prendere" dissi
"No, tu non lo farai" disse allontanandosi dal bordo della piscina
"Oh, si che lo farò" disi facendo la faccia da furba
"Nononono" disse, mentre io mi avvicinavo al bordo e uscivo dalla piscina
Aaron iniziò a gridare e correre per il guardino.
Io lo seguivo, ridendo e urlandogli delle minacce.
Alla fine lo raggiunsi e gli saltai addosso.
"Aaaaaa!!! Sei freddaaaa!!" Gridò
"Colpa tua, ti ho dovuto rincorrere e mi sono raffreddata" dissi ancora avvinghiata a lui.
Non ci rendemmo conto che Jake e Colby ci stavano guardando, un po' straniti.
"Che state facendo?" Chiese Sam
"Non vuole entrare in piscina" dissi
"Ti aiutiamo noi" disse Jake correndo i in contro
Lo prese per le mani e lo trascinò verso la piscina. Io allora scesi dalla sua schiena e iniziai a spingerlo da dietro.
Lui ci gridava di fermarci, ma noi non demordemmo.
Dopo qualche minuto di resistenza, Aaron si arrese e si buttò in piscina. Io mi buttai con lui.
"Siiii!" Gridai alzando le braccia al cielo in segno di vittoria.
Jake e Sam fecero lo stesso.
Io risi, vedendoli e andai a baciare Aaron.
"Visto? Non é così fredda" dissi ridendo
"Stai scherzando? È ghiacciata!" Disse ridendo. Io scoppiai a ridere.
Giocammo, ci schizzammo e ci rilassammo per un'ora piena. Poi rimanemmo abbracciati al bordo della piscina per un po', con gli occhi chiusi.
"Stasera mangiamo insieme?" Chiesi
"Certo. Dove?" Chiese
"A casa mia. Preparo qualcosa io" dissi
"Va bene" mi disse, baciandomi la guancia
"Aaron" dissi
"Dimmi" mi rispose tranquillamente
"Lo sai che ti amo, vero?" Dissi
Non so cosa mi spinse a fargli quella domanda. Forse la paura di non riuscire ad esprimere a pieno i miei sentimenti. Forse la semplice voglia di ricordargli l'amore che provavo per lui.
Vidi la confusione ne suo sguardo. Essa fu subito rimpiazzata da un sorriso, che mi tranquillizzò senza bisogno di sentire alcuna parola.
"Certo che lo so. E ti ringrazio per questo. Mi stai facendo sentire il ragazzo più importante sul mondo intero. Quando andiamo in giro insieme, vedo tutto in modo diverso. Mi stai cambiando la vita, Skyla. Non potrei mai ringraziarti abbastanza, se non dandoti tutto me stesso." Disse
"Sei mio" chiesi
"Certo. Ogni singola cellula di me appartiene a te" disse
"E io sono tua" dissi
Lui allora mi guardò. Mi sorrise, un po' timidamente.
Poi mi strinse a sé e mi baciò. Era un bacio diverso dagli altri. Sembrava volesse entrare nel mio corpo, nella mia anima. Ed in un certo senso ci riuscì. Perché in quel momento era come se le nostre anime, i nostri corpi, si stessero fondendo assieme. C'era forza e delicatezza in quel bacio. Dolcezza e desiderio.
"Allora era vero quello che mi hanno detto gli altri" disse un ragazzo davanti alla porta che dava sul giardino.
Non lo conoscevo, ma l'avevo visto alla festa di David. Aveva mani ricoperte di anelli, barba corta e capelli ben pettinati.
"Oh, ciao Brennen" disse Aaron
"Ciao!" Salutai io un po' imbarazzata
"Ciao, io sono Brennen" disse il ragazzo
"Allora, siete voi la nuova coppia scoppiettante!" Disse
Aaron emise una risata imbarazzata.
"Vi lascio soli, scusate per il disturbo" disse poi il ragazzo, salutandoci e ritornando in casa
"Chi era?" Chiesi
"Un amico dei ragazzi" disse lui
"Okay... ehm... che facciamo, usciamo?" Dissi
"Direi di si, se no diventiamo delle alghe" disse lui
Io risi, mentre uscivo dalla piscina.
Coprendoci con gli asciugamani, salimmo in camera sua. Dopo esserci asciugati e rivestiti era pra che tornassi a casa mia per preparare la cena.
"Aaron, mi sa che è meglio che io torni a casa, che se no ti do da mangiare una carota" dissi
"Va bene" disse lui, fingendo di essere triste
Lo baciai e gli sorrisi.
Salutandolo, uscii da camera sua con la mia borsa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 14, 2018 ⏰

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