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-Cosa significa quel "ti amo" di oggi nello spogliatoio?- chiese Simone mentre entrava furiosamente in stanza
Filippo era appena uscito dalla doccia e indossava solamente un asciugamano attorno alla sua vita, e delle gocce d'acqua gli cadevano lentamente sull'addome
Simone dovette distogliere più volte lo sguardo da quella vista che gli procurava sempre una grande agitazione.
-Simone ti calmi?- chiese Filippo mentre si dirigeva all'armadio per prendere i vestiti di ricambio mentre Simone si andava a sedere nervosamente sul suo letto
-Come puoi chiedermi di calmarmi quando prima dell'allenamento mi hai detto quella cosa? E poi tu come fai ad essere così tranquillo?- Simone cercava di mantenere la calma e di non urlare, ma il tutto gli risultava estremamente difficile
-Simo.- iniziò a dire Filippo dopo essersi girato verso il letto del palleggiatore -Tutto questo ti sembrerà ipocrita e senza senso, ma io ti amo, non ho mai smesso di amarti nemmeno quando c'era Anita al mio fianco. Tu non c'eri. E io ti amavo, ti ho amato sempre. Nell'assenza, nell'inesistenza, nell'inconsistenza, nell'intermittenza. Ed ora so che tu mi odi ma io ti chiedo di darmi una possibilità, per dimostrarti ancora quanto io ti ami e voglia stare con te.- Filippo si era avvicinato di molto al letto di Simone il quale dopo aver sentito quelle parole da parte dello schiacciatore si era messo in ginocchio sul letto, risultando così più basso di lui anche se di poco
-Filippo, io non ho mai smesso di amarti, ma ho bisogno di certezze da parte tua, ho bisogno di sapere che saresti disposto a fare fuoco e fiamme per me, ho bisogno di sapere che ti manco, che ti manco sempre e non solo nel momento di bisogno, ho bisogno di sapere che ci tieni più di chiunque altro, ho bisogno di certezze e non di castelli di carta, ho bisogno di te, nonostante il fatto che mi innervosisci, ho bisogno d'amore, magari il tuo.  E se tu sei sicuro di riuscire a darmi tutto questo allora ti prego amami, amami forte e non smettere mai.-
Filippo non smise di guardarlo nemmeno una volta negli occhi e quando ebbe finito di parlare si avventò sulle sue labbra come non aveva mai fatto, come se volesse consumargli le labbra di baci, e anche per Simone era così, i due volevano baciarsi fino a ridere, ridere insieme per mandare via tutto il male che si erano fatti in quei mesi.
Si baciarono molto, mentre le loro vagavano sul corpo dell'altro come se si stessero per scoprire per la prima volta in vita loro.
-Fammi tuo.- sussurrò Simone all'orecchio di Filippo, il quale non se lo fece ripetere due volte e iniziò a spogliare lentamente il minore il quale fece scivolare via l'asciugamano posta sulla vita del moro
I due si guardarono intensamente poi Filippo fece stendere Simone sotto di lui e dopo avergli baciato avidamente il collo si posiziò tra le sue gambe e guardò il palleggiatore come a volergli chiedere il permesso e lui annuì lentamente chiudendo poi gli occhi per bearsi di ogni movimento da parte dello schiacciatore il quale cercò di fare il più lentamente possibile per non fargli del male.
E quella notte i due si amarono intensamente, come non ebbero mai fatto prima di allora.
Mandarono via ogni dolore e curarono ogni ferita tenendo a contatto i loro corpi, che avevano bisogno di stare vicini dopo tanto tempo distanti.
Simone non era certo di quello che sarebbe potuto succedere, ma era certo de sentimento che provava nei confronti di Filippo e l'avrebbe difeso contro ogni cosa.

Spazio autrice
Salve a tutti, finalmente sono tornati i nostri Gianza ed hanno fatto pace.
Cosa ne pensate? Questa pace durerà?
E comunque voglio anche dirvi che questa storia sta giungendo mano mano alla fine, ahimè.
Secondo voi come andrà a finire? Fatemelo sapere con un commento qui sotto.
Noi ci sentiamo al prossimo capitolo.
Ve se ama, baci.
-Rose.

Instagram; GIANZA.Where stories live. Discover now