Il binario nove e tre quarti

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L'ultimo mese che Emma trascorse a casa venne passato sia da lei che da Hermione a spulciare i libri di scuola, a studiare le formule degli incantesimi e gli ingredienti delle pozioni.

Emma si era allenata molto nel volo in quei trenta giorni, facendo a gara di velocità con Steve, mentre Henry arbitrava.

Hermione li osservava da terra, aspettando Emma, per chiacchierare un po'.

L'ultimo giorno di agosto Emma iniziò a preparare il baule. Oltre il materiale per la scuola aggiunse il proprio set da scacchi: se ad Hogwarts c'era una minima possibilità di giocarci con qualcuno di minimamente abile, era il caso di avere con sé degli scacchi che si fidano.

Il treno sarebbe partito il giorno dopo alle undici in punto. Dopo aver constatato che mancavano ancora diciassette ore alla partenza in treno, Emma iniziò a percorrere la stanza a grandi passi, in cinque falciate arrivava da un lato e in cinque falciate tornava indietro.

Passò il pomeriggio a controllare se aveva preso tutto, poi arrivò la sera, e decise che il baule andava benissimo così.

Passò il pomeriggio a controllare se aveva preso tutto, poi arrivò la sera, e decise che il baule andava benissimo così

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Cenò, cercando di mangiare il più possibile, ma le si era chiuso lo stomaco per l'ansia.

Emma corse in camera e passò circa tre o quattro ore ad accarezzare Daphne -che già ronfava comodamente accucciata sul suo stomaco- prima di addormentarsi, e, in ogni caso, non dormì molto.

La mattina dopo si svegliò verso le sette meno un quarto, ma era troppo agitata per rimettersi a dormire.

Si alzò e si fece una doccia calda, cercando di rilassarsi. Ma era evidente che non bastava a calmarla, per cui decise di accendere il suo lettore CD portatile. Così la voce di Micheal Jackson e dell'acqua la distrassero per un secondo da quello che sarebbe successo in poche ore. Emma pensò che la musica fosse l'unica cosa in cui i Babbani battevano i maghi in maniera tanto schiacciante.

Si vestì da Babbana -non aveva voglia di beccarsi sguardi straniti alla stazione- e decise che si sarebbe cambiata sul treno.

Le poche ore che la separavano dal treno per Hogwarts passarono in fretta e, prima che Emma potesse accorgersene, si trovava in auto, diretta a King Cross. I suoi genitori avevano deciso, insieme a quelli di Hermione, di incontrarsi in stazione alle undici meno venti.

Raggiunsero King Cross perfettamente in orario. Incontrarono i Granger nel parcheggio. Hermione abbracciò Emma e le due si misero subito a chiacchierare. Promisero che si sarebbero sedute nello stesso vagone.

Suo padre appoggiò il baule della figlia su un carrello -così fece anche il signor Granger con il bagaglio di Hermione- ed Emma vi appoggiò sopra il trasportino di Daphne, che ancora dormiva beata.

Emma ed Hermione spinsero i propri carrelli dentro la stazione, guidati dai genitori di Emma. Si fermarono una volta arrivati tra il binario nove e il binario dieci.

Emma Riley, avventure ad Hogwarts 1Where stories live. Discover now