Due lettere da Hogwarts

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Emma si svegliò stanca e accaldata. Aveva davvero dormito con le coperte d'estate? Non aveva il minimo senso.

«Buongiorno signorina Riley» sentì dire dolcemente al ritratto della giovane donna appeso al muro proprio di fronte al suo letto.

«Oh, andiamo Ashlyn» disse Emma svegliandosi del tutto «Quante volte ti ho detto di chiamarmi per nome?»

La donna nel quadro sorrise divertita e, muovendo leggermente i capelli neri con una mano, assunse un'espressione materna e gentile.

«Hai ragione. Scusa Emma, cara» rispose la donna con un leggiadro inchino.

«Non scusarti Ash» disse Emma con un sorriso.

«La tua mamma ti cerca Emma» la informò Ashlyn.

Emma sistemò il lenzuolo rosa e nero e i cuscini bianchi a pois.

«Potresti...?» iniziò Emma, ma Ashlyn la anticipò.

«Avvertire Flora che arrivi subito?»

«Sì... per favore» disse piano Emma e Ashlyn annuì.

«A dopo Emma» disse Ashlyn uscendo dalla visuale del quadro e iniziando ad attraversare gli altri per raggiungere il salotto al piano di sotto.

Emma entrò in bagno e ne uscì con indosso una T-shirt rosa, un paio di jeans e delle converse nere.

Scese le scale e si avviò in cucina per fare colazione.

«Hai fame Emma?» chiese la madre ad Emma.

Emma annuì ed entrò in cucina.

Flora Black, madre di Emma, puntò la bacchetta verso una padella che al momento si trovava sui fornelli, spense il fuoco e la fece volare fino al piatto di Emma, sul quale una spatola (volante pure quella) posò le uova e la salsiccia. Subito dopo anche una fetta di toast fluttuò fino ad Emma, che prontamente l'afferrò.

2 minuti dopo Emma vide i fratelli litigare per arrivare il prima possibile in cucina.

«Siete tremendi voi 2» disse Emma finendo la colazione «anzi... Steve è tremendo»

«Confermo» disse Henry divertito.

Steve ed Henry Riley. Gemelli diversi in tutto. Steve perfido e fastidioso ed Henry buono ed affettuoso. Di appena 2 anni più piccoli di Emma e costretti a condividere la camera da letto, anch'essa divisa tra l'insistente passione di Steve per il Quidditch (condivisa dalla sorella) e l'impressionante interesse e ammirazione di Henry verso le creature magiche (pienamente approvata da Emma).

«Tanto lo sappiamo tutti che io sono il più bello» si pavoneggiò Steve, in risposta ad Emma.

«Come no!» disse Emma sarcastica alzandosi da tavola «Un bellissimo schiopodo sparacoda!»

«Parla il vermicolo» disse Steve.

«Neanche sai cosa sono i vermicoli!» controbatté Henry.

«Certo, certo. Credeteci» ripeté Steve, con aria di superiorità. Emma fu frenata nel lanciare una sedia al fratello dalla voce della madre.

«Piantatela» disse la madre facendo volare la colazione nei piatti dei più piccoli «Emma, visto che hai finito potresti andare a prendere la posta?»

Emma annuì e si diresse al piano terra. Nel mentre incontrò anche suo padre e lo salutò con un bacio sulla guancia.

«Buongiorno signorina Riley» la salutò il quadro di una donna con una bambina sui 4 anni.

Emma Riley, avventure ad Hogwarts 1Where stories live. Discover now