Capitolo 2

60 23 11
                                    

Per quanto ancora James avrebbe pensato a quella ragazza, e per quale motivo non riusciva a togliersela dalla testa? Era molto più piccola di lui, non poteva continuare a pensarla, se sabato si sarebbe presentata voleva dire che magari anche lei ci teneva.
Ma non fu così, sabato sera nessuna Jada fu presente alla serata, che illuso a pensare che una ragazza potesse importarle di lui, di un "drogato" come lo chiamavano in paese, ma poi quando fece per andarsene qualcuno o meglio qualcuna lo fermò.
<<Scusa se sono venuta ora, pensavo di farcela prima ma i miei sono dovuti andare da mia nonna, non si sente molto bene, e io sono dovuta rimanere ad addormentare i miei fratelli, te lo avevo detto che erano due gemelli di 4 anni, no?>> disse Jada
<<No, vabbè non ti preoccupare, ma aspetta, gli hai lasciati soli?>>
<<No, sono rientrati. Mi dispiace ancora James.>>
<<No, no, aspetta, mi è venuta un'idea.>>
<<Di che si tratta?>>
<<Ti canto un pezzo, qui, ora, in questo momento, che ne dici?>>
<<Si, dai, ascoltiamo questo 'rapper'.>> e gli fece un sorrisetto malizioso, il pezzo che le cantò James parlava dei problemi dei giovani, beh, dei problemi che aveva avuto quando lo era stato anche lui, finiva dicendo "fratello, devi essere forte, vogliono un vincente non un perdente"
<<Beh, non è male.>>
<<Ma...?>> rispose James
<<Potresti fare di meglio secondo me.>>
<<Si?>>
<<Già.>>
<<Senti Jada, che ne dici, facciamo una passeggiata?>>
<<Si, va bene.>> passarono tutta la nottata ad osservare le stelle
<<La vedi quella?>>
<<Quale?>>
<<Quella più piccola.>> ma James non capiva, lui guardava ma non notava la differenza, per lui erano tutte uguali
<<Quella, è la stella più piccola, guarda, si vede la differenza.>>
<<Io le vedo tutte uguali.>>
<<No (e si mise a ridere)! È leggermente più piccola delle altre.>>
<<E vabbè, facciamo finta che io l'abbia vista.>> le disse James
<<Te la dedico.>>
<<E perchè quella più piccola?>>
<<Perché anche se sei grande dentro sei molto giovane, molto piccolino, e non è mica un'offesa.>>
<<Ah, quindi per te sarei giovane?>>
<<Ma non dico questo, cioè tu ti senti giovane no?>>
<<Ecco, si, più o meno.>>
<<E allora ho ragione io, basta.>>
<<E va bene. E io ti dedico quella allora.>>
<<Quale?>>
<<Quella affianco.>>
<<E perché proprio quella?>>
<<Che c'è, non ti piace?>>
<<No, si, vorrei sapere il motivo.>>
<<Ah si, perché anche se sembrerebbe una stella molto grande, in realtà è più piccola, la stella si dimostra grande perché è una stella che sa la sua strada, proprio come tu, tu sai già per esempio cosa farai domani mattina, io no, io sono molto confuso.>> Jada in quel momento lo guarda e poi lo abbraccia con le lacrime agli occhi, nel momento che si guardarono ci fu qualcosa, anche se era una piccola scintilla, c'è stata.
<<Nessuno mi aveva mai detto queste splendide parole, perché comunque nessuno apprezza una ragazza a cui interessano i libri e informarsi, a nessuno interessa questo tipo di ragazze.>> rispose Jada
<<Senti, ti dovrei dire una cosa.>>
<<Si, dimmi.>>
<<Però devi promettermi che resterai e non scapperai, ma mi dirai semplicemente la verità.>>
<<Si, dimmi.>> James la guardò, era una cosa davvero importante per lui, quindi doveva dirglielo senza giri di parole. Jada era immobile che aspettava, e allora si fece coraggio.

Rilassati, tutto sta andando come da programma Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora