Sunday, first week

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DOMENICA

Louis si strinse nella felpa blu notte incrociando le braccia al petto, le mani affondate oltre l’orlo delle maniche. Era sulla difensiva ormai da mezz'ora, in attesa del colpo di grazia, che sarebbe arrivato alle spalle. Stava seduto all’ Henry’s Bar con la schiena rivolta verso la porta, giocherellando col dispenser di bustine di zucchero. Preferiva prolungare il momento di dubbio piuttosto che iniziare a cercare un volto che potesse essere Maddie tra la folla. Si chiese come fosse questa ragazza per poter arrivare ad Harry. Si ritrovó, lo sguardo ancorato al tavolo, a chiedersi se fosse più bella di lui, più estroversa, meno invadente, meno sdolcinata, più autentica e coraggiosa.

Più degna di te, Harry. Per darle tanta libertà, deve essere senza dubbio una delle poche persone che merita la tua fiducia. Quella che io non ho mai avuto, di cui non mi hai mai ritenuto degno né capace di farne buon uso. Harry, hai ragione, io non so fare niente. Non so gestire i sentimenti. Se avessi gestito l’amore con cui ancora ti amo, non sarei qui. Invece è scoppiato e non riesco a ritrovare un ordine.

“Sei tu Louis?”

Una voce attiró da destra la sua attenzione. Alzò lo sguardo e i suoi occhi chiari, ora vacui e spenti dai pensieri, si focalizzarono sulla figura che lo aveva riportato coi piedi per terra.

La donna che era apparsa era bionda, con i lunghi capelli raccolti con uno chignon alla base della nuca, le lentiggini sparse sul volto e la frangetta. Gli occhi erano castano chiaro, vispi ma determinati allo stesso tempo. Aveva addosso una camicetta coi fiori sugli orli e un jeans scampanato in basso. Il suo tono nel parlare era marziale, tipico della donna di polso maniaca del controllo. Louis rabbrividí. Quella era la persona di Harry. Quella prima del suo arrivo, quella che sarebbe rimasta dopo di lui. Doveva essere poco più grande di Harry, e l’immagine di quella coppia, del riccio che la baciava come aveva baciato lui qualche giorno prima, faceva venire a Louis la voglia di correre di nuovo in bagno a rimettere. Non riusciva a pensarci, non voleva pensarli. Non insieme.

Non lei con qualcosa di mio. Oh cazzo. Cosa stai dicendo, Louis? Sei tu qui l’intruso, e lei è qui solo per ordinarti di farti da parte. E lo farò, ma non prima di aver trovato Harry. Dopo che mi sarò assicurato coi miei occhi che stia bene, allora andrò via, per sempre. Ma se penso di poter a malapena tollerare l’idea di non essere mai stato amore per lui, non posso vivere in un mondo in cui io non abbia un’ultima volta per imprimermelo nella memoria. L’ultima occasione per dirgli “Ti amo” e poi “addio”. Perché non sono il fortunato prescelto. Perché non riesco ad essere niente.

“Hey, sei con noi? Ti ho chiesto se sei tu Louis. Non mi sembri molto ricettivo!”

“Io...ehm, scusa. Si, sono Louis. Sei Maddie?”

“Si. E così sei tu…”
La ragazza squadró Louis centimetro per centimetro e alzó un sopracciglio, come se la vista di quella persona deludesse qualsiasi aspettativa formatasi nella sua testa da quando sapeva della sua esistenza.

“Si. Sono io. Ora siediti e, per favore, dimmi come sta Harry.”

Maddie si sedette, accavalló le gambe, incroció le mani sul tavolino e guardó Louis attentamente, come a volerne prevedere le reazioni future, non focalizzandosi sui problemi e le domande del presente che Harry doveva aver vissuto con quel ragazzo, e in cui Louis doveva essersi gettato fin dall’inizio.

“Harry è… Devi capire che ho sempre sconsigliato ad Harry, dopo quanto aveva sofferto e per la sua situazione e sensibilità emotiva, di immischiarsi in cose complicate con altre persone che non fossero amici fidati. Lo dicevo per lui, lui si fidava per me. Poi sei arrivato tu…”

“Ma come fai a sapere tutte queste cose?”
Il disagio di Louis era crescente.

“In che senso?”

To die of love is to live by it (Larry AU)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن