one-shot 1

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era un sabato sera, per la precisione il 14 marzo.

Masaki era seduto sul divano, quella sera ci sarebbe stato una festa megagalattica.

Questo però non lo rendeva affatto felice... al contrario...

il party si sarebbe svolto a casa sua, approfittando dell'uscita dei suoi tutori Midorikawa e Hiroto...

non riusciva ad immaginare cosa non avrebbe potuto fargli il pistacchietto se avesse scoperto della presenza di dieci adolescenti in casa sua...





"Masaki, io e Mido andiamo, mi raccomando, non combinare nulla, chiaro?"
"Chiarissimo!"

e si mise nella classica posizione del saluto militare.


nel giro di 30 minuti tutta la squadra entrò in casa Kariya, pronti per festeggiare. cosa? non lo sa nessuno, ma Hamano ha detto che bisognava farlo, e chi osa contraddire simile perla di saggezza?


sicuramente il turchese ci aveva provato, ma senza successo...


tutti si misero a giocare ad obbligo verità, un classico, ordinarono da mangiare, lotte di cuscini, storie dell'orrore... insomma, le solite cose...


sembrava quasi un pigiama party


arrivata la sera tutti tornarono a casa, tutti tranne lui, il confetto.


"che diavolo ci fai ancora qui?"

"pf, ma che domande, ti aiuto a pulire"

"ma che diamine dici Barbie, vai a casa"


ma oramai il rosa non lo ascoltava più, troppo impegnato a sistemare il divano...


e niente, Masaki si arrese, e i due risistenarono casa














Avevano appena terminato, e l'azzurro si accasciò sul divano, stremato.


"vai a casa adesso, confetto?"

"non mi sembra che la mia presenza sia così poco gradita, Kohai"

"tsk, ma che diavolo dici, Senpai"

"ammettilo che la mia presenza ti piace, e non poco"

"Ma che caz..."


e inutile dire che non riuscì a finire la frase, un paio di morbide labbra che sapevano di fragola lo avevano zittito


rimase qualche secondo senza fare nulla, e appena capita la situazione, si trasformò in pomodoro-boy


appena si staccò dal più piccolo, il rosa ghignò, spingendo il corpo del ragazzo di fronte a se contro lo schienale del divano, schiacciandolo.


"K-Kirino-senpai... m-mi fai male..."


e di nuovo nessuna risposta, o almeno, non verbale...


Il rosa gli mise una mano nell'interno coscia, accarezzando la pelle con delicatezza, prendendo poi a lambirgli il collo lasciandoci vari segni viola e rossi.


"K-Kirino-senpai... c-che diavolo stai..."


lo interruppero di nuovo le calde labbra del ragazzo di fronte a se.


"tu parli troppo..."


furono la risposta che l'azzurro ricevette, mentre l'altro ricominciò con il suo lavoro, alzandogli la maglia con la mano libera.


Masaki, dopo un po' di titubanza, prese l'iniziativa, avventandosi sul collo di Ranmaru, lasciandoci un evidente segno di denti. prese poi ad alzargli la maglia completamente, fino a sfilargliela, puntando poi ai capezzoli, che presto si intrugidirono.


dopo un paio di minuti il rosa si alzò, prendendo l'azzurro in braccio


"dov'è la tua camera?"














la situazione era questa... una volta entrati si erano spogliati a vicenda in un tempo minimo, ed in questo momento si trovarono una sopra l'altro.


Kirino cominciò a lasciargli vari segni sul torace, fino a scendere lentamente, raggiungendo la zona inguinale.

Glielo prese in bocca, succhiando avidamente nei punti giusti e facendo gemere l'azzurro, che stava esplodendo


Gli venne in bocca dopo qualche minuto, dopo di che il rosato si avventò nuovamente sulle labbra dell'altro, contemplando il suo viso che ormai aveva raggiunto la tinta di rosso più scura esistente.

Inserí un dito senza preavviso, cogliendo Masaki alla sprovvista.

Dopo un paio di secondi ne inserì un altro, e poi un terzo, sforbiciando con insistenza.

Ansiti e gemiti uscivano dalla bocca dell'azzurro, dopo che il rosa si fu staccato per lambirgli il collo.

Sfilò le dita, e dopo avere la conferma dall'altro ragazzo, lo penetrò lentamente, facendolo gemere di dolore.

Dopo un paio di minuti prese a muoversi e a spingere sempre più forte, fino a che non vennero entrambi, uno dopo l'altro.

Ranmaru si accasciò accanto a Masaki, che ansimante, cercava di capire cosa era appena successo.

Il maggiore lo abbracciò facendogli le coccole, mentre prendeva il cellulare dal comodino

"Mh, è mezza notte passata, direi che possiamo considerare il 15 marzo come nostro fidanzamento, no?"

Prima che l'azzurro potesse rispondere una lampadina si accese nel suo cervello

"cazzo è tardissimo!!"


Si sentì la porta di casa aprirsi e la voce di Midorikawa

"Masaki!!! Siamo a casa!!!"






















Eccomiiiiiiiii(?)

Questa era la smut che voleva una persona che non ricordo, scusa ^^'

Ci ho messo tanto a scriverla, e mi scuso, anche perchè credo non valesse la pena di aspettare cosí tanto per una simile schifezza.

Non è scritta granchè bene, ma capitemi, non sono molto esperta, spero non vi abbia fatto vomitare, ci vediamoh!!!

By
Juusan-San

E LA RANMASA RITORNA!!!!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora