L'inizio

284 14 8
                                    

Il suono assordante della sveglia mi trattasse le orecchie, così decido di cambiare posizione e di posizionare il cuscino su di esse così da non sentire più quell'odioso suono.Tutto questo senza alcun miglioramento.
Decido così di alzarmi e dirigermi verso l'armadio per prendere il necessario per questo nuovo,incompreso,assillante giorno di scuola.
Decido di indossare un jeans nero strappato sulle ginocchia,una t-shirt nera dei my chemical romance e una felpa nera. Il tutto concluso con le mie amate converse nere.
Se non si fosse capito il mio colore preferito è il nero.
Vado in bagno,mi faccio una doccia e mi vesto. Rimango i capelli sciolti e completo il tutto con una linea spessa di eyeliner nero e un filo di mascara del medesimo colore.
Comunque mi presento,
Mi chiamo Sarah, ho 17 anni e frequento un liceo musicale.
Ho i capelli neri e lisci fino alle spalle che sono però ornati dalle mie stranissime e colorate punte, che coloro in pandam con il mio migliore amico. Gli occhi color marrone tipo la Nutella.
Ho un paio di tatuaggi, in totale sono 14, tutto con significato per me differente.
Il mio preferito è sicuramente la scritta sul braccio : Misunderstood.
Che significa FRAINTESO.

Vivo insieme al mio migliore amico Awsten,Otto e Geoff con cui qualche anno fa formò una band chiamata Waterparks.
Hanno partecipato già una paio di volte al Vans Warped Tour dove hanno conosciuto altre band.

I miei genitori sono morti in un incidente stradale quando ero piccola, così la madre di Awsten, nonché la migliore amica di mia madre dai tempi del liceo,decise di prendermi in affido.

Scendo in cucina e mi preparo un caffè, nel frattempo prendo lo zaino della Vans e ci metto alcune cose dentro, qualche quaderno,un paio di penne e una matita.
Decido di portare con me anche il mio album di bozzetti, dove,quando ho l'ispirazione,disegno.
Ad un certo punto sento Awsten che parla a telefono.
A:Sisi,tranquillo,ci vediamo alla segreteria.
Mentre parlava lo sentii urlare,diretto verso me: E tu vieni con me!!!
Così decisi di mandarlo a quel paese.
A:va bene Rem, ci vediamo dopo.
Chiuse la chiamata e venne verso di me.
A: Per chi era quel dito medio?
S:Boh,ci siamo solo noi nella stanza.
A:Ah ah spiritosa.
S:Sisi, lo sai che ti voglio bene.
Presi il mio caffè,lo zaino e le chiavi e mi incamminai verso la porta.
Mentre la aprivo urlai: Ci vediamo a scuola, se mi vuoi mi trovi al solito posto.
Erano le 7:10 del mattino, così mi accessi una sigaretta, misi le cuffie a tutto volume e mi incamminai.

Arrivai poco dopo al cancello principale che per mia sfortuna era chiuso.
Mi ero ripromessa che non avrei mai usato la chiave della porta di emergenza ma, tanto serviva sempre.

Entrai e mi incamminai verso l'aula di musica.
Era lì che passavo la maggior parte del mio tempo a scuola.
Era il mio posto sicuro,dove potevo suonare, cantare,disegnare e comporre senza che nessuno se ne accorgesse.

Poggiai lo zaino su un banco e estrassi da dentro il mio quaderno dove componevo musica e testi.
Presi una Gibson da vicino al muro e attaccai l'amplificatore.
Inizia a strimpellare qualcosa a caso, mentre canticchiavo le cose che mi venivano in mente.
Vedevo se potevano andare musicalmente e le scrivevo.
Suonavo e scrivevo.
Suonavo e scrivevo.
E tutto ciò mi calmava. Ero nel mio mondo.
Finito di comporre il pezzo, lo provai.
Ero talmente applicata da non accorgermi di essere spiata. Fino a che lo spione non applaudí.

•A Fucking Love• Palaye RoyaleWhere stories live. Discover now