Vita quotidiana LGBT

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La parola coreana per indicare l'omosessuale è Dongseongaeja (동성애자, 同性愛者 - letteralmente "amante dello stesso sesso"). Un termine invece molto meno politicamente corretto è Dongseongyeonaeja (동성연애자, 同性戀愛者). Si può tuttavia far uso frequentemente anche del termine ibanin (이반인, 異般人 - o anche "二般人") che può esser tradotta come "persona di seconda scelta/di tipo diverso/di classe inferiore" e di solito abbreviato come Iban (이반, 異般). Il termine è un gioco linguistico basato sulla parola ilban-in (일반인, 般人) che significa "persona normale-regolare-comune": lesbica è lejeubieon (레즈비언); gay è gei (게이); queer è kuieo (퀴어); infine transessuale è teuraenseujendeo (트랜스젠더). L'omosessualità rimane in gran parte ancora un tabù all'interno della società civile e coppie gay vengono rarissimamente viste in pubblico. Questa mancanza di visibilità si riflette anche nel profilo relativamente basso mantenuto da molti dei gay-club presenti nel territorio nazionale, la maggior parte dei quali sono di proprietà dell'imprenditore di nightclub Tim Kim che ha la sua base operativa a Londra. Questi son concentrati nelle aree metropolitane a più alta densità abitativa (il centro storico di Jongno-gu a Seul, il quartiere universitario "Sincheon-dong" e la zona abitata essenzialmente da stranieri "Itaewon" in cui sorge il quartiere a luci rosse e la "collina dei gay-Homo hill") e solo nelle grandi città, oltre alla capitale Pusan e poche altre, si mantiene un certo grado di vita notturna gay.

Diritti LGBT in CoreaWhere stories live. Discover now