s i x t y - e i g h t

Začít od začátku
                                    

Quando la vasca fu sufficientemente colma, Taehyung chiuse tutto e dopo si girò in direzione di colui che non poteva fare a meno di aspettare, accontentandosi di seguire i suoi movimenti.

-Ascolta...-

Il groppo alla gola non pareva voler proprio saperne di scendere giù, mentre mordersi l'interno della guancia fino all'estremo pareva rivelarsi meno doloroso che raccontare la verità.

L'ennesima bugia bianca sarebbe servita a qualcosa?

No, non più ormai.

Questo poggiò la mano sulla guancia morbida, che ormai aveva imparato a riconoscerne il tocco semplicemente allo sfiorarlo, pur se per casualità, iniziando ad accarezzarla facendo su e giù con il pollice.

-Ho promesso di non lasciarti solo, Kookie, ma ho bisogno che tu mi aiuti.-

Le parole venivano pronunciate a stento e il cuore non sapeva come reagire; batteva, batteva, batteva come un dannato, consapevole dei rischi che apparivano vivi come non mai.

Il ragazzo continuò, tornando a indicare la collana che ora aveva messo al collo.

-Vuoi essere tu a infrangere il nostro patto?-

Anche il moro si mise a osservare l'intensità di quel colore cupo, continuando a non seguire quel discorso contorto, intanto scuotendo il capo.

-Bene, allora devi bere questa qui.-

Tae non esitò a sfilare la boccetta e porla a lui, lasciandogliela nelle mani, chiudendole dopo a pugno.

-Per me...-

Jungkook si inumidì le labbra, cercando uno sguardo di conferma negli occhi di Taehyung: gli bastava quello, soltanto un debole segno di appoggio da parte sua, per convincersi.

-Non voglio rischiare di perderti, non di nuovo.-

Un abbraccio che aveva imparato a sapere di casa, una casa vera, fu sufficiente all'umano per togliere il piccolo tappo di protezione e mandare giù tutto d'un fiato la sostanza rivelatasi in bocca dolciastra, lasciandone soltanto qualche piccola goccia.

Una volta fatto, quel sorriso del demone genuino, sincero, il preferito dell'altro, che in tanti casi era stato l'unico modo in cui si era riuscito a liberare di ogni tormento risorse, tornò a mostrarsi in tutta la sua bellezza, e non ci fu cosa che avrebbe fatto sentire maggiormente in pace quel cuore tormentato; nulla per lui aveva lo stesso prezzo.

Non comprendeva -come mai poteva?- l'importanza di un gesto in apparenza scontato a tal punto, arrivando a suscitare una reazione simile da parte del rosso, ma non importava.

Sarebbe andato tutto bene, no?

Glielo aveva giurato, non poteva mentirgli, giusto?

Successivamente Taehyung, senza alcun preavviso, avvicinò ulteriormente il minore a sé e insieme i loro corpi finirono a scatenare un tonfo non appena furono a contatto con l'acqua calda, versandone gran parte al suolo.

-Sei impazzito?-

Esclamò il moro non appena fu in superficie, in contrapposizione a una risata soave, passandosi entrambe le mani in viso, con la vista offuscata, distratto però e incapace di continuare dalle labbra del maggiore che si accostarono alle sue, dando vita a un bacio inaspettato, passionale, dall'aria disperata quanto necessaria.

Dovette appoggiarsi di spalle allo schienale dietro di sé, mentre Tae reggeva il viso fra le sue mani, per riuscire a reggere quel turbine di emozioni indefinito che gli creava uno stormo di farfalle nello stomaco e la voglia di tenerlo più stretto a lui, senza accennare a lasciarlo andare, anche a costo di rinunciare all'aria stessa.

Chi era a decidere cosa fosse sul serio fondamentale per la propria esistenza?

Quando entrambi si arresero e accettarono il fatto di dover separarsi per riprendere fiato, si guardarono un'ultima volta prima che Jungkook incominciasse a sentire un forte dolore alla tempia, il quale lo obbligò a portarsi una mano nella parte in questione, avvertendo uno strano peso farsi spazio giusto al di sopra del petto.

Man mano ebbe sempre più fatica a distinguere le cose che lo circondavano, con quei tratti amati alla follia che restavano persino in quel momento la sola cosa che vedesse bene.

La sensazione si fece maggiormente opprimente e difficile da sopportare, tanto che nel giro di un paio di secondi anche parlare gli venne complicato, ragione per cui ritornò a distendersi nell'acqua che ora gli arrivava poco sopra lo stomaco.

-Shh, shh, tranquillo, sono qui con te.-

Al suono di quella voce e di quel tocco gentile che si preoccupava di rassicurarlo nella sofferenza, immediatamente essa si fece meno opprimente, abbandonandolo però nella confusione a prescindere.

-Che mi prende?-

A discapito della stanchezza notevole, sorta quasi dal nulla, la domanda fece comunque in modo di risuonare nel piccolo abitacolo.

Il demone avvicinò gli occhi a pochi centimetri da quelli dell'altro, soffiando poi sulla sua bocca, intrisa di quel colore blu come la sua, sussurrando al contempo -Sto facendo avverare i nostri sogni.-

Che la morte si avvicinasse?

🌱

Il prossimo immagino sarà l'ultimo capitolo rip

Monster; v k o o kKde žijí příběhy. Začni objevovat