Ritornando a casa

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Harry cercò di ringraziare tutti personalmente, anche se in realtà furono gli altri a ringraziare lui per quelle sentite parole. Quando tutti si avviarono verso la Sala Grande, lui si avvicinò a Luna e la prese un po' in disparte.

"Ciao, Harry" lo salutò lei, sorridente. "Spero tanto di poterti aiutare."

"Per cosa?" domandò lui, perplesso.

"Per quello che sei venuto a chiedermi, naturalmente."

"Oh, già. Be', mi domandavo... pensi che il Cavillo potrebbe pubblicare un'altra mia intervista? Vorrei... vorrei raccontare dell'ES."

"Oh, sarebbe bello, Harry, ma credo che papà stia cercando di evitarti, sai?"

Una parte di Harry fu contenta che Xenophilus Lovegood avesse la decenza di vergognarsi per averli traditi, anche se faticava a biasimarlo, soprattutto dopo aver scoperto che era finito ad Azkaban.

"E se non facesse lui l'intervista? Se gli chiedessimo solo di pubblicarla?" intervenne Hermione. Harry non si era reso conto che aveva ascoltato la conversazione.

"Be', non credo che quest'estate andremo a cercare i Ricciocorni Schiattosi, quindi immagino che si possa fare, sì" commentò Luna con semplicità.

"Grazie, Luna" disse Harry, prima di rivolgersi a Hermione. "Stai pensando alla Skeeter, vero?"

"La prima volta ha funzionato, no? Sarà costretta a essere sincera, se non vuole che io riveli il suo piccolo segreto."

Il ragazzo annuì. Non aveva mai sopportato quella donna e immaginò che, ora che nessuno lo credeva più uno squilibrato e un bugiardo, avrebbe potuto chiedere a chiunque di intervistarlo, ma per qualche strano motivo sentì che era giusto affidare ancora una volta a lei le sue parole.

"Mi farai il favore di contattarla, Hermione, quando si saranno calmate un po' le acque?"

"Certo."

"Sapete, mi ricorda tanto un insetto, quella donna."

Harry rimase come sempre sbalordito davanti alla capacità di osservazione di Luna. Ancora non riusciva a credere che l'avesse riconosciuto perfino sotto l'effetto della Pozione Polisucco.

Né lui, né Hermione confermarono la sua intuizione, comunque, così cadde il silenzio fino a quando non arrivarono nei pressi della Sala Grande.

Solo allora Harry realizzò che aveva un'altra cosa da chiedere alla stravagante Luna, quindi la trattenne gentilmente.

"Vi raggiungo tra un attimo, Hermione" disse all'amica, che stava seguendo gli altri ragazzi dentro l'affollata sala. Lei annuì e proseguì.

"Luna... avrei un altro favore da chiederti."

"Oh, dimmi pure, Harry."

"Magari gli arriverà comunque la voce, però... potresti non raccontare a tuo padre del mio Mantello, per favore?"

Lei lo guardò incuriosita. "È quello di Ignotus Peverell, vero?"

Harry annuì.

"Sai, penso che sia saggio non dirlo in giro, Harry, soprattutto ora che tutti sanno che hai la Bacchetta di Sambuco."

"Grazie, Luna."

"Hai trovato anche il diadema perduto di Priscilla Corvonero, alla fine?"

"Sì, ma purtroppo è andato distrutto."

"Oh, è un vero peccato. Per fortuna che papà sta cercando di ricrearlo."

"Ehm, sì, una vera fortuna... Ora che ne dici se rientriamo?"

All'alba delle macerie || 2 maggio 1998Where stories live. Discover now