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Un Ragazzo Dagli Occhi Di Smeraldo

Mi chiamo Levi Ackerman sono il ragazzo più apatico della scuola e anche un vero  topo di biblioteca,gli unici amici a scuola che ho sono una quattrocchi squinternata e un sopracciglio umano. Come ogni giorno dal inizio del anno scolastico  sto dirigendo verso la mia classe la 104, come sempre il professore è in ritardo sicuramente sarà ad ubriacarsi da qualche parte " Leviiiiiiiii!" non riesco a capire cosa succede che una quattrocchi selvatica mi salta addosso "ti dispiace spiegarmi perché mi sei saltata sopra" le dico cercando di trattenere ogni insulto che cerca di uscire dalla mia bocca,"ho saputo che hai accettato di dare lezioni private agli studenti che hanno una media bassa, sono così fiera di teeeee" disse  con gli occhi che brillavano. Appena riesco ad alzarmi dal pavimento vado verso il mio banco è l'ultimo banco vicino alla finestra mi siedo e inizio a leggere un libro di filosofia fino al arrivo della professoressa di matematica, dopo 10 minuti dal inizio della lezione qualcuno bussa alla porta e da essa entra un ragazzo alto con un fisico asciutto e muscoloso lo si poteva notare dalla maglietta aderente bianca sotto l'uniforme aperta e i capelli erano lunghi fino alle spalle, appena riesco a vedere il suo viso non riesco a non perdermi in quegli occhi verdi speranza. Appena entra dice un frase che mi lascia un po' sorpreso"scusi prof dovrei parlare in privato con levi ackerman", usciamo dalla classe e arriviamo nel cortile della scuola "si può sapere perché mi hai chiesto di parlare" chiedo freddo e allo stesso tempo curioso "ho sentito che dai lezioni private per chi ha una media scolastica carente " mi dice abbassando la testa "questo lo so ma ti non ti sei nemmeno presentato come si deve e vorresti lezioni private da me?" dico guardandolo mentre lui alza lo sguardo " sono eren jaeger della classe 3 sezione 2, vivo a shiganshina, ho due sorelle e ti prego ho davvero bisogno delle tue lezioni" dice tutto d'un fiato "va bene, ci vediamo domani nel aula 108 alle 15:00, non osare darmi buca " dico minaccioso e rassegnato, dopo questo torno in classe.