Chapter VI - Lui

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Passò un anno dalla mia ultima luna con Κάλλιστος, quasi non me ne rendevo conto. La mia γυνη rimase incinta, mi donò un παις, un bel fanciullo dagli occhi stranamente chiari, e dai pochi capelli ricci e castani. Sorrideva ogni volta che gli sorridevamo, io e la mia γυνη. Sembravamo felici, ma io bramavo ancora Κάλλιστος.

Κάλλιστος era il sogno che mi svegliava nel bel mezzo della notte, facendomi rigirare nel mio giaciglio, per ricacciare indietro le mie lacrime. A singhiozzi.
Quando non ci riuscivo, scappavo nel cortile e innaffiavo il giglio al centro. Solo. Come me. Unico nel suo biancore, forse anche lui era incompreso dagli altri fiori variopinti.

Ma io non ero poi tanto immacolato.

La mia ferita si riaprì. Avevo sentito che l'armata di Κάλλιστος  sarebbe tornata in un paio di giorni. Uno squarcio sembrava attraversarmi dal centro del petto, non riuscivo a capire se fosse sanguinolento o luminoso, buono o cattivo auspicio. Il dolore ritornava, nonostante io cercassi di reprimerlo.

La voglia di lui era troppo forte, non riuscii a trattenerla: essa mi portò a cercarlo.

Lo cercai in lungo e in largo, per mari e per monti, ma non trovai traccia del suo inconfondibile odore.

E poi mi dissero.

Mi dissero che perì in guerra.

E io perii con lui. La terra mi mancò da sotto ai piedi, svenni. Non avevo più senso, non avevano più senso le mie voglie, le mie aspirazioni. E io, ch'ero al tempo fremente di passione, non le avevo soddisfatte. Lo amavo ancora, il nostro amore era così forte che arrivava nell'Ade, e mi pareva di sentir flebile risposta. Forse un richiamo.

Lo amavo ancora ora, ora da fanciullo, ora da uomo, ora da vecchio. Lo amavo e aspettavo che mi cogliesse qualcuno: o lui o la morte.

E lui le sue spalle me le aveva già girate, lasciandomi a terra, che lo invocavo.

Κάλλιστος, mio Κάλλιστος, nonostante tutto il tempo passato dall'ultima volta che ti ho visto, i miei sogni hanno ancora la forma del tuo volto.

F  I  N  E 

Spazio Autore: 

Questa storia è stata scritta per il concorso Orgoglio e Pregiudizio degli AmbassadorsITA. L'idea della storia è loro, perciò i miei ringraziamenti vanno soprattutto a loro per avermi consentito di continuare a scrivere, ringrazio voi per avermi fatto ritrovare l'ispirazione che avevo perso da un po' di tempo. Ringrazio ancora voi, per essere arrivati fin qui e non avete idea di quanto mi faccia piacere. 


Per quanto riguarda i termini greci presenti nel testo, sto cercando di stilare un glossario dove includo pronunce e significati di ogni singola parola. 

Ci tengo molto a quest'opera. Nello scriverla, mi sono accorto di essere cambiato grazie ad essa, è arrivata ad influenzare il mio quotidiano. Perciò vi chiedo di segnalarmi ogni tipo di errore che troverete nel leggerla, un semplice commento in modo tale che la possa revisionare più facilmente. 

Detto questo: l'amore al giorno d'oggi è poco, ma vario, e penso sia assolutamente ingiusto il fatto che ci si debba fare guerra sull'amore. Quindi, mi schiero in primo piano contro l'omofobia e dedico quest'opera a tutti coloro che hanno sofferto a causa di essa.

Infine, questa storia a me personalmente è piaciuta molto, perciò penso proprio che la riscriverò e farò una versione più estesa e completa, aggiungerò dettagli, ricuciremo il passato e il futuro di questo protagonista dal nome ignoto ;) .

O' ἀνδρός παῖς - Il fanciullo dell'uomoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora