Capitolo 9

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  Hermione si era rifugiata nella sua stanza.
Troppi avvenimenti, troppe emozioni tutte insieme, le sembrava di essere tornata indietro nel tempo.
Quando ragazzina faceva ancora parte del trio, ogni giorno un emozione, ogni notte un avventura.
Poi finalmente quella pace che tanto aveva agognato.
Si era sposata con Ron, subito dopo la fine della guerra ed avevano creato una famiglia, ma come sempre le cose belle hanno una fine, e la morte gli aveva strappato l'uomo dei suoi sogni.
Spesso il suo lavoro la teneva lontana dalla famiglia, ma da quando era morto Ronald, lei ci si era tuffata a capofitto per non pensare, troppi ricordi e troppo dolore da voler soffocare. Non ancora trentenne aveva tre figli ed il cuore spento.
S'infilò sotto le lenzuola, ma il sonno non venne ristoratore.Continuava a girarsi e rigirarsi tra le lenzuola.
Rivedeva Draco che l'abbracciava cercando di rassicurarla, le infondeva calore, quanto tempo era trascorso da un abbraccio di un uomo che non era di suo marito? Ed i suoi figli che lo avevano accettato bisognosi di qualcuno che prendesse in mano la loro vita. Lei così perfetta aveva derogato agli altri ciò che le aspettava di diritto.
Aveva bisogno dei suoi ricordi, per quanto dolorosi ne necessitava.
Scattò seduta in mezzo al letto, e si disse che domani avrebbe fatto la sua richiesta, o tutto sarebbe crollato. Per quanto cercasse di portare in superficie il viso di Ron, vedeva solo sempre quello di Malfoy e quei suoi occhi, così grigi, così magnetici che avevano catturato la sua attenzione. Occhi che non aveva mai notato in tutti quegli anni, occhi cangianti in base al suo umore, occhi che avevano il colore dell'argento fuso.
Se chiudeva i suoi poteva sentire il calore di quell'abbraccio e del profumo che emanava.
" Ma che diavolo ti salta in mente. Ti sei scordata chi è? Come puoi aver dimenticato? " le diceva una vocina interiore. Ma subito un altra insorgeva in difesa " E' cambiato, è un auror, si è preso cura di me ed dei miei figli, e loro gli vogliono bene ". Sbuffando si fece ricadere sul letto, stava perdendo il suo raziocinio. Quella parte di cervello che le faceva vedere le cose analizzandole. Stava seguendo il cuore e non la ragione.
Non era la sola quella sera a non riuscire a dormire. Poche stanza più in la una ragazzina così simile a lei, nonostante la sua giovane età rifletteva sulla vita.
Cresciuta con un marchio addosso, aveva perso suo padre troppo presto.
Sospirando pensò che lei almeno se lo ricordava. Per Alex era uno sbiadito ricordo, mentre Luke, beh, neanche sapeva che faccia avesse.
Quella sera qualcosa di strano l'aveva invasa. Aveva visto preoccupazione sul volto di Malfoy, quella vera, non di circostanza. L'aveva sgridata come se fosse sua figlia, e a lei mancava suo padre, le mancava la sua risata bonaria, le mancava tutto di lui. Una lacrima scese solitaria sul viso, mentre tirava su con il naso disse a voce alta
- Papà, mi manchi. Mi manca la tua bonanotte, mi manca il tuo sorriso, mi mancano persino i tuoi falsi sculaccioni, mi manca tutto di te. Non ti ho sostituito nel mio cuore, ma Malfoy beh, è uno tosto sai?! Ci vuole bene, e ci protegge proprio come faresti tu. Poi c'è Marcus, lo so sono troppo giovane e lui sarà una serpe, ma è in gamba e così dolce. Ohh papà manchi a tutti, la mamma è quella più bisognosa, forse è ora che fai qualcosa per lei. Come ti dicevo prima, Malfoy è in gamba e forse chissà..senti papone, non prendiamoci in giro. Io qui sto bene, Alex sta bene e persino Luke ma vorrei che anche mamma stesse bene. I suoi sorrisi non sono quelli di una volta, almeno fino ad oggi. Oggi l'ho vista serena, forse Malfoy ne è la causa. Ma credimi, non è cattivo almeno non con noi. Sarebbe una cosa brutta se lui prendesse il tuo posto? Non lo dico per me eh intendiamoci, ma per mamma per Alex - la piccola Bea era logorroica, neanche nei monologhi si risparmiava.
Ma non sapeva che qualcuno dietro alla sua porta, passando si era fermato ed aveva udito tutto.
Un sorriso sghembo apparve sul volto del biondo, era salito ed in silenzio stava raggiungendo la sua camera, quando aveva sentito uno strano borbottio provenire dalla stanza di Bea che l'aveva incuriosito. Si era avvicinato ed aveva udito quella strana confessione. A lui era mancata l'aria, una soddisfazione l'aveva invaso. I ragazzi gli volevano bene, eppure non faceva nulla di particolare, ne comprava il loro amore proprio come era abituato fare suo padre. Addiritura sperava che lui e sua madre.. No impossibile, la grifona era già tanto che si era fatta abbracciare, figuriamoci se..nahh l'avrebbe schiantato solo se ci avesse provato.
Scuotendo il capo, proseguì verso la sua meta.
Si chiuse la porta alle spalle, e si gettò nella doccia.
Lavò via stanchezze e perplessità. Poi indossando della biancheria pulita, si infilò tra le lenzuola. Da mesi quel letto era vuoto, le parole di Bea lo fecero riflettere, forse era venuto il momento di cercare un pò di compagnia femminile. Come si dice chiodo schiaccia chiodo. E lui di martellate e avrebbe dovute dare un sacco il giorno dopo, ma questo ancora non lo sapeva.
La mattina successiva non iniziò sotto buoni auspici, mentre scendeva le scale degli urli gli arrivarono alle orecchie.
Bea e sua madre discutevano animatamente.
Come lo videro entrare si azzittirono.
- Buongiorno donne, interrotto qualcosa? - disse cercando di rimanere calmo, erano solo le nove.
- No nulla di che, scusa se ti abbiamo disturbato - disse Hermione fissando la figlia
- Nulla di che mamma?! Avanti diglielo vediamo lui cosa ne pensa? - rispose acida la ragazzina
Lui alzò un sopracciglio, e senza curarsi di chiedere versò del te e del succo di zucca ad Alex, che gli sorrideva.
- Pronto Malfoy? Ci sei? sei dei nostri? - chiese sarcastica Beatrice
- Si ci sono, e le mie orecchie di prima mattina sono alquante delicate, quindi ti pregherei di abbassare i toni - disse secco fissandola. Ma lei era partita con un panzer da sfondamento.
- Non abbasso un bel niente, fatti dire dove arriva la stupidità di mia madre? Vuole indietro tutti i suoi ricordi. CAPISCI? TUTTI I RICORDI? -
Draco lanciò il tovagliolo sul tavolo e torvo guardò la rossa che sembrava contornata da un alone di fuoco
- Ho capito Bea! Saranno fatti di tua madre cosa desideri. Se li vuole indietro li riavrà, un pò alla volta chiaramente - disse secco
- Ma tu non capisci! - Esclamò Beatrice
- IO CAPISCO CHE TI STAI INTROMETTENDO IN COSE DA ADULTI. CHIEDI SCUSA E VA IN CAMERA TUA! -
- No..non chiedo scusa per una stron..-
- Beatrice Weasley - s'intromise la madre, ma fu gelata da Draco che disse
- Tu stanne fuori, so io cosa vuol combinare la signorina. - Hermione lo fissò senza capire ma lui puntando il dito in tono duro e che non ammetteva repliche disse
- Chiedi scusa e va in camera tua, conto fino a tre Bea poi non rispondo delle conseguenze -
- Draco - mormorò cercando di calmarlo Hermione - Ti prego lasciami fare, dopo ti spiegherò - mordendosi il labbro vide i due sfidarsi con lo sguardo ed alla fine Bea crollò - Scusa mamma, scusa Draco. Vado in camera mia spero sarai contento ora! - disse secca sottolineando ogni sillaba
- Molto rossa, e restaci finchè io e te non avremo parlato - disse soddisfatto il biondo che poi fece un segno alla donna di seguirlo. Non prima però di aver accarezzato il capo di Alex che guardava tutti esterrefatto,
- Tranquillo campione, è tutto a posto. - lo vide annuire e dedicarsi poi alla sua colazione.
Precedette Hermione nel suo studio,
- Vieni ed accomodati - disse sedendosi a sua volta
- Ascolta io ti ridarò i ricordi, ma sarà lungo, doloroso e non semplice. Vorrei che ci pensassi. Sono conservati e puoi rivederli quando vuoi. Ma credimi non credo ti faccia bene. Per quanto riguarda tua figlia, credo stia provando a metterci insieme - disse tutto insieme quasi a liberarsi, poi si alzò e passandosi la mano fra i capelli non sapeva se dire alla donna quanto aveva ascoltato. In fondo gli sembrava di tradirla.
Per un attimo Hermione, credette di aver frainteso poi grattandosi la tempia disse quasi balbettando
- Cioè..vuoi dire che mia figlia, vuole..che io e te stiamo insieme? -
- Più o meno - rispose lui continuando a guardare fuori, non voleva vedere il suo viso, non avrebbe retto la derisione
- O più o meno? ! - disse lei che stava per avere una crisi isterica, non bastava lei ha farsi tutte le seghi mentali del mondo, ci mancava anche la figlia ad incasinarle la vita. " Oddio sai le risate che si sarà fatto " pensò lei
- Diciamo che so per certo, che vuole vederti sorridere come ieri con me. Che le piaccio, e non vedrebbe male che io te stessimo insieme - disse d'un fiato
- E tu? - chiese lei in un sussurro
- Ed io cosa? -
- Tu cosa pensi? -
Non sapeva cosa risponderle, o meglio di cosa pensare. Era normale che la ragazza avesse visto in lui, la figura che tanto le mancava. Ma lui cosa aveva visto in loro?
- Sono onesto Hermione, come ti ho già detto voglio bene ai tuoi figli. Per il resto non so se sono in grado -
- Oh- disse lei
- Non fraintendere le mie parole, perdona ma devo capire prima cosa voglio io, e poi posso spiegarlo agli altri - girandosi vide lo sguardo mortificato ed imbarazzato di lei che disse flebile
- Ti chiedo scusa per Bea, forse è meglio che ci trovino un altro posto sicuro. Parlerò con Harry - e così dicendo si alzò e si diresse a passo lento verso la porta, si girò ed aprì la bocca per parlare e poi scosse il capo e non disse nulla.
Quando improvvisamente sentì una mano che le coprì la sua e un fiato caldo sul collo che mormorò
- Non andare, non andate. Ho bisogno di tempo, non voglio far soffrire nessuno. Mi sembra che ne abbiate passate già a sufficienza. Ma è tutto complicato per me, e non per quello che credi tu -
Girandosi lentamente lei disse
- E cosa crederei io? -
- Non voglio illudere nessuno, devo ammettere questo ruolo mi piace, e senza rendermi conto mi ci sono calato dentro. Ma ne sono veramente capace? Non ho un buon esempio alle spalle. - disse facendo una smorfia per poi proseguire - Sarei uno stupido a dire che non sei una bella donna e che se intelligente, ma questo non basta io da solo non arrivo da nessuna parte -
Lei accarazzandogli il viso
- Ma tu non sei da solo - poi uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Il tempo si era fermato per entrambi, parole sibilline, potevano dire tutto o niente.
Ma sopratutto che dei due le avrebbe comprese per primo ?

Io Te pannolini... e tanti guai [ Storia di malfoymyheart ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora