Capitolo 1

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  - Draco, cazzo hai sentito quello che ho detto? - disse serio Zabini
L'aveva sentito, eccome.
E stava metabolizzando, cercava di pensare nel guaio in cui si era cacciata la donna, ma egoisticamente sopratutto nel guaio in cui era lui.
Maledì lei, il primo ministro e lo sfregiato, per averlo messo in quella situazione.
Non sapeva nulla di bambini, ma sopratutto non ci voleva avere nulla a che fare.
Erano sporchi e petulanti, e quelli della mezzosangue non gli sembravano diversi.
Anzi la piccola rossa, aveva il potere di mandarlo in bestia, oddio non è che per mandarcelo ci volesse molto, il carattere irascibile era rimasto quello dei tempi di Hogwarts, e con il tempo non era migliorato.
L'uomo si era diretto alla finestra e stava guardando l'immenso parco.
Entrambi le mani affondate nelle tasche dei pantaloni di ottima fattura che gli fasciavano le lunghe gambe muscolose.
" Stupida donna " pensava arrabbiato " Ma che cosa ti ha detto il cervello? "
- Dra, ma ci sei?! - domandò il moro preoccupato per il silenzio.
Si era aspettato uno scoppio d'ira, degli urli ma non il silenzio. Vedeva la sua mascella che si muoveva ritmicamente, il che non era un buon segno.
Poi lo sentì dire
- Non sono sordo Blaise, ed abbassa i toni, non voglio che i figli della Granger lo sappiano -
- Sappiano cosa?! - chiese una voce squillante, che aveva il potere di irritarlo, mentre entrava nel salottino.
Entrambi si girarono ad osservare la nuova venuta.
Poi il biondo atono disse
- Blaise questa è la figlia della Granger ?! ..come ti chiami?! - lei allungando la mano verso Zabini si presentò
- Piacere io sono Beatrice, per gli amici Bea, e loro sono Luke e Alex i miei fratelli - indicando con la testa il fratello dietro di lei ed il piccolo che aveva tra le braccia.
Inchinandosi il moro le fece un elegante baciamano poi disse
- Piacere mademoseille, io sono Zabini, al suo servizio - facendola arrossire, ma la voce del biondo riportò tutti alla realtà
- Piantala di fare il cazzone - guardandolo torvo Bea ringhiò
- Ti pregherei Malfoy se davanti ai piccoli riuscissi a trattenere il linguaggio -
- E chi sei mia madre? - rispose secco, mentre Zabini ridacchiava divertito
- E' la copia sputata della Granger, talis mater talis filia -
- Lo prendo come un complimento, ma tornando a prima, cosa non dovremmo sapere ?- improvvisamente il clima sembrò gelarsi nella stanza.
Il sorriso che illuminava il volto di Bea morì, e quasi con timore mormorò
- Ma..mamma - mentre gli occhi si inumidirono, improvvisamente si buttò nella braccia di Draco stringendolo convulsamente.
In quel momento per uno strano scherzo del destino, lui era tutto quello che lo legava a sua madre.
Malfoy fu spiazzato da quel gesto. Era rimasto con le braccia aperte, protese in avanti, rigido come una lastra di marmo.
Non sapeva cosa fare, non era nelle sue corde consolare donne piagnucolanti figuriamoci una bambina.
" Cosa devo dire? Cosa devo fare? " e alzò lo sguardo su Blaise, che solo con gli occhi gli fece capire " stringila e rassicurala, è solo una bambina. Fa la dura ma è solo un cucciolo spaurito "
Poi seguì l'istinto e la strinse a se cullandola.
- Andrà tutto bene vedrai, lo zio Harry la riporterà a casa - disse cercando di essere convincente.
In quel momento, un altro crepitio era Ginny che ansiosa chiese
- Malfoy, come stanno i miei nipoti? Vedi che non le succeda nulla, stanno già organizzando le ricerche. Ah, non dirgli che la madre è stata rapita -
- Da me non sapranno nulla, visto che l'hai appena fatto tu.- rispose secco, balbettando Ginny cercò di riprendersi dalla gaffe, ma ormai il danno era fatto.
- Amori della zia, state bene? Non posso venirvi a trovare, Draco ti spiegherà il perchè. Ma se hai bisogno basta che mi chiami con la volante ed io ci sarò. Aiuta Malfoy con i piccoli. - lei annuì, era vero le assomigliava, ma sua madre era una grande donna, e non si sentiva forte come lei.
Ginny era una famosa giocatrice di quidditch, ed era sempre in giro per il mondo.
Ma sapeva essere una madre ed una zia meravigliosa.
Poi mordicchiandosi il labbro disse
- Malfoy, Luke deve essere cambiato e Alex deve fare il riposino, se no diventa nervoso -
- Allora?! Io che centro? Vai di sopra e fallo. Non credo che ti serva la mia supervisione per questo -
- Mi dispiace, lo devi fare tu io non ho ancora una bacchetta, e Luke non conosce gli elfi e si spaventerebbe -
disse tra i serio ed il divertito vedendo la faccia orripilata del biondo
- Oh, no..no,no - disse d'un fiato - Non so neanche da che parte iniziare - poi ghignando disse - magari lo zio Blaise - ma proprio in quel momento Zabini era entrato nel camino e ridendo gli urlò
- Vi saluta e se ne va, ahahaha buona fortuna Draco -
- Stronzo, vigliacco e tu saresti mio amico? - borbottò di rimando Malfoy poi continuò - Questa me la paghi Granger-
Bea lo osservava divertita e poi lo spronò
- Malfoy facciamo notte? Se non viene cambiato il sederino si arrosserà, e poi dovrai anche mettergli una crema lenitiva-
" Eh no culetti da spalmare non erano contemplati. " pensò mentre rabbrividiva all'idea
- Ho capito rossa, andiamo, ma giuro che se ne fai parola con qualcuno, sei morta! - esclamò torvo
" Dio che schifo, io Draco Malfoy che cambio i pannolini. Merlino me ne scampi e liberi, incastrato con pannolini e biberon "
Mentre Bea lo seguiva con in braccio Luke, arrivarono nella camera.
E lui serio chiese
- Cosa devo fare? - e lei disse di rimando
- Se non lo sai tu? Io non l'ho mai fatto, era la mamma che faceva tutto, ma quello dei pannolini sarà il minore dei mali. Luke la sera viene cullato, mentre la mamma gli canta la ninna nanna e lo allatta. E' il loro rito -
- Ti sembro uno che abitualmente ha a che fare con i neonati? - chiese Draco con tono scocciato poi riprese
- Ascolta per i pannolini, posso arrangiarmi, ma per l'allattamento credo proprio che passo, mi manca la materia prima -
- Fin li c'ero arrivata anche io, mister ovvio. Sai conosco l'anatomia maschile e femminile, già da qualche anno-
Lui scuotendo il capo
- E come poteva essere diversamente, mi ero dimenticato di chi eri figlia -
" Io purtroppo no! A me lo ricordano in continuazione. E' quasi una maledizione " pensò Beatrice mentre Malfoy cercava la maniera di ovviare a trovarsi immerso nella " cacca ".
Poi gli venne un idea e con un gesto veloce della bacchetta oscurò gli occhi del bambino e chiamò
- Milly - ed un elfa si presentò davanti a lui che disse secco
- Il bambino deve essere cambiato - lei annuendo veloce lo cambiò e dopo averlo lavato e profumato come era apparsa sparì, senza proferire parola.
Ghignando per la genialata disse fiero alla ragazza
- Ecco fatto, pulito e profumato - Bea rideva, sua madre aveva ragione, le serpi trovavano sempre una scappatoia ad ogni situazione.
Ma quella che li avrebbe aspettati al varco quella notte non era certo qualcosa che la magia avrebbe potuto risolvere.
Poi seria Beatrice disse
- Abbiamo bisogno dei nostri vestiti, sia per il giorno che per la notte. -
Lui sembrò pensarci e disse
- Per stanotte trasfigurerò qualcosa di mio, domani manderò qualcuno a casa tua a recuperare qualcosa -
Poi sentì la voce della ragazza farsi quasi supplichevole
- Malfoy? -
- Si -
- Troverete la mamma vero? -
- Faremo il possibile, ed anche di più - ripose sicuro
- Mi manca - disse la ragazza sedendosi pesantemente sul bordo del letto
- Anche a me! - esclamò lui dando voce ai suoi pensieri, ma sentendo lo sguardo di Bea capì che aveva detto una castronata e riprese borbottando a mezza voce
- Non nel senso che pensi, e che io non sono abile con i bambini, non li amo e loro non amano me. -
- Chissà mai perchè?! E tranquillo la mamma non si metterebbe con te neanche se fossi l'ultimo uomo al mondo-
Piccato Malfoy rispose acido
- Sono io che non la vorrei, è una donna impossibile, e gli anni non l'hanno migliorata, inoltre ha una bella zavorra al seguito, e nessun uomo sano di mente si accollerebbe lei e le sue appendici -
- Penso che la cosa sia reciproca, la mamma dice sempre che sei un egoista, presuntuoso e puttaniere - rispose compita Bea
- Ehi, piano con i termini, potrei dimenticarmi che sei solo una bambina - sputò acido
- Non sono una bambina, ma una giovane donna, a settembre andrò ad Hogwarts -
Lui arcuando un sopracciglio ghignando disse
- Donna?! Per essere una donna ne devi fare di strada - tirando su le spalle la rossa s'impettì e mentre lui la osservava divertendosi un mondo per la reazione la sentì dire
- Una ragazza diventa donna nel momento in cui il ciclo biologico del corpo cambia. Io lo sono diventata qualche mese fa. Infatti ho avuto la mia prima mestr..-
- Oh..oh ..fermati rossa..certe informazioni personali, risparmiamele. - rispose schifato alzando una mano, per poi proseguire - Ora se non ti dispiace andrei ad obliviarmi e ad annegare i miei dispiaceri nell'alcool. Credimi dopo quest'ultima confidenza ne ho davvero bisogno - disse brontolando cercando di guadagnare l'uscita
- Malfoy? - disperato al richiamo della ragazza si fermò vicino allo stipite della porta.
" Cazzo ma questa non si spegneva mai? "
Senza girarsi appoggiò una mano, pregando che la ragazzina non gli facesse altre confidenze.
- So che siamo il peggior guaio che ti poteva capitare, ma finchè mamma non torna, toccherà a te badare a noi. Dovrai farci da padre e da madre. Mi spiace -
Sospirando consapevole delle parole di Bea disse
- Lo so, e credimi la cosa spaventa tanto te quanto me. Non so neanche da dove iniziare - poi veloce se ne andò lasciandola ai suoi pensieri.
Bea guardò i fratellini, Luke ancora mamma dipendente, e Alex, beh lui era speciale.
Dalla notte in cui vennero a dire che papà era morto, non disse più una parola.
Chiuso in un mutismo doloroso.
E lei, da tutti additata come la fotocopia della madre, intelligente, con una mente brillante, trascinava sulle spalle il peso di essere figlia di due eroi.
Simile nel carattere a sua madre, l'eroina della guerra magica, dalla quale tutti si aspettavano grandi cose, vista l'impronta materna.
Obbligata a non deludere nessuno, ma lei non era così. Voleva fare le cose di tutte le ragazze della sua età. Non dover sopportare un peso così grande.
Amava sua madre, amava i suoi fratelli aveva amato il padre, ma lei era Bea, solo Bea.
Mentre lei dava voce ai suoi piccoli drammi adolescenziali, qualcuno nello studio affogava i suoi nel whisky.
- Come farò a sopravvivere a pannolini e problemi femminili - disse tra i denti Draco
- Quella è una ragazzina con il cervello di una adulta. Pansy ecco chiederò aiuto a lei.- poi come se fosse rinsavito improvvisamente - ma che cazzo blatero, odia la Granger figuriamoci cosa farebbe ai suoi figli, inoltre nessuno deve sapere dove sono.Sono fottuto - e distrattamente si passò una mano nei capelli.
E pregò tutti e quattro i fondatori che gli dessero un aiuto.
Ma non sapeva che i guai non vengono mai da soli.
Più li vuoi tenere a distanza e più loro ti cercano, come avessero un radar.
Questo guaio si sarebbe materializzato nella figura aitante del figlio del suo migliore amico: Marcus Zabini  

Io Te pannolini... e tanti guai [ Storia di malfoymyheart ] Where stories live. Discover now